03 Aprile 2012
Talmud /2a) Berakoth (Benedizioni), 405 pagine nell’edizione Soncino. Gli altri 10 trattati occupano le restanti 406 pagine.b) Pe’ah (angolo)
c) Demai (dubbio)
d) Kil’ayim (misture)
e) Shebith (sette)
f) Termuah (offertori)
g) Maseroth (decime)
h) Ma’aser Sheni (seconda decima)
i) Hallah (pasta)
j) Orlah
k) Bikkurim (primizie).
SEDER MOED (festività) comprende i trattati:
a) Sabbath (le stringenti, severissime leggi sul Sabato, e su come aggirarle «legalmente»)
b) Erubim (mescolanze)
c) Pesahim (pasqua)
d) Shekalin (shekels, i sacri denari)
e) Yoma (Yom Kippur)
f) Sukkah (capanne)
g) Yom Tob (giorno festivo)
h) Rosh Hashona (anno nuovo)
i) Ta’anit (digiuno)
j) Megillah (il rotolo di Ester, letto nel Purim). È la sadica celebrazione della distruzione, grazie all’astuzia di un’antica lobby ebraica, di un nemico immaginario, con gioia sanguinaria e ubriachezza. Il Talmud ammonisce che quel giorno, è dovere dell’ebreo ubriacarsi tanto da non capire più la differenza tra «benedetto sia Mordecai» (il capo dello lobby presso Assuero) e «maledetto sia Aman» (il nemico).
k) Moed Katan (mezze feste)
l) Hagigah (banchetto)
SEDER NASHIM (donne), nella Soncino, questo Seder include una prefazione di 13 pagine di rabbi Hertz, segno dell’importanza attribuita agli argomenti: che sono, per dirla delicatamente con un rabbino contemporaneo, «la categorizzazione dei più intimi comportamenti umani», ossia essenzialmente i rapporti fra uomo e donna; il che dà la stura a infinite e voluttuose speculazioni sugli atti sessuali, fissazione specifica dei Savi Anziani di Sion:
a) Yebamoth (i matrimoni levirati). Qui si tratta dell’obbligo, per i fratelli del morto, di sposare la vedova del fratello deceduto senza figli, per farla procreare, ed ovviamente del rituale con cui il fratello del deceduto può sottrarsi a tale obbligo. Nella Soncino, la faccenda è sceverata per ben 871 pagine in due volumi. Ci sono anche le questioni su a chi resti la proprietà dei beni nel caso di questi matrimoni. È il tipo di argomento su cui i sadducei fecero a Gesù la nota domanda di Marco 12-18: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 20 C’erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza…». A questa sottigliezza talmudica Gesù rispose, come sappiamo, esasperato.
b) Kethuboth (il risarcimento dovuto a una moglie ripudiata): 728 pagine, con molti particolari sul sesso e la sessualità. Qui si decreta che una bambina di tre anni può essere violentata impunemente da un pio ebreo, «perché la verginità ritorna a tre anni».
c) Nedarim (voti). Qui si tratta dei voti fatti al Signore da un pio ebreo, e dei mille modi per violarli legalmente. Anche qui, molto sesso.
d) Sotah (la sospetta di adulterio) Come si capisce, l’argomento scatena una serqua di lubriche sottigliezze su come provare l’innocenza o la colpevolezza di una adultera sospetta.
e) Kiddushin (fidanzamento)
f) Gittin (Divorzio) 439 pagine sulle sottigliezze tecniche e legali da sciogliere o rispettare in caso di divorzio, come il trattato precedente tratta delle regole del fidanzamento e di come romperlo. Ma nel Gittin trovano spazio i famosi passi su Cristo gettato all’inferno,e sui cristiani che lo seguono laggiù.
SEDER NEZIKIN (danni):
a) Baba Kamma (la prima porta): 719 pagine di divagazioni talmudiche sul tema danni e risarcimenti: la cui regola generale è che danneggiare la proprietà dei gentili è consentito, danneggiare la proprietà di un ebreo è come ingiuriare Dio, eccetera.
b) Baba Mezia (la porta di mezzo) ancora una intricatissima matassa di rescritti e commentarii sulle transazioni commerciali, frodi in commercio, affittti e salari, come il seguente:
c) Baba Bathra (la porta finale), nell’insieme tali trattati costituiscono quello che si potrebbe chiamare il codice civile-commerciale giudaico, con puntate sul penale, ed ampio spazio ad azioni odiose contro i gentili.
d) Sanhedrin: questo trattato «costituisce il principale deposito delle leggi penali del Talmud» (dalla prefazione all’edizione Soncino). In realtà, oltre a questo codice (o accozzaglia), il Sanhedrin contiene le più virulente calunnie contro Gesù, e i voluttuosi supplizi immaginari che gli ebrei gli avrebbero inflitto: lapidazione, immersione nello sterco, decapitazione, strangolamento nelle feci, e suo finale appendimento (crocifissione) per «aver bestemmiato» i saggi farisei.
e) Makkot (fustigazioni), parla anche delle testimonianze collusive e della città rifugio.
f) Shebuoth (giuramenti) sui tipi di giuramento e di come aggirarli.
g) Eduyoth (testimonianze) , miscellanea di casi legali.
h) Avodah Zarah (culti stranieri) sul modo di trattare nei rapporti coi gentili, altresì detti idolatri e non umani.
i) Aboth (padri), raccolta di detti memorabili dei padri talmudisti.
j) Horayot (decisioni) su decisioni dei tribunali rabbinici.
