L'Europa inserisce Hezbollah nella lista nera dei gruppi terroristici. Plauso degli Stati Uniti
Corriere.it
23 Luglio 2013
Il braccio militare del movimento sciita libanese Hezbollah è stato inserito nella lista nera dei gruppi terroristici dell'Unione europea. Lo hanno deciso i ministri degli esteri nonostante le riserve di Italia, Malta, Irlanda e Finlandia che hanno paventato il rischio di effetti negativi sulla stabilità del Libano. La decisione di includere l'ala militare di Hezbollah nella lista nera delle formazioni terroristiche «è un segnale politico ma anche concreto - ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton - non siamo disposti a tollerare il ricorso al terrorismo, sotto qualsiasi forma, per raggiungere obiettivi politici». Ashton ha poi aggiunto: «Così abbiamo tracciato una distinzione molto netta» tra le due anime di Hezbollah, ha aggiunto Ashton, «lanciando un chiaro messaggio al popolo libanese». Vengono mantenuti i sostegni finanziari e umanitari oltre al dialogo politico con il movimento.
NETANYAHU RINGRAZIA - Per l'inclusione dell'ala militare degli Hezbollah nella lista nera Ue il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha pubblicamente ringraziato stasera il premier britannico David Cameron, la cancelliere tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. Ha menzionato e ringraziato anche altri dirigenti con cui ha affrontato la questione nelle ultime settimane: fra questi i premier di Italia, Austria, Grecia, Slovacchia e Malta. E arriva anche il plauso del portavoce della Casa Bianca, Jay Carney: l'inserimento dell'ala militare di Hezbollah nella lista nera della Ue rappresenta, secondo gli Usa, un forte messaggio che il movimento sciita libanese non può agire impunito.
«ISRAELE PIEGA L'UE» - Dura la reazione della tv di Hezbollah, Al Manar, che ha accusato l'Unione Europea di essersi «piegata» al volere di Israele nel decidere di inserire l'ala militare del movimento sciita libanese nella lista nera del terrorismo. «Israele ha piegato l'Ue alla sua volontà», ha detto Al Manar, accusando Londra di essere «alla testa della campagna» contro Hezbollah.
BONINO: «SITUAZIONE COMPLESSA» - Per il ministro degli Esteri, Emma Bonino, la decisione di inserire l'ala militare di Hezbollah nella lista nera risponde all'esigenza di «non far passare senza reazione» gli attacchi terroristici sul territorio dell'Unione. Secondo la titolare della Farnesina, si tratta di «situazioni complesse, in cui delle divergenze di analisi non sono da escludere a priori, ma c'era oggi un sentimento comune che dobbiamo recuperare, quello della comunanza di intenti», ha aggiunto il ministro Bonino. Che ha concluso: «Rimane comunque la preoccupazione per la situazione particolarmente complessa del Libano, che è per l'Italia un Paese importante, in cui siamo da tempo impegnati anche con il nostro contingente in Unifil». Sulla questione il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha commentato: «Tenderei ad escludere ripercussioni. La decisione - ha detto Mauro a margine di un convegno - è frutto di una serie di atti dei Paesi europei, ma non deve far perdere di vista il dialogo con Hezbollah».
Fonte > Corriere.it
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