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Rita Katz è il Mossad: le prove
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Se cercate ancora sul web il SITE Institute, il celebre organo privato delle celeberrima Rita Katz che scopre prima di tutti gli altri organismi d’intelligence i messaggi di Bin Laden, avrete una sorpresa.

Il sito SITE è chiuso. Una asciutta didascalia – che vale la pena di tradurre letteralmente – avverte: «Dopo diversi anni di servizio pubblico, il SITE Institute, organizzazione non-profit, ha cessato l’attività. I suoi attivi sono stati venduti e i ricavi  trasferiti ad altre organizzazioni non-profit coerenti con la missione educativa e caritativa (sic) del SITE Institute. Alcune delle attività prima condotte dal SITE Institute saranno ora condotte dal SITE Intelligence Group, una entità a scopo di lucro (for-profit entity)».

Che cosa Katz è successo a Rita? Bisogna rallegrarsi con lei o compiangerla? Non si capisce. Il suo SITE di prima non era affatto «non-profit», vendeva la sue mirabolanti notizie video a caro prezzo, insieme a varie cianfrusaglie (magliette e bicchieri col logo). E grossi network compravano a caro prezzo i video di Bin Laden da lei prodotti o scoperti. Facevano notizia. Anche Emilio Fede e Mimun li diffondevano come autentici.

Qualcosa non è andato più per il verso giusto? Forse l’ultimo tentativo-Katz di mostrare bin Laden vivo conteneva un imperdonabile errore?

Ci ha mostrato Osama con la barba tinta: il che ha suscitato qualche dubbio, perchè l’uso di tinture ringiovanenti non pare frequente fra i musulmani devoti fino al fanatismo. Forse questo ha un po’ rovinato il business, quello for-profit e soprattutto quello non-profit, che tanti bravi ragazzi israeliani nelle rispettive agenzie di disinformazione compiono per il bene della patria, e il bombardamento dell’Iran?

Fatto sta che il nuovo SITE Intelligence non sembra tanto diverso dal vecchio. Perchè cambiare ragione sociale e indirizzo?

Anche il nuovo SITE offre in abbonamento traduzioni di «comunicati di terroristi, traduzioni di libri di terroristi, riviste, fatwas e manuali d’addestramento militare  terroristi», e persino «traduzioni di chiacchierate di terroristi che discutono di potenziali bersagli, metodi di attacco, ed altro materiale rilevante».

Di tutto un po’. Perchè, spiega la didascalia, «Studiare le fonti primarie di propaganda, manuali di addestramento e conversazioni di terroristi offre una visione interna dei terroristi e delle loro attività che non può essere ottenuta in altro modo». Per questo servizio educativo e caritatevole la nuova Katz offre «numerose traduzioni quotidiane di propaganda terrorista e multimedia da siti web terroristi che sono fonte primaria».

Tutto sui terroristi. O quelli che la Katz sa essere terroristi. E quanto fa pagare questo indispensabile servizio?

«Offriamo varie tariffe secondo il tipo di sottoscrittore: per aziende, per il governo, per università e non-profit, per media e giornalisti».  Per sapere quanto vi chiederà la Katz, dovete scriverle o contattarla, anche al telefono: al 301-841-7740.

Sul sito ci sono solo i sommari delle informazioni che potete avere. Notizie ghiotte. «SITE Intelligence Group ha appreso che un nuovo discorso è imminente da parte del capo di Al Qaeda, Osama bin Laden. Il discorso è intitolato «Le cause di conflitto nel 60mo anniversario dello stabilimento dell’occupazione dello Stato di israele», ed è rivolto ai «popoli occidentali». L’annuncio dell’imminente diffusione è stato postato su forum jihadisti oggi, 15 maggio 2008».  Sempre sull’attualità, bin Laden. Un vero giornalista.

Tra i «manuali militanti trovati su websites e forum jihadisti», spiccano – in offerta – certe «Lessons in how to destroy the Cross». Queste «Lezioni per distruggere la Croce» consistono in «video preparation of Acetone Peroxide», «Video preparation of TNT» (tritolo), «Video preparation of a Detonator», «Video preparation of Nitroglycerin» e infine una «Series of 25 video lessons in Explosive substances and detonators», presumibilmente in cofanetto-regalo.

