25 Febbraio 2011
Chi, in questo periodo ha avuto modo di imbattersi nella conoscenza dei profumi penetranti, un po’ umidi del bosco in humus di foglie secche, risvegliato dai toni accesi della clorofilla, con qualche retrogusto di legna verde… appena tagliata… freddo intenso e pungente, a tonificare muscoli e pelle… sa bene come la fronda degli alberi, diaframmaticamente filtrante la luce solare, nei tratti più densi, quasi a gocce infiammate e disordinatamente sparse, sia la migliore tettoia, sotto cui incedere passo dopo passo, sulla via della corsa… a pieni polmoni, respirando aria pura e frizzante, accompagnato dal dolce risveglio di cinguettii insistenti e mai molesti, mentre lo sguardo rigenera se stesso ed i sogni, saziando l’anima e la vista di orizzonti verdi donati dal Creatore, sempre forieri di pace e conciliazione interiore.
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