ElBaradei è arrivato al Cairo, «pronto a prendere il potere»			
	
					Corriere.it
					28 Gennaio 2011
				
	
	
 Il famoso e dai sionisti vituperato El Baradei sfida Mubarak in Egitto
MILANO -  L'Egitto è in fiamme, gli scontri continuano e Mohammed ElBaradei, ex  capo dell'agenzia atomica internazionale e uno dei leader più conosciuti  dell'opposizione egiziana, si era detto pronto a prendere il potere se  gli verrà chiesto dalla piazza. Lo aveva detto la tv Al Arabiya.  L'emittente araba, in una breve sovrimpressione senza altri dettagli,  riferiva: «ElBaradei: pronto a prendere il potere per un periodo di  transizione, se la piazza lo chiede».  E ora Mohamed ElBaradei, l'ex  direttore dell'Aiea, è arrivato a Il Cairo. Il premio Nobel per la Pace  giunto da Vienna è pronto ad assumere il potere in Egitto per un periodo  di transizione se l'opposizione glielo dovesse chiedere. Questo lo  spirito con cui ElBaradei è tornato nel Paese secondo quanto riferisce   Al Arabiya. Di sicuro, ha spiegato ElBaradei, non guiderà la  manifestazioni di piazza. Il suo ruolo, ha spiegato, potrà essere solo  quello di «gestire politicamente il cambiamento» alla guida del Paese.  Prima di partire da Vienna ElBaradei al sito Usa The Daily  Beast aveva detto: «Tornerò al Cairo e andrò in strada, perché non c'è alcuna   alternativa. A guardare questo numero impressionante di gente che   protesta si spera che le cose non degenerino, ma al momento sembra che  il regime non abbia recepito il messaggio». «Per Mubarak è arrivato il  momento di andarsene», aveva detto ancora ElBaradei.
SCONTRI -  Dopo i morti del Cairo, un altro manifestante è stato  ucciso negli scontri in corso in una cittadina del Sinai. La tensione in  Egitto resta altissima e anche durante la notte si sono registrati  scontri tra manifestanti e polizia nella capitale egiziana del Cairo. La  folla che da due giorni protesta contro il governo del  presidente  Hosni Mubarak ha deciso di sfidare la stretta delle autorità, che nei  giorni scorsi hanno eseguito centinaia di arresti. Le ultime notizie  parlano di mille persone fermate, secondo responsabili della sicurezza.   E di violenti scontri tra centinaia di manifestanti e polizia a  Ismaelia, con fitte sassaiole, tuttora in corso. Trenta gli arrestati,  secondo fonti locali. Disordini anche a Suez dove i manifestanti hanno  tentato di appiccare il fuoco ad un posto di polizia. Violenti scontri  anche con scambio di colpi d'arma da fuoco anche nel Sinai, in una  località a circa 10 chilometri da Gaza.  I  manifestanti sono circa  diecimila e hanno anche bloccato l'autostrada internazionale che collega  l'Egitto ad Israele.
  
   
   
   
   
   
  
ITALIANI NON COINVOLTI -  Al ministero degli Esteri «non  risulta alcun coinvolgimento di nostri connazionali» nei gravi incidenti  che si stanno registrando in Egitto. Lo ha detto il ministro degli  Esteri, Franco Frattini, nel corso dell'informativa al Senato. Frattini.  Il ministro ha conferma peraltro che «alcuni lacrimogeni e pietre sono  arrivati nel cortile del nostro Consolato» e che «per precauzione» è  stata sospesa l'attività della scuola Leonardo che nell'edificio ha  sede, ma ricorda anche che è stato attivato il servizio di informazioni  con sms per i nostri connazionali presenti nell'area.
Fonte >  Corriere.it