Inghilterra sotto shock: bambini di 8 anni sul ring
Inghilterra sotto shock: bambini di 8 anni sul ring
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Cos'è l'essere umano per lo spettacolo, per il guadagno? Nulla, solo un fondo a cui attingere: in Gran Bretagna dei bambini di 8 anni combattono, completamente esposti, dentro delle gabbie alla vista della folla... siamo in piena decadenza, come nel tardo Impero Romano dove gli storpi venivano fatti sbranare dai leoni dentro i circhi

Hanno pochi anni e combattono nell'arena, a mani nude. Sono immagini scioccanti quelle che arrivano dalla Gran Bretagna dove il Greenlands Labour Club di Preston, nel Lancashire, ospita match di lotta tra bambini di otto anni. Combattimenti forti, troppo forti per i minorenni costretti ad affrontarsi per dieci minuti per intrattenere il pubblico che ha pagato il biglietto pur di assistere a un evento che non ha nulla né del gioco né dello sport.

C'è persino un video che mostra uno dei due bambini a terra, sopraffatto dall'avversario, mentre un uomo lo incita a non mollare. Dietro una rete metallica, il pubblico adulto esulta. Finché uno dei due bambini coinvolti nella lotta crolla tra le lacrime, solo allora interviene un uomo per controllare la situazione o, forse, fornire assistenza medica come farebbe un allenatore col suo boxeur nell'angolo.

Una scena che però non ha nulla a che fare nemmeno con la boxe: la lotta è spietata e ricorda le mosse del wrestling. Nessuno dei bambini - che nel video si vedono accompagnati dagli spogliatoi al tappeto come fossero pugili professionisti - indossa un casco né altri tipi di protezione, ma gli organizzatori assicurano che le regole vietano di colpirsi con calci o dare pizzichi, garantendo che si tratta di un "extremely good event".

Immediata la condanna della British Medical Association che definisce questi episodi gravi e pericolosi per la salute dei bambini, esposti al rischio di traumi cranici. A difendere la pratica del Mixed Martial Arts, che si svolge nelle 'gabbie', è invece Steven Nightingale, 28 anni, lottatore professionista del Reps MMA gym di Preston: "I combattimenti iniziano all'età di cinque anni e si basano sulle arti marziali".

Secondo Nightingale, i ragazzini sono preservati dai colpi 'veri' fino ai 14-15 anni e se hanno crisi emotive o piangono, l'assistente al corner interviene per interrompere il match. Una disciplina formativa, dunque, per chi organizza gli incontri che nonostante le critiche, vengono praticati da anni. E c'è chi punta il dito anche contro i genitori che permettono ai figli di partecipare a un evento paragonato a performance da circo.

Michelle Anderson, proprietaria del Greenlands Labour Club invece non ha dubbi: "Non c'è niente di sbagliato: i bambini che vengono per combattere lo hanno già fatto altre volte. I loro genitori sono presenti". E si chiede: "Preferireste vederli girare per strada con pistole e coltelli?"

Fonte >  Repubblica.it



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