Il Pound editore le cantava belle alle banche usuraie
Il giornale
31 Ottobre 2009
Il Deuteronomio è chiaro come il sole: «Tu presterai a molte genti, e tu non prenderai nulla in prestito; e signoreggerai sopra grandi nazioni, ed esse non signoreggeranno sopra te» (15,6). Ecco fatto: è nata l’economia. Peggio, sono nate le banche.
Il lettore non tema, la foliazione del Giornale non è impazzita. Qui di economia si tratta, è vero, ma di quella particolare economia «eretica» e in fondo poeticamente utopica che porta la firma di un sottoscrittore (né di bond argentini, né di altre diavolerie...) che più eretico non si può: Ezra Pound. Per il quale non vale l’antico adagio «nomen omen» in quanto, pur chiamandosi Pound, cioè «sterlina», si rifiutò di battere moneta, preferendo battersi contro la moneta. Cioè contro l’usura. E non ci riferiamo tanto al saggio di Giano Accame Ezra Pound economista. Contro l’usura …
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