Un «sayan» incapace e sfigato
Maurizio Blondet
18 Novembre 2009
Più di un lettore mi segnala un articolo apparso su «Libero» il 17 novembre 2009, a pagina 36, contenente alcune diffamazioni e calunnie contro di me. Lo vado a leggere e trovo che si tratta di «un’anticipazione del libro ‘Verdi, Rossi e Neri’, di Alexandre Del Valle». L’articolo è firmato da Alexandre Del Valle, che recensisce il proprio libro. E fa bene, perchè nessun altro lo recensirà.
Va detto che la recensione è lusinghiera: Alexandre Del Valle consiglia caldamente il libro di Alexandre Del Valle.
Ma chi è Alexandre Del Valle? In un suo blog, scopro che egli definisce Alexandre Del Valle «giornalista indipendente» nonchè «uno dei massimi esperti del Medio Oriente». Parola di Alexandre Del Valle.
La veridicità delle accuse contro di me è sostenuta dalla qualità professionale di questo «giornalista». La quale si può giudicare da questo lacerto della sua prosa:
«In Italia, l’istigatore antisemita cattolico Maurizio Luigi Blondet ha conosciuto anch’egli una popolarità trasversale rosso-nero-verde, dopo essersi specializzato nella negazione dell’11 settembre e nella tesi del ‘complotto giudaico-massonico’ contro i musulmani e i cattolici. Blondet, giornalista e scrittore vicino all’area cattolica integralista, ex inviato speciale de Il Giornale e dell’Avvenire, dirige le Edizioni Effedieffe fondate da Fabio de Fina. (...). Blondet si occupa di un settimanale intitolato Il Cospiratore e scrive regolarmente editoriali antiebraici sul giornale integralista online Effedieffe, anch’esso pubblicato dalla casa Effedieffe. Dopo l’11 settembre Maurizio Blondet si è impegnato a divulgare le tesi revisioniste di Thierry Meyssan, spiegando che gli attentati di Manhattan a opera di fondamentalisti islamici sarebbero stati il frutto di un complotto americano-sionista e massonico destinato a ‘distruggere la resistenza islamica’ al Governo Mondiale, così com’è descritto nei Protocolli dei Savi di Sion, testo a cui fa spesso riferimento l’autore. Blondet ritiene che, dall’11 settembre alla crisi dei subprimes, l’origine della decadenza e delle catastrofi mondiali vada ricercata nei complotti orditi dalle strutture bellico-industriali dell’Occidente, in particolare da quelle americane e dalle lobbies petrolifere e politiche giudaico-massoniche; senza dimenticare che i neoconservatori americani sarebbero alla base del ‘complotto dell’11 settembre’». In poche righe, Alexandre Del Valle mi assegna un nome che non ho, «Luigi» Blondet. Mi dichiara direttore di una rivista, da lui chiamata «Il Cospiratore», che sarà anche bellissima, ma non esiste. E afferma che nei miei «editoriali» faccio spesso riferimento ai Protocolli dei Savi di Sion. Che non ho mai citato una volta in un solo mio scritto e lo sfido a provare il contrario in tribunale.
Però, data la qualità suprema del «giornalista e massimo esperto» di nonsocosa, mi sorge un dubbio. Se Alexandre Del Valle dà un’informazione, vuol dire che è sicuro delle sue fonti, che le ha controllate e riscontrate. Magari, senza saperlo, mi chiamo davvero Maurizio Luigi. Magari ho fatto riferimento ai Protocolli. Magari dirigo davvero la nota rivista «Il Cospiratore».
Così, da modesto giornalista (un niente in confronto ad Alexandre del Valle) ho controllato. E no, l’anagrafe mi assicura che non mi chiamo Luigi. Fabio de Fina giura che non sta pubblicando a mia insaputa una rivista chiamata «Il Cospiratore». L’archivio dei miei scritti mi rassicura: non ho mai fatto riferimento ai Protocolli dei Savi di Sion a sostegno delle mie tesi «antisemite»: bastandomi, a sostegno, riportare le atrocità, le truffe bancarie di Madoff e di Goldman, le pedofilie e i traffici d’organi dei rabbini più pii, i delitti contro l’umanità e le paranoie di attualità fornite quotidianamente dagli ambienti ebraici più varii. Citando ogni volta le mie fonti.
Da ciò potete dedurre la fondatezza del resto delle «informazioni» che Alexandre Del Valle fornisce nel libro da lui recensito, opera del noto esperto Alexandre Del Valle.
Resta l’enigma: dove ha ricavato le informazioni che mi riguardano? Chi gli ha detto che mi chiamo, fra l’altro, «Luigi»? Chi gli ha mostrato una copia de «Il Cospiratore»? Evidentemente ha della mia esistenza una nozione vaga e imprecisa: chi dunque lo ha assicurato che io sono non solo «antisemita», ma «negazionista» e «revisionista»? Anzi un «istigatore»?
Qualche sospetto ce l’ho, visto che Del Valle risulta un estimatore ed intervistatore del «professor Roberto De Mattei», ossia degli sfigati cattolici eretico-reazionari di Tradizione Famiglia Proprietà, attualmente nell’orbita del centro di potere che si può far risalire al kippà Gianfranco Fini.
Poi vedo che Alexandre Del Valle «collabora a Israel Magazine», e questo spiega anche di più. Un giorno, se avrò tempo, vi ragguaglierò sulla sobria prosa e le ponderate, fondatissime informazioni di questo organo della propaganda ebraica in Francia: per dirne una, un numero recente assicurava dell’esistenza in Francia di una potente «lobby iraniana» composta da tre persone, fra cui il comico Dieudonnè.
Questo chiarisce tutto: di tale calibro sono i «giornalisti» di cui si deve contentare «Israel Magazine», sayanim volonterosi ma sfigati, ed ora - a quanto pare - anche lo sfigatissimo «Libero». A cui invito i lettori a scrivere con email di plauso per questa scelta.
Naturalmente, il documentatissimo articolo di Alexandre Del Valle è stato citato integralmente, e portato ad esempio di giornalismo, da «InformazioneCorretta», il noto sito di Pezzana. E’ una prova di più di quel che Pezzana intende per informazione «corretta»: quella nutrita, oltrechè di calunnie, di falsità inventate di sana pianta.
Abbiatevi distinti saluti da Luigi Blondet.
Maurizio Blondet
Home >
Opinioni Back to top
|
La casa editrice EFFEDIEFFE, diffida dal riportare attraverso attività di spamming e mailing su altri siti, blog, forum i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright ed i diritti d’autore. |
|
Nessun commento per questo articolo
Aggiungi commento