SEDER KODASHIM (sacrifici) comprende 11 trattati:
a) Zebahim sui sacrifici di sangue, animali e uccelli.
b) Menahot, sulle offerte a base di grano.
c) Hullin sulla macellazione rituale e il mangiar carni.
d) Bekorot, leggi riguardanti il «riscatto» del primogenito maschio, sia animale sia umano.
Ricordo di epoche in cui il primogenito doveva essere sacrificato a Baal.
e) Arakin norme sulla dedicazione del valore di un campo o di una persona al Tempio.
f) Keritot (escisione, ma anche sterminazione) detta le pena del «karet», ossia della scomunica e della «separazione dal popolo», per trentasei peccati gravissimi, fra cui il non essere circoncisi e mangiare alimenti lievitati nella pasqua ebraica.
g) Meila (sacrilegio) norme riguardanti la restituzione di proprietà del Tempio di cui ci si sia impadroniti.
h) Tamid, sui sacrifici quotidiani.
i) Middot, sulle misurazioni del secondo Tempio.
j) Kinnim, sulle complicatissime norme a proposito del «mescolare le offerte di volatili». Qualunque cosa ciò significhi.
SEDER TOHOROTH (pulizia, purità) contiene sei trattati:
a) Niddah (donna mestruante): 509 pagine ove si discute di odore, colore, apparenza del sangue mestruale e di come i rabbini lo debbono esaminare, senza alcuna evidente ragione medica e sanitaria se non il gusto per il ripugnante.
b) Kelim: sulla pulizia di utensili e stoviglie. Sono queste le regole che hanno fatto esclamare a Gesù: «I Farisei puliscono l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di sporcizie e impurità».
c) Oloth (letteralmente, «tende»), si diffonde per 18 capitoli sulla impurità dei cadaveri, con relative discussioni necrofile sulla qualità che detti cadaveri hanno di rendere impuri gli oggetti. È considerato un libro di eccelsa importanza dai talmudisti, al punto che secondo una «narrativa» talmudica, Re Davide chiese a JHVH che la lettura dei Salmi da lui composti avesse lo stesso valore e merito spirituale dello «studiare lo Oholot». Da cui si deduce che i Salmi sono, per i rabbini, meno sacri del trattato di necrofilia kosher elaborato dai loro antenati.
d) Nega’im Infinite elecubrazioni sulle piaghe della lebbra e delle malattrie simili alla lebbra, e su come rendano impuri vestiti, uomini e abitazioni.
e) Parah (la giovenca). Tratta della Giovenca Rossa, dal cui olocausto si otteneva una cenere-unguento necessario per i sacerdoti per poter compiere il sacrificio nel tempio, e non meno necessario per purificare persone venute a contatto con cadaveri. Si discute con instancabile minuzia su quanti peli bianchi siano tollerabili in una vacca rossa per essere considerata rossa. Come noto, i gruppi ebraici contemporanei (ed anche protestanti americani) che puntano alla ricostruzione del Terzo Tempio a Gerusalemme, con la relativa ripetizione del sacrificio dell’agnello, cercano da anni di selezionare, anche con ingegneria genetica, una vacca rossa che sia la vera vacca rossa.
f) Tohoroth miscellanea di leggi sulla purità rituale, con tutti i meccanismi di contrazione dell’impurità involontaria, e le norme sulla purità dei cibi.
g) Mik’vaot o bagni rituali, quelli che devono prendere le donne mestruanti prima di avere rapporti carnali col marito, a scanso del malocchio.
h) Makshirin sui liquidi che rendono il cibo ritualmente non-kosher.
i) Zabim, sulle conseguenze rituali e impurità portate dalla eiaculazione, polluzioni notturne e gonorrea.
j) Tevul Yom, ancora sui bagni rituali, e sulla speciale condizione per cui una persona che ha fatto i bagni rituali resta tuttavia impura per il resto del giorno.
k) Yadayim (Mani) tratta delle impurità contratte con le mani.
l) Ukzim (steli, anche piccioli) tratta dell’impurità – evidentemente pericolosissima – dei gambi, raspi, steli della frutta.
(Continua)
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