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Abbiamo subìto un oscuramento paranormale
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Cosa ci è successo, si chiedono i lettori, che ringraziamo per le loro numerosissime telefonate d’affetto?

Giorni di oscuramento. Un crash fisico delle macchine del nostro server, che ha azzerato il nostro IP e quello di altri 47 clienti del server con lo stesso numero. Qualcosa di molto anomalo.

Come lo spiegano gli addetti del server: due macchine in mirror - ossia comunicanti costantemente tra loro, per far si che la seconda (il mirror appunto) subentri alla prima macchina proprio in caso di guasto, collocate fisicamente dentro due armadi diversi - si sono guastate all’unisono: in una si è rotto il controller raid e nell’altra la scheda madre. Sono macchine nuove (maggio 2007) della IBM.

I tecnici della IBM, chiamati a sostituire i pezzi, dicono che il caso non è solo raro, ma unico. Imprevisto persino dalla più pessimista ipotesi di crash. Tanto che la IBM lo metterà come caso di studio. Le cause sono ancora da accertare, e l’ipotesi del dolo, di un intervento maligno, non è affatto esclusa.

Un software capace di guastare un hardware: possibile, ma forse solo a certi ambienti, diciamo militari. Lasciamo ai lettori il pensare ai nomi dei possibili autori.

Noi, quei nomi, non li facciamo più. Anche perchè essi sono «parole-spia» che possono attivare automaticamente, da parte di un computer-spia e Grande Fratello, interventi di intercettazione, blocco e sabotaggio. Certi nomi sono «sgraditi» laggiù dove sappiamo.

Dunque, d’ora in poi - chiedendo scusa - chiediamo ai lettori di interpretare certe nostre abbreviazioni. Dovranno capire di chi parliamo, quando parliamo del «signor Rauti», amico intimo del picchiatore «Pcfci»; o di quale partito estero,  che comincia per «K». O a quale piccolo popolo alludiamo, quando scriviamo «Ktz», o a quale politica straniera alludiamo quando scriviamo «tzp-lvn», la grande amica di «kpà».

E non sono queste le sigle che useremo, perchè il Grande Fratello le avrà già messe nel suo database di parole-chiave, da sorvegliare. Dovremo esercitare la fantasia, e i lettori, l’intuizione. E forse non basterà.

Perchè, mentre si guastavano contemporaneamente due macchine fisicamente separate del lontano server, a casa nostra - con singolare coincidenza - accadevano incidenti potenzialmente del pari  rovinosi.

Una breve interruzione di corrente fa impallare due computer proprio lunedì mattina, causando la momentanea perdita di tutte le migliaia di mail archiviate da anni dei nostri lettori con cui eravamo in stretta comunicazione per rassicurarli sulle cause della nostra scomparsa. Un cavo che collega un computer casalingo alla rete, perfettamente funzionante fino a 10 minuti prima, viene misteriosamente trovato tagliato. Tranciato come da una cesoia.

Ora, poichè è sicuro che in casa non è entrato nessun estraneo con cesoia maligna, e nè i gatti nè il cane di EFFEDIEFFE (l’editore) sanno usare le forbici, cominciamo a sospettare che il nostro accecamento non sia solo un incidente anormale, ma «paranormale».

Non ridete. I primi a credere ai propri poteri «neri» sono i nostri innominati avversari, che da veri figli di «Stna» coltivano e praticano malocchio e magia nera; come saprete, essi hanno un rituale di morte che chiamano «pls dnura», e a cui si dedicano i loro pii «rbbni» per ammazzare qualcuno a distanza. L’hanno praticato contro uno di loro, tale «Arl Shrn», e quello è in coma da anni.

Fatto istruttivo: quando il più giovane di noi, stufo di ricorrere alla sola tecnica, è ricorso al Rosario recitandolo per intero, il guasto dei computer ha conosciuto un immediato rimedio.

Sarà un caso. Ma per sicurezza chiediamo preghiere, invocazioni all’arcangelo Michele («defende nos in proelio») e magari qualche buon sacerdote capace di esorcizzare casa e oggetti.

Male non fà.


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