La Germania dittatore involontario |
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Lunedì 05 Dicembre 2011 14:43 |
 L’Europa, lo sappia o no, chiede un comando e Berlino – per la terza volta nel corso degli ultimi due secoli – rifiuta la corona, come Cesare per tre volte rifiutò la corona che Antonio gli tese, perdendo nuovamente l’appuntamento con la storia. Un comando oltretutto per cui è fornita delle più alte qualità. Al suo posto, una dittatura involontaria; la peggiore, perchè Berlino la esercita di fatto, ma operando per mezzo degli eurocrati non-eletti di Bruxelles. È il dramma che i tedeschi hanno in Europa. Qualcosa continua a mancarle, un difetto gravissimo d’ambizione: la virtus di Roma.
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Ungheria, un altro «aiuto fraterno» |
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Mercoledì 11 Gennaio 2012 09:50 |
 La crisi ungherese ha molto da insegnare anche a Italia e Spagna: Budapest non avrà un euro di aiuti economici, se non cambia la costituzione da poco approvata. Le «politiche non-ortodosse» del nuovo Saddam-Hitler est-europeo va scongiurata così da togliere ai Paesi indebitati e marginali la tentazione di seguire un esempio di sovranità. Ecco come le due centrali (USA-UE) agiscono di concerto per stroncare quella che giudicano una pericolosa rivolta contro il Pensiero Unico e il Politicamente Corretto dei banchieri
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L’eurocrazia al servizio di Monsanto |
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Venerdì 27 Gennaio 2012 08:49 |
 I governi europei, fra cui Germania e Francia, bocciano la semina di colture OGM. La Corte Europea di Giustizia, il cosiddetto tribunale supremo eurocratico, decreta illegale il divieto francese e tedesco. Monsanto evidentemente ha molto denaro per pesare sulle decisioni di questa Europa. Ecco gli effetti del Lisbona bis – bocciato anche quello dai francesi – ma adottato da Sarkozy, grazie al quale l’influenza finanziaria delle lobby prevalica la decisione di governi e popoli. Questo per dire quale «democrazia» sia rispettata nella UE.
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UE, la prigione dei popoli |
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Mercoledì 18 Gennaio 2012 17:29 |
 Ora l’eurocrazia s’è tolta la maschera. Ha dismesso le melliflue promesse della sua lingua di legno (tipo «stabilità, crescita, equità») per mostrare il bastone e la grinta autoritaria: regole, austerità, tasse per pagare i creditori... E su tutto, la censura. Ed ora, tutti gli sforzi sono diretti a scongiurare il fallimento dei Paesi debitori, mantenendoli nello stesso tempo sotto l’euro che li strangola. A prezzi socialmente intenibili.
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Giornata della memoria. Per la Grecia |
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Mercoledì 08 Febbraio 2012 00:33 |
 La Grecia viene strangolata, e contemporaneamente le viene impedita la sola via d’uscita: la bancarotta, che è già nei fatti, ma deve essere mascherata da ristrutturazione «volontaria», onde evitare il tracollo degli istituti finanziari, il vaso di Pandora che darebbe l’esca al default di Portogallo, Spagna, Italia... e delle banche tedesche e francesi creditrici. Ci si domanda con qual diritto si gettano cittadini europei, un popolo intero, nella povertà. L’Europa mostra così una ferocia inaudita: meglio svalutare un popolo intero che non la sua moneta, a prezzo di qualunque sofferenza umana.
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