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Sono stati i talebani. Lo dice Rita Katz
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Il fallito attentato a Times Square è stato rivendicato dai «Talebani in Pakistan».  L’hanno scritto tutti i giornali, l’hanno detto tutti i TG. Ma non si è trattato di una rivendicazione diffusa urbi et orbi. Anzi, stava in un sito assai poco noto, quasi segreto.

Tanto segreto che a trovare la rivendicazione non è stata la CIA, non l’FBI, non i numerosissimi servizi di intelligence occidentali. E’ stato il noto «SITE Intelligence», della nota Rita Katz, ex militare israeliana, il cui padre fu giustiziato da Saddam Husssein per spionaggio a favore di Israele.

Il Corriere lo prende per buono, e riporta il video scoperto dalla Katz (e da lei sola) senza nemmeno togliere la sigla «SITE»: confida evidentemente nell’ignoranza in cui ha tenuto i suoi lettori. (Le minacce del “morto” Mehsud)

Anche Repubblica riporta il video, senza cancellare la sigla «IntelCenter», che è sempre il SITE, ossia sempre Rita Katz.







Hakimullah Mehsud
   Hakimullah Mehsud
E’ anche apparso un video (stessa fonte, SITE) dove ricompare Hakimullah Mehsud, il leader del gruppo «Talebani in Pakistan», alias Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP). Il fatto è che gli americani hanno detto di aver ucciso a gennaio questo personaggio con un drone a Shaktoi, ai confini tra il nord e il sud-Waziristan.

Ma Mehsud era troppo prezioso: poche settimane prima di morire, era apparso in un video su Al Jazeera, dimostrando quel che il governo del Pakistan ha sempre cercato di negare: che i talebani in Pakistan e quelli in Afghanistan sono la stessa organizzazione, e perseguono gli stessi scopi.

Questo collegamento è il fatto che legittima gli attacchi degli americani all’interno dei confini del Pakistan in violazione della sua sovranità, e - in prospettiva - la necessità di sottrarre al Pakistan le sue testate atomiche, come desidera Israele, con la scusa che «possono cadere nelle mani dei Talebani».

Nel video di Al Jazeera, Mehsud appariva a fianco di Humam Khalil Abu Mulal al-Balawi, ritenuto responsabile di vari attacchi e attentati agli americani in Afghanistan. Dunque, ecco la prova: il capo dei «talebani in Pakistan» seduto accanto a un capo dei «Talebani in Afghanistan».



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Balawi risulta poi essersi dato la morte  facendosi saltare come kamikaze islamico, e uccidendo otto persone attorno a sè. Così dicono gli americani, almeno; fatto un po’ strano, che un capo-talebano si sia ridotto a fare l’attentatore suicida in proprio. Si vede che sono a corto di martiri. E magari anche al-Balawi ricomparirà a rivendicare un attentato, redivivo, quando farà comodo.

Certo è che Mehsud è di nuovo vivo, e annuncia che New York è sotto attacco, e da parte dei «Talebani in Pakistan», il che consente di agire contro il Pakistan, come vuole Israele.

A dire il vero, persino gli investigatori USA hanno ritenuto poco credibile il video del SITE. Di fatto, il fallito attentato a Times Square rivela un grave scadimento del terrorismo islamico:  dalla distruzione totale in perfetta verticale delle Twin Towers nel 2001, sono passati alle taniche di benzina innescate con fuochi d’artificio, lasciati in un SUV con targa falsificata. Roba da ladruncoli, da dilettanti.

La pista seguita in USA è piuttosto quella del neonazismo americano, suprematismo bianco.

La vera domanda è perchè i numerosi servizi USA non arrestino la Rita Katz, o almeno non la mettano sotto torchio per sapere come mai ottiene video di morti viventi, audio di Bin Laden, e false rivendicazioni dei Tehrik-i Taliban Pakistan. Professionalmente, la CIA ha molte cose da imparare dalla Katz.

Per esempio: giorni fa un gruppo islamico ha minacciato un programma per bambini, South Park Central, di raffigurare nei suoi cartoni animati l’immagine di Maometto. Per quattro anni questa immagine non ha suscitato proteste; ed ora, ecco, di colpo, un gruppo chiamato «Revolution Muslim» s’è fatto vivo a minacciare, obbligando il programma a censurare l’immagine.

Yousef al-Khattab/Cohen
   Yousef al-Khattab/Cohen
Il gruppo Revolution Muslim è guidato da tale Yousef al-Khattab. Questo personaggio, nella vita precedente, si chiamava Joseph Cohen, nato a Brooklyn. Poi  ha fatto l’aliah in Israele, tanto fanatico da andare a vivere in un insediamento illegale su terre palestinesi come «colono» messianico. (Radical Muslim group run by Israeli Jews!)

Lì, però, Joseph Cohen si è convertito all’Islam, come dimostra lui stesso in un video.







A credere alla minaccia di Times Square  è rimasto solo Guido Olimpio, il cosiddetto «esperto» di terrorismo islamico del Corriere. Uno potrebbe sospettare la  malafede. Ma il fatto è che quando si è pagati per essere idioti, lo si diventa volentieri.



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