>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
TUTTI |0-9 |A |B |C |D |E |F |G |H |I |J |K |L |M |N |O |P |Q |R |S |T |U |V |W |X |Y |Z

Archivio Articoli FREE

delirio_messianico_550.jpg
Fino a quando?
Stampa
  Text size
Il vice-presidente americano Joe Biden atterra in Israele, e il presidente Shimon Peres gli chiede subito di «espellere l’Iran dall’ONU». Contestualmente, Netanyahu gli annuncia che sta per creare altri 1.600 appartamenti illegali per soli ebrei a Gerusalemme Est: uno schiaffo in più alla implorante richiesta dell’amministrazione Obama di congelare (almeno temporaneamente) l’occupazione di terre che, in un futuro processo di pace, dovrebbero restare palestinesi.

Ma qui l’insulto non è solo ad un governo pietosamente ridicolo, che probabilmente non sarà riconfermato alle prossime elezioni. E’ un’umiliazione inflitta deliberatamente agli Stati Uniti d’America in quanto tali, l’alleato supremo di Israele. Ma invano si cerca una qualche reazione sui «grandi» media americani, per non parlare di quelli europei, una protesta, un altolà. Solo una cronachetta, in cui si dice che Joe Biden «condanna» gli insediamenti nuovi, e «assicura» Israele che sarà al suo fianco fino all’estremo contro l’Iran.

Nessuna voce che cerchi di spiegare che gli israeliani hanno dimostrato da anni di non volere alcun accordo coi palestinesi, e di volere invece – semplicemente – cacciarli via dalla Terrasanta, tutti, fino all’ultimo. Tutti accettano la versione autorizzata per simili comportamenti criminali – che Israele è in angoscia «per la sua stessa esistenza» – e nessuno che riveli alle opinioni pubbliche il vero motivo di questa arroganza delirante, di questo rifiuto di cedere un millimetro, e di riconoscere un qualunque diritto agli altri esseri umani: e il motivo è che Israele si vive in questa fase storica come il popolo-dio, a cui tutto è dovuto, a cui tutto è permesso.

Il solo a farlo è Gilad Atzmon, il grande ebreo che è uscito da Israele per diventare britannico. Lo fà in uno dei suoi articoli, che intitola: «Dalla terra promessa al pianeta promesso» , e che è fatto solo di foto. Queste:



delirio_messianico_1.jpg

delirio_messianico_2.jpg



Gilad Atzmon, senza parole, sta dicendo quel che tutti devono aver capito: che quanti più capi di Stato, Papi e governanti si prosternano a Israele, condonano le sue azioni, moltiplicano segnali di amicizia e sottomissione, tanto meno Israele si placa. I suoi atti compiuti diventano sempre più oltraggiosi, le umiliazioni che infligge sempre più arroganti. Ciò perchè Israele interpreta questi omaggi e sottomissioni come la «fine del tempo dei gentili» e l’inizio del suo regno messianico, come il sempre più imminente trionfo del popolo-dio.

E l’appetito di un dio non conosce confini. Ormai non si contenta più di occupare la terra promessa totalmente, sterminando ed espellendo chi la abita da secoli. Ha ragione Atzmon: ormai, il dio pretende il mondo per sè. Per sè solo.

Sì, perchè essi leggono nella Torah la promessa di Geremia (30, 10-11 e 46, 28): «Non temere Giacobbe servo mio, perchè io sono con te. Sì, sterminerò tutte le nazioni in cui ti ho fatto disperdere».

E’ esattamente questo il problema politico più tragico e centrale del nostro tempo, di cui occorre prendere coscienza: questi vivono nel delirio messianico, e – armati di 2-300 testate nucleari –  vedono il loro trionfo come sterminio delle «nazioni». Sono, oggi, il popolo più pericoloso del mondo.

A dirlo non siamo noi. Lo ha scritto Adiel Schremer, docente ebreo della Bar Illan University, nel suo saggio «Escathology, Violence and Suicide» del 2002 , a pagina 4:

William Boykin
   Adiel Schremer
«La costruzione della redenzione escatologica in termini di totale eradicazione delle nazioni, o almeno in congiunzione con tale aspettativa, ha la capacità di creare personalità violente... Perchè se si spera nella imminente redenzione di Dio, e si è ispirati dall’idea di una vittoria totale sui nemici di Israele come parte essenziale della redenzione, le tendenze violente (...) sono coltivate e favorite».

William Boykin
   Israel Yacob Yuval
Lo conferma un altro studioso ebreo, Israel Yacob Yuval, nel suo volume «Two Nations in Your Womb» (Due nazioni nel tuo ventre», University of California Press, 2006),  citando preghiere ebraiche medievali che «dimostrano l’abisso di ostilità ed odio nutrito dagli ebrei medievali contro i cristiani. Non solo odio, ma l’invocazione a Dio di uccidere indiscriminatamente e senza limiti i gentili, insieme a vivide descrizioni degli orrori previsti e promessi contro i gentili: “inghiottiscili, colpiscili, impiccali, falli sanguinare, schiacciali, maledicili,... falli a pezzi, distruggili”».

