Dev’essere una persona notevole Francesca Comencini, figlia di registi, che ha diretto «A Casa Nostra», film di cui parla (cosa rara) l’Herald Tribune. (1)
Sicuramente «di sinistra», questa Comencini dice cose dolorosamente profonde e vere, che un cristiano riconosce: l’Italia non procrea più, dice, «perché è disperata e non lo sa. E’ edonista ma infelice. Per avere bambini, bisogna prima sentire che esiste una culla morale» capace di accoglierli nella società.
La culla è perduta.
Il film è sulla malattia italiana, infatti: un gruppo di manager, banchieri e donne-manager milanesi che per denaro - per avidità o necessità usuraria - vendono proprietà, il corpo, l’anima.
I dialoghi, come ha voluto la regista, sono tratti di peso dalle intercettazioni telefoniche che ben …