C’è ancora speranza per l’Italia?
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Caro sig. Blondet,

ho letto il suo articolo “Per l’Italia resta una sola cosa da fare” in cui emerge un velo di rassegnazione di fronte a quello che può sembrare un ineluttabile direzione degli eventi cui siamo destinati. È vero, soprattutto leggendo i suoi articoli come anche di altri giornalisti non schierati secondo la mentalità dominante, ci si accorge di quanto siamo immersi nella menzogna e di quanto la storia e l attualità siano impregnate di essa. Verrebbe da dire: ciò che è non appare, ciò che appare non è.

Di fronte al gigantesco disegno portato avanti dal Male in questi secoli e che sembra trovare compimento proprio nei nostri giorni, ci si sente impotenti, quasi inutili. Si capisce e si vive in fondo i sentimenti provati da Cassandra... eppure, proprio nei momenti di buio dell'umanità che il buon Dio delle volte permette per insegnarci quanto pericolo sia allontanarsi da Lui, possiamo contare sul suo aiuto. Ci pensi bene. È sempre stato così, fin dall' antico testamento, quando Israele veniva schiacciato dai suoi nemici e proprio nei momenti di maggiore disgrazia Dio gli inviava la salvezza mediante persone piccole, fragili, a volte ai margini della società, umili. Giuditta, Davide, la stessa Maria, la più umile donna della storia ha permesso la nostra salvezza. Ma gli esempi sono numerosi anche nella storia. Il più famoso è quello di Giovanna d Arco. Si ricorda in quali condizioni era la Francia? Carlo era un delfino di secondo piano destinato a perdere la corona di un paese oramai a rischio estinzione. Un po’ come la nostra situazione di adesso.

Eppure Dio salvò la Francia mediante una ragazza poco più che bambina. Meno eclatante ma lo stesso significativo è il caso della salvezza della Europa fai turchi ad opera di in frate volenteroso, un imperatore balbuziente e squattrinato ed un ufficiale gracilino e brutto che di nome faceva Eugenio (strana ironia a volte quella legata ai nomi). È un po’ la storia dei mezzi uomini che Tolkien aveva capito molto bene essere il modus operandi con cui Dio intende agire nella Storia. “Innalzerò gli umili e farò cadere i potenti”. Comprendo il suo scoramento ma penso potrà esserle di conforto sapere che tutto questo era stato predetto dai santi così come prevista è anche la nostra salvezza. La Madonna stessa ci dice che il suo Cuore Immacolato trionferà e le profezie ci dicono che Dio ha in serbo per noi un uomo (tanto per cambiare, zoppo ed esiliato) che ristabilirà le cose nel giusto modo e che salverà l Europa. D altro canto, come lei stesso ha scritto recentemente, il cristiano è vincitore. E come potrebbe essere altrimenti con una guida come Cristo? Abbia Fede, quindi, si scoraggi pure nella giusta misura ma poi continui più convinto nella sua opera ché è importantissima. Spero che queste poche (o molte, a seconda dell’apprezzamento) righe possano darle un piccolo aiuto nella incoraggiarla a riprendere con ancora maggiore vigore il suo operato. Ps: prendo la sua esortazione al Rosario per l' Italia come un impegno personale.

Un lettore



La ringrazio delle sue belle parole, ma che cos’altro ho detto io che sia diverso da quel che dice lei? Occorre pregare per la salvezza del popolo italiano, perché solo un aiuto dall’alto può soccorrerlo. Il punto è se questo popolo meriterebbe una Giovanna d’Arco o un Principe Eugenio. Rispetto a quei tempi, è il popolo ad essere profondissimamente corrotto, ossia privo di risorse spirituali per reagire al male. In quei tempi, il popolino era massicciamente cristiano; oggi è massicciamente irreligioso, volgarmente edonista, guastato e viziato, presuntuoso e ignorante. Non ci sono più “umili” da innalzare.

Ma certo che come cristiano so che il Cuore Immacolato trionferà, che il cristiano vince sempre (stravince, dice Paolo). Il mio dubbio è se questo popolo italiano ci sarà ancora, il giorno del trionfo, o se sarà estinto e cancellato. Detto altrimenti, questo popolo (o la polvere che ne resta) rigorosamente merita tutti i castighi che, come vede chiunque non sia accecato dalla stupidità-immoralità e irresponsabilità, stanno per abbattersi su di lui. Dunque ci appelliamo per esso, e per noi che ne facciamo parte, alla divina Misericordia.

E no, non sono scoraggiato. Sono solo un po’ stanco di dover essere ripetitivo, e poi vedere che “osservatori” ed opinionisti strapagati dicono con ritardo le cose che qui vi ho spiegato anni prima, raccogliendo spesso insulti, derisioni, scherni e accuse di “complottista” e simili., Qualche giorno fa’ galli della Loggia ha “scoperto” sul Corriere quello che vi avevo detto io: che questo Paese è finito, che i giovani non sono disoccupati ma inoccupabili perché sono “selvaggi col telefonino”. I giovani industriali hanno detto che questo Paese “è un morto che cammina”, eccetera. Quando certe cose diventano di dominio come sui “grandi media”, è inutile parlare ancora, non le pare? Hanno tanti più mezzi di noi...

Maurizio Blondet