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Catechismo monetario |
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Lunedì 03 Novembre 2008 19:45 |

Nel dimenticatoio della
storia, come ennesimo nemico delle oligarchie finanziarie, sui cui pende ancora
oggi una «damnatio memoriae» invincibile, esiste un sacerdote cattolico
irlandese che parlava con voce infiammata di diritto naturale, di economia naturale,
di moneta, di ricchezza reale e dell’inganno fondamentale della finanza: la
diffusione di pseudo-capitale. Negli Stati Uniti devastati dalla Grande
Depressione, salì alle stelle la popolarità di questo sacerdote, con la
fondazione anche di un movimento conosciuto come Social Justìce a cui aderirono
milioni di americani. Un movimentop politico di popolo che le oligarchie
giudicarono pericoloso. L'unica colpa di padre Coughlin fu quella di svelare ai
semplici la truffa del credito bancario. Ricordiamo ora, qui, le sue
spiegazioni abbaglianti di un sistema che è ancora fondamentalmente lo stesso.
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Nell’abisso |
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Venerdì 07 Novembre 2008 20:18 |

Il rischio è che questa
inflazione monetaria scatenata finirà per rendere il dollaro privo di valore, e
l’America forse non avrà altra strada che emettere un nuovo dollaro. La memoria
corre subito a quelle immagini impressionanti di marchi bruciati nelle stufe e
i tassi d’interesse bancari che salirono al 900% in 10 mesi. Da agosto, di colpo,
le riserve internazionali hanno smesso di crescere. Il neo-presidente Obama
farà come il Giappone, stimolo fiscale e tassi a zero e invece di prendere atto
della realtà la Federal Reserve e Tesoro «la combatteranno gradino per
gradino», perchè nessuno sa cosa è meglio fare ma neanche l'esempio giapponese
degli anni '80 potrebbe funzionare. Ora tutte le speranze sono in Obama:
l’entusiasmo della disperazione.
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Qualche lezione dagli anni ‘30 |
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Mercoledì 12 Novembre 2008 08:57 |

Come oggi, la crisi abissale
nacque dagli Stati Uniti, dal capitalismo finanziario americano; e per lo
stesso esatto motivo, l’espansione dissennata del credito. Le banche, allora,
prestarono soldi a chi giocava in Borsa, per poi ritirarsi silenziosamente da
questo perferso affare e farvi subentrare l'industria americana che dal '28 al
'32 si dimezzò. Il New Deal sembra oggi un insieme di ricette poco coerenti, un
bricolage di provvedimenti di cui si stava a vedere l’effetto, per poi magari
rovesciarli. Dall’ottobre 1937 al marzo 1938, altri 4,5 milioni di lavoratori
sono sul lastrico a seguito delle misure rooseveltiane. Non c'era altra strada
che distruggere economie che crescevano tre volte di più della democrazia USA
con l'entrata in guerra.
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Greggio e grano rincareranno. Ecco perchè |
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Sabato 08 Novembre 2008 19:50 |

Il troppo buon mercato di oggi
sta distruggendo l’offerta, e prelude a rincari eccessivi nei prossimi anni.
Effetto dovuto alla speculazione affollatasi nel mercato delle materie prime e
poi scappata in svendita causando il crollo dei prezzi. Con l'andamento di un
mercato tanto irresponabile, i produttori non riescono a programmare la
produzione e scottati da questo crollo per precedenti investimenti,
prenderanno decisioni di semina molto stringate a danno del 2009-2010.
La produzione potrebbe essere ridotta al punto da assistere ad nuova fiammata dei prezzi che provocherebbe
crisi alimentari ancora più gravi di quelle che abbiamo vissuto recentemente.
Il «libero mercato» non aspetta altro...
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La cretinizzazione dell’Occidente |
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Venerdì 14 Novembre 2008 08:59 |

Bernanke - giunto alla prova
suprema della sua esistenza - ha fatto cilecca. A far
la cosa giusta subito è stata la Cina che
costruisce le basi per un’economia ancora più forte. La nuova mossa
di Bernanke invece, ci porta sul ciglio dell'abisso deflazionista, un terminale circolo vizioso.
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