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Anti-berlusconismo ossessivo
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Ricevo la seguente lettera:


Caro Blondet,
 
Premetto innanzitutto che sono un assiduo lettore del suo giornale online
: un ottima risorsa di informazione tra le tante che – fortunatamente – stanno nascendo nella rete in alternativa ai mass media convenzionali. 
Le scrivo in merito al suo articolo
«Dopo Mortadella, il Salame?» del 28/01,
che ha destato in me non poca perpressità.
Mi ha dato fastidio
, diciamo quasi un rodimento interno, il fatto che lei declassasse Berlusconi a semplice «salame», a confronto alla sinistra un «cappuccetto rosso», insinuando la sua incapacità e poca intelligenza,
e dicendo che è poco cresciuto dopo Edilnord e Mediaset.
Questo giudizio mi suona molto strano e dubbio
,
sopratutto da una persona molto bene informata come lei.
Io non lo reputo un salame.

E non credo affatto che non sia allaltezza degli intrighi e delle tele di potere stese dalla sinistra.
Temo qualunque giudizio
«buonista» su Berlusconi; come se quello che ha fatto quando era al governo, e in particolare mi riferisco al periodo 2001-2006, è stato fatto con noncuranza, pochezza, «perché è un Salame»
.
Berlusconi, e mi sento di scriverlo maiuscolo e in grassetto, E
STATO LO STATISTA PIU FURBO E IMPUNITO,
nessuno come lui ha retto 5 anni, a fare i suoi PORCI comodi. 
IO NON DIMENTICO
:
 
- Legge Mammì
, e i bei condoni del Tremonti (da lei tra laltro definito -molto dubbiamente - competente:, ma per gli interessi di chi?...).

- Leggi Pecorella
, Gasparri, ex-Cirielli, e tutta la trafila della squallide ad-personam berlusconiane, che hanno fatto evitare, per poco o per sempre, i molti processi in corso a suo carico o a carico di amici, di amici degli amici.
- Rogatorie internazionali
:
delinquenti mafiosi e sporchi affaristi ringraziano.
- Depenalizzazione del falso in bilancio
:
il paradosso solo italiano.
- Legge Cirami lodo Schifani e editti bulgari quanti ne vogliamo...
- Legge sulla tassa sulle successioni e donazioni... sono solo coincidenze che il salame ci guadagni carriole di euro...
- … Vabbè basta... Non voglio attentare alla sua pazienza
,
ma sopratutto non voglio ripetere cose su cui lei è decisamente più documentato di me. 
E se non lo dimentico io
, che ho 18 anni e che di tutto mi occupo tranne di politica (studio ingegneria e gioco a pallavolo),
non lo dimentichi neanche lei caro direttore.
Berlusconi non ritengo sia stato un povero inetto turista di passaggio a Palazzo Chigi
, ma è stato una fossa delle Marianne in una realtà italiana pesante e maledettamente irritante, che non è degno liquidare con un «perché è un salame»,
ma che dovrebbe essere ricordata, per -utopia? - non ripeterla più in futuro.
Allora propongo, proprio per non dimenticare
, di chiamarlo con un appellativo meno simpatico e bonario di «salame»
... chiamiamolo MANDRAKE chiamiamolo QUADRUMVIRO...
... o al massimo, ER BANDANA! 
Le invio un saluto di stima e spero risponda alla mia lettera.
 
Luigi Antonio P.

 

La risposta, caro Luigi, non ti piacerà.

Anche se ti ringrazio per la gentilezza, la pubblico come referto di una sindrome clinica che colpisce una parte eccessiva di italiani, in qualche modo analoga allo stress-post-traumatico (PTS) che colpisce i reduci dall’Iraq: l’anti-berlusconismo ossessivo-compulsivo (ABSC).

Credevo di aver criticato abbastanza Berlusconi dichiarandolo un Salame.

Ed ecco che tu prendi la penna per dire che questo ti «lascia perplesso», che «ti rode» addirittura: perché ti «declassa» a semplice coglioncello la figura mitologica che ti sei formata: Mandrake,

il Quadrumviro (che marcia su Roma per instaurare il nuovo fascismo), lo «Statista più furbo e impunito».

Insomma, un’entità pericolosissima ma anche colossale: Sauron, che sta nella torre oscura di Mordor e s’è impossessato dell’Anello del Potere.

Qualcosa di simile al Male Assoluto.

Non a caso scrivi, tutto in maiuscolo, «Io non dimentico»!

Vorresti una Giornata della Memoria, a perenne monito del pericolo del Cavaliere Nero?

Non sei il solo a pensarla così.

Metà degli italiani sono in mobilitazione permanente da 15 anni contro questo immaginario gigante del Male, per sbarrare il passo del quale ogni misura è lecita: dai mezzi colpi di Stato dei magistrati, le centinaia di inchieste (molte delle quali finite in nulla), le sequele di governi «tecnici» (ossia non votati democraticamente), prima fra tutte quel governo Dini messo in piedi dal presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, che fu un golpe, o almeno un golpetto vero e proprio, in quanto tradì la scelta della maggioranza degli elettori.

Colpiti da questa ossessione collettiva, che coltivano in sé come una sorta di masturbazione, di vizio mentale, metà degli italiani hanno portato ripetutamente al potere Prodi: personaggio che nulla ha di nuovo (era già ministro dell’Industria nel 1975, una longevità politica da far invidia ad Andreotti), per nulla meno complice del sistema corrotto (perché sarebbe stato messo un trentennio al vertice dell’IRI? Da quella poltrona si distribuivano le tangenti ai partiti e si gestiva il potere reale, quello del sottogoverno, dei posti, delle clientele), e per giunta da nessuno degli elettori votato in sé e per sé: l’hanno - l’avete votato - come cappello e simbolo di una coalizione dell’odio a Berlusconi.

 

E quanti sacrifici avete sopportato dal potere di Prodi, in nome dellantiberlusconismo!

Avete votato una coalizione tra le più incredibilmente eterogene della storia mondiale: in cui convivono paleocomunisti arcaici accanto a grandi banchieri, ecologisti neo-neanderthaliani a fianco di eurocrati massoni, fiduciari di Goldman Sachs uniti a partiti-camorre, partiti-ndranghete, per non dimenticare il re dello Stato indipendente di Ceppaloni, gente «di sinistra» alla Diliberto con potenziali uomini forti di «destra» alla Di Pietro, populisti demagoghi e tecnocrati elitisti da salotti buoni finanziari.

Uniti non da un programma, non da uno straccio di progetto o almeno di concordia, ma dall’antiberlusconismo.

Dalla sindrome faziosa e psichiatrica del Male Assoluto.

A chi sia sano di mente, la malattia si è rivelata in infiniti sintomi.
 


Per esempio: io che sono più vecchio di te, ricordo benissimo che da quella parte Andreotti era chiamato Belzebù e ripetutamente associato alla mafia siciliana; che Cossiga si scriveva «Kossiga» con le due SS runiche, per indicare che era un Male Assoluto.

 

Adesso, questi Belzebù sono stati santificati, esentati da ogni colpa passata e purificati da ogni Memoria, solo perché coi loro voti tenevano a galla il simbolo dell’odium theologicum berlusconicum.

Vi siete ridotti a stimare Scalfaro, e persino Emilio Colombo, il cocainomane dichiarato.

Vi siete ridotti ad accettare nelle vostre fila, come «vostro», il Padoa Schioppa, Dini e il Mastella. Un Mastella che Visco ha comprato (come disse fuori onda: «ci è costato un occhio»), perché ogni porcata è lecita, contro Berlusca.

Per antiberlusconismo avete condonato Bassolino-Jervolino con la camorra di riferimento, fino a quando Napoli è stata sepolta dalla rumenta.

Avete condonato, avete fatto finta di non vedere le malversazioni e il clientelismo scatenato di Mastella, pronti ad accusarlo di tutto solo da quando - da par suo - salterà sul carro opposto.

Avete condonato e applaudito magistrati faziosi che abusano dei loro poteri istituzionali.

Avete sopportato i «tesoretti» risucchiati dalle tasche anche vostre, e spariti nel nulla.

Tutto ciò, dovrai ammetterlo, non depone a favore dell’equilibrio mentale.

Non avete voluto vedere Prodi che metteva a tutte le poltrone liberate uomini suoi, gente di Nomisma o di Goldman Sachs: a lui non viene mai elevata l’accusa di conflitto d’interessi.

Avete cantato con Padoa Schioppa «tassare è bellissimo».

Avete applaudito la tassazione spoliatrice di Visco, la cosca di potere DS-COOP rosse che nulla ha da invidiare alla Sacra Corona Unita nelle regioni rosse.

Avreste applaudito anche Montezemolo, se si fosse schierato con voi.

Avete voluto ignorare che ciò che si chiama «sinistra» è oggi il partito del blocco di potere parassitario detto La Casta, che ci impoverisce e ci rovina con le sue esazioni e i suoi lussi; che il governo di detta «sinistra» ha imbarcato fior di mascalzoni, che sono a piede libero solo perché i magistrati sono troppo occupati ad intercettare Mandrake il Gigante del Male.
Tutto, tutto, qualunque rospo siete disposti a ingoiare, pur di contrare Berlusconi.

Risultato: alla fine, dopo spoliazioni e disastri, fallimenti epocali come la monnezza-alluvione e lo sciopero dei Tir (pensate se fosse accaduto sotto il governo del Polo!), nonostante forzature di ogni genere della legalità e della democrazia, il governo è caduto per la sua eccessiva eterogeneità (ed è la seconda volta), perché l’antiberlusconismo, il solo collante comune, non è una politica, ma una malattia.

Ed è un governo che oggi un italiano su tre giudica «molto male», che nell’insieme ha deluso 7 italiani su 10, e persino il 30% degli elettori dell'Ulivo (l’ultimo sondaggio di Renato Mannheimer, sul Corriere). il che vuol dire che le sinistre sono cadute in un discredito, da cui difficilmente si rialzeranno in tempi prevedibili.

Veltroni l’ha capito, che l’antiberlusconismo fa male alle sinistre.

Ma appena cerca di mettere in sordina la vostra ossessione preferita, ecco che l’elettorato ossessivo-compulsivo si sente «perplesso», si sente «rodere», e diffida persino di Veltroni.

Ridateci il Nemico, Mandrake, il Quadrumviro!

E' un vizio mentale, auto-erotico fine a se stesso, a cui si è sacrificato ogni progetto e ogni riforma. E’ anche un alibi, naturalmente, per nascondere la mancanza di progetto, di volontà di riforma, e di politica.

Sotto il vecchio manto della presunta superiorità morale della sinistra, che è solo moralismo e arroganza.

Il fatto che lei, diciottenne, ripeta a me la solfa delle azioni malefiche di Berlusca, testimonia la natura psichiatrica della cosa.

Crede che io non sia informato?

Che non le ricordi?

Quelle accuse le ripetono da 15 anni Repubblica, Santoro, Marco Travaglio, Furio Colombo, magistrati e giornalisti.

Anche lei sa bene che io so.

Solo che le piace ripetersi la litania, sempre uguale, auto-eroticamente.

Le colpe vere e le presunte.

 

Mescolando nella stessa condanna scemenze e goffaggini, furberie non riuscite e scelte di governo legittime, come i condoni e la detassazione delle eredità (quella tassa colpiva solo le famiglie che lasciavano la casa ai figli, i ricchi hanno altri metodi per evadere): ma per lei, «tutto» ciò che è stato fatto sotto il segno di Berlusconi è macchiato dal contatto col Male Assoluto, reso impuro e condannabile ad aeternum.

Berlusconi è un mediocre fenomeno italiano.

E’ stato portato al governo dal legittimo voto di italiani che hanno sperato potesse cambiare qualcosa.

Molti di questi italiani ne sono stati delusi, alla prova dei fatti, e ne hanno misurato i limiti.

La sua vera colpa, se vogliamo, è questa: di aver tradito una speranza di riforma, di cui il Paese ha bisogno.

Io ne prendo atto, oggettivamente, ma anche «laicamente», nel senso che non demonizzo né sacralizzo.

Lei invece porta Berlusconi nello spazio del sacrum, dell’interdizione mitica, appunto, come Male Assoluto.

E lo schiama pure «Statista».

Ma si rende conto?
Ogni volta che ricevo una lettera come la sua, sono tentato di votare un’altra volta per Salame, perché finchè quella ossessione dell’odio resta endemica, avremo altri governi Prodi-Visco, Schioppa-Rosy Bindi, Bassolino-Mastella.

Lo faccia per me: guarisca dall’antiberlusconismo ossessivo-compulsivo.

Ha 18 anni e dice di non occuparsi di politica: bene, continui così, giochi a pallavolo, faccia del moto.

Abbiamo bisogno di questa igiene mentale, altrimenti non andiamo da nessuna parte, mai avremo un programma, mai una riforma necessaria; saremo in stato d’emergenza democratica permanente, perché incombe su di noi uno fatto passare per Sauron.

Che invece è un salame.


 
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