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Regressione in vite passate?
14 Novembre 2010
Un cortese lettore inoltra la seguente petizione.
«A gentile redazione Effedieffe, vi ringrazio per il mastodontico lavoro che fate e vi sostengo sempre, nel poco che posso da lavoratore precario, anche nella preghiera. Vi scrivo per capire l’attendibilità e l’eventuale pericolosità della pratica dell’ipnosi regressiva, che sembra, per certi ‘addetti ai lavori’, aver rivoluzionato il mondo della psicologia e psichiatria. Soprattutto ho sentito spesso parlare di sedute tenute da ‘esperti’ in questa materia che sostengono di aver fatto descrivere ai loro pazienti le vite passate di questi, le situazioni e addirittura i loro decessi nel corso dei secoli durante i loro ‘soggiorni’ terreni. Questi operatori della psicologia sostengono quindi l’inossidabile attendibilità di questa pratica e, chissà perchè, hanno sùbito puntato ad argomenti che vanno in direzione di certe gnosi e filosofie sicuramente non cattoliche nonchè anticattoliche. La mia domanda è anche: cosa sta dietro a questo? Su quali meccanismi si basa? Siamo proprio sicuri che siano scientifici i risultati e procedimenti del caso? Scusate la mia pochezza concettuale nelle domande, ma credo sia un argomento stimolante anche per alcuni articoli e soprattutto di voi mi fido. Almeno nel grande oceano e guazzabuglio delle teorie e pseudo-teorie che inquinano le nostre menti e fonti d’informazione, voi date ‘una parola cattolica’ e coniugate fede e ragione scientifica. Vi ringrazio per la risposta e continuate come sapete fare».
Non voglio ripetermi; rinvio a quanto scritto a proposito dell’ipnosi regressiva. Ci tengo tuttavia a sottolineare alcuni aspetti caratterizzanti questo tipo di sonno artificiale.
Una prima considerazione: le conclusioni alle quali giungono alcuni psicoterapeuti sono molto vicine a posizioni esoteriche. Possiamo infatti ritrovare concetti o immagini tratte direttamente dal mondo dell’occulto, che strizza l’occhietto ad Oriente, mettendo in stretta correlazione ipnosi e channeling, per esempio. Si dà per scontato ed indubbio il contatto con vite precedenti, dei quali si sperimenterebbe la coscienza e la memoria.
Si blatera di amore, che trascende i limiti del mondo fisico e non si esaurisce con la vita terrena… di anime immortali, immerse in un immenso mare spirituale popolato da altri esseri della stessa natura, destinate a incarnarsi più volte nel corso della storia.
Molti studiosi sono convintissimi (per lo meno si dicono tali!) che la reincarnazione sia una realtà sperimentabile proprio attraverso una terapia ipnotica.
Invito i lettori a non lasciarsi impressionare. In primo luogo, anche all’interno della medesima comunità scientifica esiste forte dissenso tra i sostenitori e i detrattori di questo approccio terapeutico. Ancora, va aggiunto che, anche a fronte di unanime consenso si dovrebbe comunque fortemente dubitare di pratiche per le quali il ruolo di protagonista non è certamente rivestito dal paziente che sostiene di ricordare; al contrario! L’attività del terapeuta è fondamentale e profondamente condizionante.
Se volete una prova in merito, fatevi un giro su youtube ed osservate quali siano le procedure.
Immaginate: normalmente la persona sottoposta a ipnosi regressiva è soggetto già labile; è in cura proprio perché ha qualche problema e/o trauma. Questo lo rende di per sé malleabile nelle mani dello psicoterapeuta di turno: mai sentito parlare di transfert? Anche questo è fenomeno legato alla totale influenza dello psichiatra sulla persona mentalmente inferma.
Pensate quindi: il paziente in totale balia del medico, quindi privo di ogni barriera razionale, si badi!, che si sente suggerire il percorso da intraprendere… (non siamo lontani dalla realtà)… vagherà fino ad approdare dove lo conduce il terapeuta. Ora, occorre ricordare che tutti i presupposti ideologici della psicologia sono intrisi di esoterismo e di occultismo: basta ricordarne i padri fondatori e le loro frequentazioni librarie.
Dal che la conclusione: è il paziente a ricordare la vita passata o è il terapeuta (esoterista) a portarlo per mano nel mondo dei sogni?
La reincarnazione è una credenza falsa! Checché ne dicano i lettori antroposofi di questo sito! Do loro appuntamento all’Eternità, ove scopriremo in piena luce tutta la Verità.
Nel frattempo mi limito a sottolineare come spiegazioni di cosiddetti ricordi e reminescenze non risiedano solo nel mondo dell’occulto. Ogni uomo è creatura universale: sente e vive anche gli altri… questo è il mistero del peccato di Adamo e della redenzione di Cristo; ma di questo, ancora…
Stefano Maria Chiari
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