Un materiale abbondantissimo è quello che raccoglie Yuval, che dimostra (parole sue) «che abbiamo qui a che fare con una ideologia religiosa complessiva che vede la vendetta come elemento centrale della dottrina messianica». http://desip.igc.org/holo_lysson.html

Nessuna ulteriore prosternazione di Papi e capi di Stato, nessuna compiacenza e complicità nei loro delitti li può ammansire. Nelle scuole israeliane, si continua ad insegnare agli scolari la canzone «Ha’olam Ku’lo heg’denu», che significa letteralmente «Il mondo intero è contro di noi».

Ogni manifestazione di amicizia, sottomissione e offerta viene sentita da loro come un pericolo.

William Boykin
   Nahum Goldman
Nel 1958 Nahum Goldman, rabbino e allora presidente del Congresso Ebraico Mondiale, si lagnò:  «L’attuale scomparsa dell’aperto antisemitismo può costituire un pericolo per la sopravvivenza di Israele». Leonard Fein, editore e direttore della rivista (ebraico.americana) Moment, parlando davanti alla Conference of Jewish Communal Service nel 1980 disse: «Per quanto ci preoccupino i danni che ci infliggevano un tempo i nostri nemici, oggi siamo ancor più preoccupati della maledizione dell’amicizia che incontriamo».

La maledizione dell’amicizia.

Come ha scritto Hannah Arendt in «The Origins of Totalitarianism» (1973), «l’eterno antisemitismo rappresenta una eterna garanzia per l’esistenza di Israele. Questa superstizione è una maschera secolarizzata dell’idea di eternità inerente in una fede (che consiste) nell’essere eletti».

William Boykin
   Martin Van Creveld
L’amicizia dei goym è un pericolo. Ciò spiega le note parole di Martin Van Creveld, docente di storia militare alla Università Ebraica di Gerusalemme: «Possediamo centinaia di testate atomiche e posiamo lanciarle su bersagli in ogni direzione: anche Roma, anche la maggior parte delle capitali europei sono bersagli delle nostre forze armate». Van Creveld ha detto chiaro quel che tutti dovrebbero ormai aver capito: «I palestinesi devono essere deportati  tutti. La nostra gente sta aspettando solo il momento giusto e l’uomo giusto per realizzarlo».

Nessuna preoccupazione del giudizio degli altri popoli. Anzi: «Le nostre forze armate non sono la trentesima potenza mondiale, ma la seconda o la terza. Noi abbiamo la capacità di trascinare il mondo nell’abisso con noi. E posso assicurarvi che ciò avverrà, prima che Israele cada».

Il suicidio collettivo e la rovina dell’umanità intera sono parte del delirio messianico: se il sogno fallisce, «porteremo il mondo giù con noi». Masada e Sansone sono la prospettiva di riserva del delirio di onnipotenza. (Israeli Professor – ‘We Could Destroy All European Capitals’)

E il mondo intero condona a questi deliranti armati ogni omicidio mirato, ogni violazione del diritto internazionale, ogni genocidio e pulizia etnica. Anzi, l’ultima notizia è che i 30 Paesi membri dell’OCSE, con particolare entusiasmo gli europei, stanno facendo entrare Israele nell’organizzazione: «I vantaggi economici sono modesti», ha commentato Shir Hever, un economista israeliano, «ma Israele preme fortemente per farsi ammettere, perchè ritiene che l’ammissione conferirà legittimità internazionale alla sua occupazione» delle terre altrui. (Is Europe planning seal of approval for Israeli settlers?)

L’ammissione dunque inciterà il popolo-dio ancor più a distruggere, eradicare, ammazzare, e umiliare le potenze terrestri. Solo alcuni ebrei, da Gilad Atzmon a Norman Finkelstein, ci stanno dicendo la verità: «Stavolta abbiamo passato il segno», dice l’ultimo saggio di Finkelstein. Ma nessuno ascolta. ("This Time We Went Too Far")

Ma nessuno ascolta. L’America si fa umiliare dal Paese che ha armato e mantenuto fino ad oggi, e assicura che farà per lui altre guerre; gli europei si profondono in nuove prosternazioni, in nuove e sempre più ridicole profferte, in nuovi mea culpa. Fino a quando?

Stiamo rischiando «la totale eradicazione» messianica. Lo accettiamo?


La casa editrice EFFEDIEFFE, diffida dal riportare attraverso attività di spamming e mailing su altri siti, blog, forum i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright ed i diritti d’autore.  
 

Home  >  Ebraismo                                                                                Back to top


 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità