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Sinistra e grande capitale
18 Novembre 2010
Un lettore scrive:
«Stimato Blondet,
che la corazzata sia un cagata sono d’accordo con Lei ma non perchè vedo il comunismo rappresentato dalla figura di quello che chiama il ‘lecchino’ che ospita criminali di tutti i tipi come Blair e ne fa indistintamente l’elogio. Quei due coglioni che sono andati a parlare di destra e di sinistra dovendo leggere per memoria cosa dire non sono stati costretti dal comunismo a quella figura per mancanza di libertà ma per volere del direttore RAI che, ricevuti opportuni ordini dal Salame, temeva che facessero campagna elettorale. Si tranquillizzi comunque che i comunisti non ci sono più, ci son solo incolti raccomandati pagati molto per fare nulla. Secondo me sarebbe proprio ora il momento storico di avere il comunismo o il vero fascismo. Eliminare una certa percentuale di canaglie non sarebbe poi un grande sgarro nè una violenza alla democrazia che non c’è e che non ci sarà finchè non ci decideremo, come inizio, ad eliminare le banche in mano agli ebrei e ai capitalisti.
Gradisca cordialissimi saluti.
P. Deola»
Il lecchino ha leccato Tony Blair. Ebbene: ciò è propriamente di sinistra.
Cerchi, il lettore, di ricordare chi ha presieduto alla svendita delle aziende IRI e di quelle parastatali, cioè Goldman e simili, dalla riunione del Britannia (1992) in poi: Draghi, Ciampi, Amato... è o non è tutta gente leccata e venerata dalle sinistre?
Amato, capo del governo, preparò la privatizzazione trasformando le partecipazioni statali in SpA, in modo che la finanza anglo-americana le potesse comprare.
Ciampi difese la lira tanto bene contro l’attacco di Soros, dilapidando 20 mila miliardi di lire, che alla fine la lira valeva il 30% in meno sul dollaro, ossia le imprese italiane poterono essere comprate dagli stranieri con lo sconto del 30%.
Draghi, allora funzionario del Tesoro, era sul Britannia a dire ai finanzieri inglesi che l’ostacolo alle privatizzazioni erano DC e PSI... guarda la coincidenza, Di Pietro e il Pool di Milano eliminarono DC e PSI. La complicità delle procure di Mani Pulite nell’operazione-svendita è comprovata.
Franco Nobili
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Il 12 maggio del 1993, su ordine di Antonio Di Pietro, viene arrestato Franco Nobili, il successore di Prodi alla testa dell’IRI. Di Pietro lo tiene in galera due mesi e mezzo senza levare alcuna accusa. Il perchè dell’arresto di Nobili si è capito molto dopo.
Poichè era obbligato a privatizzare, Nobili aveva dato a Merrill Lynch l’incarico di valutare il Credito Italiano (Credit), banca pubblica, per la vendita. Durante la sua detenzione, qualcuno tolse l’incarico a Merrill Lynch e lo affidò a Goldman Sachs.
Secondo Merrill Lynch, Credit si poteva collocare a 8-9 mila miliardi di lire; per Goldman Sachs valeva solo 2.700 miliardi, e a tanto fu venduta.
A guadagnare, in Italia, fu solo De Benedetti, arraffando qualcosa con l’aiutino di Prodi.
E tutti questi personaggi sono considerati di sinistra, venerati e lodati dalla sinistra lecchino-comunista. E poi si stupiscono perchè la gente non li vota?
Lorsignori hanno distrutto le maggiori industrie italiane.
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