In memoria di monsignor Brunero Gherardini
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La notte del 22 settembre del 2107, all’età di 92 anni, è morto in Santa Marinella di Roma Monsignor Brunero Gherardini, uno degli ultimi grandi veri teologi della Scuola romana.

Egli nacque a Prato il 10 febbraio del 1925. Entrò nel Seminario salesiano “Cardinal Cagliero” presso Ivrea in Piemonte e fu destinato ad andare come missionario in Giappone a Nagasaki, ma per motivi di salute dovette lasciare la Congregazione salesiana ed entrare nel clero diocesano di Prato, evitando così gli effetti della bomba atomica sganciata dagli Usa nel maggio del 1945 su Nagasaki. Fu ordinato sacerdote a Pistoia il 25 giugno del 1948 (69 anni or sono) e fu Parroco nella Diocesi di Prato presso la chiesa San Pier Forelli sino al 1958(1).

Nel 1952 si addottorò “summa cum laude” alla Pontificia Università Lateranense discutendo con il Cardinal Pietro Parente la Tesi di Laurea sulla Teologia di Karl Barth.

Fu poi nominato docente di teologia nel Seminario di Prato. Nel 1959 fu chiamato a Roma al diretto servizio della Santa Sede come Officiale della S. Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi.

Nel 1968 divenne Professore Ordinario di Ecclesiologia, succedendo a Monsignor Ugo Maria Lattanzi, presso l’Università Lateranense, di cui fu poi Decano di Teologia. Nel 2000 subentrò a Monsignor Antonio Piolanti nella direzione della rivista teologica “Divinitas”. Fu nominato Canonico di San Pietro e Protonotario Apostolico, vicesegretario della Pontificia Accademia Teologica Romana e membro della Pontificia Accademia San Tommaso d’Aquino. Per circa trenta anni fu consultore della S. Congregazione dei Santi. Infine fu Postulatore della Causa di Beatificazione di Pio IX.

La sua spiritualità era fondata su quella ignaziana, arricchita da quella di S. Alfonso Maria de’ Liguori e di S. Luigi Maria Grignion de Montfort. Era un grande appassionato di alta montagna e un buon conoscitore di musica classica, specialmente di Mozart.

Monsignor Gherardini è autore di oltre ottanta libri e di circa duecentocinquanta saggi. Sono attualissimi, in questi tristi tempi di apostasia generale, i suoi volumi: Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare, Frigento, Casa Mariana Editrice, 2009; Id., Tradidi quod et accepi. La Tradizione, vita e giovinezza della Chiesa, Frigento, Casa Mariana Editrice, 2010; Id., Concilio Vaticano II. Il discorso mancato, Torino, Lindau, 2011; Id., Quaecumque dixero vobis. Parola di Dio e Tradizione a confronto con la storia e la teologia, Torino, Lindau, 2011.

La sua scomparsa ci priva di un faro, che era riuscito a mettere a fuoco e a dissipare, in maniera altamente dottrinale e scientifica, i problemi spinosi dell’attuale tormenta ecclesiale tramite i suoi ultimi libri sopra citati, i quali ci offrono una guida teologicamente preziosa per capire la questione della crisi neo-modernista, che si è introdotta nell’ambiente ecclesiale a partire dal 1960.

Raccomando lo studio attento di queste opere a tutti coloro che vogliono capire le cause teoretiche della crisi religiosa attuale e porvi rimedio senza sbandare né per eccesso né per difetto.

Lo incontrai per l’ultima volta presso la sua abitazione nel Palazzo dei Canonici assieme alle Suore Discepole del Cenacolo nel mese di maggio. Poiché le forze gli mancavano e non poteva restare più solo fu ospitato dalle Suore di Santa Marinella che si sono occupate caritatevolmente di lui sino alla fine.

I suoi funerali son stati celebrati il 25 settembre alle 11 presso la Basilica di San Pietro.

Ci raccomandiamo alle sue preghiere per perseverare nella buona dottrina in questo momento difficile della storia della Chiesa. Dio lo riceva nel suo seno!

d. Curzio Nitoglia   


1) Cfr. B. Mondin, Dizionario dei teologi, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 1992, voce “Gherardini Brunero”, pp. 257-259.