Così se, il prossimo Ramadan, non sapete cosa regalare a un piccolo terrorista  islamico che ha già tutto, pensate a queste «Lessons»: offrirete un prezioso know how sulla fabbricazione di esplosivi, e finanzierete le attività educative-caritative di Katz: incitamento al terrorismo for profit.

Non mancano video e comunicati di tutte le organizzazioni terroriste che esistono – o che il Mossad dice esistere – in Iraq: fra cui spicca Ansar al-Sunna, accanitamente dedita ad aizzare lo scontro sunniti-sciiti e la strategia della tensione.

La Katz, ora che è for-profit, ha anche spostato l‘ufficio. Prima stava a Washington centro. Oggi lavora indefessa in una Suite 156 di 4938 Hampden Lane a Bethesda, Maryland, che è sempre Washington suburbana. Ad una ventina di miglia più a Sud, lavora un ufficio simile, il noto Intelcenter, da cui trasmette il terrorista islamico «Azzam al-Amriki», Azzam l’Americano, ossia il giovanotto ebreo che prima della «conversione» si chiamava Adam Pearlman, ed oggi è diventato l’interprete simultaneo dei videoclip di Al-Zawahiri (1). L’IntelCenter è diretto da un signore con nome ebraico, Ben Venzke.

Ma la vera informazione utile si scopre consultando Whois, il sito che consente di identificare gli «Indirizzi IP» di ogni altro sito sul web. Ebbene: il SITE nuovo ha l’IP adress 67.19.162.130, che è poi lo stesso, identico, del MEMRI (2). Di che si tratta?

Il MEMRI, Middle East Media Research Institute, è un ente benemerito presso i tanti giornalisti che non leggono l’arabo o il farsi: osserva 16 ore al giorno tutto ciò che i media in lingue locali dicono tra l’Egitto e il Golfo – talk-show televisivi, sermoni di imam, libri scolastici, quotidiani – e li traduce in inglese, spagnolo, italiano, francese, turco, tedesco e russo.
 
Praticamente tutto ciò che i giornali occidentali sanno del mondo arabo-islamico è quel che è filtrato dal MEMRI, e lo sanno attraverso le sue traduzioni – che sono spesso state contestate come infedeli, e forzate nel senso dello «scontro di civiltà».
Secondo Norman Finkelstein il MEMRI, «benchè largamente usato dai grandi media come fonte d’informazione sul mondo arabo, è affidabile come il «Der Sturmer» di Julius Streicher era affidabile sul mondo ebraico» (3).

Il che non stupisce quando si sappia che il MEMRI è presieduto dal colonnello dell’intelligence israeliano Yigal Carmon, che lo ha fondato con il neocon Meyrav Wurmser (poi passato a dirigere l’Hudson Institute e sostituito da un altro ebreo dall’improbabile cognome: Steve Stalinski). I suoi dipendenti-traduttori sono una galleria di onomastica  kosher: Chernitsky, Polak, Raphaeli, Sebag, Carmeli, Posner….

Eppure, il MEMRI ha almeno 75 mila abbonati, fra cui la CIA, il New York Times ed Eli Wiesel, che Uri Avneri chiama «the professional holocaust survivor». Insomma, il SITE della Katz è praticamente un MEMRI  per principianti.

Forse anche Rita Katz va considerata una principiante: è stata lasciata giocare un po’ con le provette del Piccolo Disinformatore, ed ora è stata riassorbita dalla casa-madre, forse per ridurre le spese.

Fatto sta che continua a giocare – pubblicando il suo Piccolo Terrorista Illustrato – dallo stesso indirizzo IP della più nota facciata del Mossad. Ed Emilio Fede, Mimun e Mieli e Ferrara sono lì ad accogliere i messaggi di Bin Laden da lei autenticamente raffazzonati.




1) Ayman Al-Zawahiri passa per il numero 2 di Al Qaeda. Ma suo fratello Muhammad ha addestrato l’UCK, la milizia del Kossovo, per conto degli USA. Vedi Pino Cabras, «Strategie per una guerra mondiale», Cagliari 2008, pagina 179.
2) «Rita Katz folds SITE Institute and opens SITE Intelligence Group. Can another Bin Laden tape be in the making?», www.wakeupfromyourslumber.com/node/5344
3) Sulla scarsa credibilit di MEMRI, si consulti la voce Middle East Media Research Institute sul sito Sourcewatch.


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