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Chicago 1933: il piano contro la Depressione |
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Venerdì 19 Settembre 2008 16:45 |

La FED e il Tesoro USA pensano
di curare il crack speculativo con ulteriori ribassi dei tassi, ossia
somministrando in più forti dosi la medicina che ha provocato le bolle e il
conseguente crack. Nel 1933 un gruppo di economisti di Chicago propose un piano
di riforma che era l’esatto contrario di questa «medicina». Il Piano proponeva
che fosse restituito allo Stato il monopolio esclusivo dell’emissione di
moneta; e che fosse vietato alle banche la creazione di denaro o pseudo-denaro,
imponendo l’obbligo di riserva del 100%, rendendo così la moneta indipendente
dai prestiti. Un sistema di regole fisse per mantenere la crescita della massa
monetaria in linea con la crescita dell’economia reale.
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Iniezioni di liquidità: ne voglio anch’io! |
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Lunedì 22 Settembre 2008 01:19 |

C'è un unica grande leva sui
cui poggia tutto nel sistema americano basato sul credito facile: se non si può
indebitare il cittadino commune, tutto il grande casinò sovrastante si blocca.
E' questa base che ora è stata rovinata e dunque per questo niente risanerà la
finanza. Neanche i 900 miliardi complessivi versati nelle tasche e nelle bocche
dei veri criminali. Il potere ha preferito regalare miliardi agli straricchi,
rovinatisi con le loro mani, che qualche milione ai poveri cittadini. Insomma:
se si fosse iniettata liquidità in basso si sarebbe mantenuto l’intero ordine
economico e sociale ad un prezzo più che ragionevole.
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La soluzione al crack, secondo Luca |
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Giovedì 25 Settembre 2008 18:59 |

Viene il momento inevitabile
«in cui la crescita dell’indebitamento deve collassare, al punto esatto in cui
gli interessi assorbono l’intero surplus prodotto dalla crescita economica». La
storia insegna che l’economia non può crescere sotto il debito, e gli
interessi, crescenti più dell’economia stessa. La prosperità europea coincide,
nel 13 secolo, con l’assunzione di leggi a favore dei debitori, onde liberarli
dell’indebitamento perpetuo. Anche Roma cadde quando Vinse l’ideologia del
creditore. «I poveri sono onesti». Quando hanno un debito si strangolano per
pagarlo. Con Cristo è arrivato uno straordinario Giubileo. La sua liberazione
gioca su due registri: quello economico e quello spirituale. Satana invece sta
suonando la campana di Wall Street.
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Comincia il Goldman’s Reich |
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Martedì 23 Settembre 2008 02:24 |

Ci siamo: si comincia con il
golpe preventivo delle banche d’affari dove un nuovo Sovrano americano non
eletto sta determinando la fine di un regime oramai moribondo, ma che è
l’inizio di un altro regime con poteri assoluti. E' Goldman Sachs, che governa
questo stato d’eccezione, scavalcando la costituzione e il parlamento americano,
con l'unico scopo di accedere ai fondi del prestatore d’ultima istanza. Non ci
sarà un nuovo Roosevelt a risolvere la crisi, forse non ci sarà nemmeno un
nuovo presidente degli Stati Uniti. Il nuovo Sovrano è già tra noi.
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Occhio alla finta Bretton Woods |
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Lunedì 29 Settembre 2008 13:33 |

«Global Monetary Authority»: è
questo il nome della creatura che secondo Jeffrey Garten dovrà prendere il
sopravvento, in tutti i sensi, per controllare mercati che sono diventati senza
confini. E' difficile non accostare questa proposta che giunge direttamente dai
più noti salotti dei poteri forti come un passo avanti verso il progetto di
Governo Mondiale. E difatti lo è a tutti gli effetti. I beneficiari del
capitalismo senza regole, e gli autori del disastro terminale, soano i più
zelanti a voler dettare le «regole» e i controlli, prima che gliele impongano i
governi e gli Stati. La «regolamentazione» della speculazione si configurerebbe,
in realtà, come la presa definitiva di potere della speculazione bancaria sul
mondo.
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