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Culto degli UFO? Gnosi
21 Luglio 2010
Riporto di seguito uno stralcio di un’interessantissimo pezzo scritto in merito ai «contatti» in essere e pregressi tra il fenomeno controverso degli UFO e la spiritualità.
Premettiamo, al fine di evitare incomprensioni:
non siamo in grado di sapere se esistano o meno forme di vita intelligenti viventi nel nostro universo (o multiverso, per usare la «teoria delle stringhe»), cosa che, tra l’altro, non fa vacillare di una virgola la nostra fede; nessun dubbio o nessuna nube si addensa all’orizzonte per questo motivo; al contrario. Siamo, però, in grado di rilevare alcuni comportamenti patologici, spiritualmente parlando, legati al fenomeno delle apparizioni e/o contatti extraterrestri (o presunti tali).
1. Dallo spiritismo agli UFO
«Le speculazioni e le ipotesi sull’esistenza di extraterrestri sono certamente piuttosto antiche, e diversi specialisti della materia - fra tutti, Kurt Hutten - hanno notato il parallelo fra le religioni ufologiche e lo spiritismo. Non è un caso che nell’ambiente dei ‘medium’ del secolo scorso si verifichino diversi contatti mentali o telepatici con esseri provenienti da altri pianeti, e pare un fatto acquisito che lo spiritismo si riveli essere la matrice dei moderni culti dei dischi volanti.
E’ accertato che questa parentela riguardi spesso le stesse persone. Ernest L. Norman, con la moglie Ruth fondatore, nel 1954, di ‘Unarius’ (‘Universal Articulate Interdimensional Understanding of Science’), era un ‘medium’ di ambiente spiritista americano, e le rivelazioni - raccolte in sessanta volumi - provenienti da marziani e venusiani lo definiscono come la reincarnazione di Gesù Cristo nonché ‘la più grande intelligenza mai destinata a venire sulla Terra’ (e dopo la sua morte, nel 1971, la moglie sarebbe divenuta il ‘punto di contatto centrale’ per l’ammissione della Terra nella ‘Confederazione intergalattica’). Ma il caso di Norman non è l’unico: Hal Wilcox, al momento di fondare la ‘Universe Society’ (poi trasformatasi in ‘Universe Society Church’), nel 1951, era un ministro debitamente ordinato di una delle ‘chiese spiritiste’ statunitensi...
Tuttavia, i culti dei dischi volanti come oggi li conosciamo hanno origine nel 1947, e a partire dagli anni 1950 il mondo ha assistito alla nascita di diverse centinaia di gruppi, sino al punto che una recente indagine effettuata dalla società di indagini Gallup ha rilevato che circa il 20% della popolazione mondiale crederebbe all’esistenza di extraterrestri.
Ma cosa successe nel 1947? Il 24 giugno di quell’anno un pilota americano, Kenneth Arnold, vide sorvolare presso il monte Rainer, nello Stato di Washington, il primo ‘oggetto volante non identificato’ (UFO: ‘Unidentified Flying Object’). Fra coloro che, sin da subito, si interessarono a questo genere di fenomeni, possiamo individuare due gruppi: gli ‘ufologi’ e i ‘contattisti’. Anche se le frontiere fra questi due gruppi non sono sempre facilmente identificabili, possiamo definire ‘ufologi’ quanti dichiarano di avere per i dischi volanti un interesse puramente scientifico, che non ha nulla di religioso, mentre i ‘contattisti’ si interessano particolarmente alle esperienze di persone ‘contattate’ dagli extraterrestri, che ricavano molto spesso da questi ‘contatti’ messaggi di tipo religioso.
Jean-Bruno Renard, sociologo dell’Università di Montpellier, ha elencato sette caratteristiche generali dei culti ufologici, che si ritrovano in movimenti pure tra loro molto diversi (è importante sottolineare questo aspetto, pena una generalizzazione che, oltre a essere imprecisa, rischierebbe di rivelarsi pericolosa):
1) la trascendenza e la perfezione degli extraterrestri: essere benevoli che vengono ‘dall’alto’ e che sono infinitamente più perfetti degli uomini;
2) una ‘nuova rivelazione’, trasmessa al fondatore, che viene incaricato di diffonderla nel mondo, e che talora svela il ‘vero’ significato delle antiche scritture religiose, in particolare della Bibbia, spesso mostrando, per esempio, che le grandi civiltà antiche sono venute dallo spazio o che gli uomini sono stati creati non da Dio, ma dagli extraterrestri;
3) un catastrofismo che annuncia avvenimenti apocalittici (spesso una guerra nucleare o un disastro causato dall’inquinamento) da cui tutti - o almeno alcuni - saranno salvati solo grazie all’intervento dei ‘fratelli dello spazio’;
4) un messianismo fondato sulla credenza nell’imminente manifestazione pubblica degli extraterrestri sul nostro pianeta, che deve essere preparata dall’opera di una minoranza illuminata;
5) un millenarismo - corollario del catastrofismo e del messianismo - secondo cui la venuta degli extraterrestri inaugurerà una nuova età dell’oro (l’Età dell’Acquario, il New Age... );
6) il fascino della tecnologia e della scienza, che porta i culti ufologici a definirsi raramente ‘chiese’, e a presentare piuttosto le loro teorie in un linguaggio ‘scientifico’;
7) gli ‘antecedenti mistici’ dei fondatori e di molti adepti.
Nella prospettiva che più ci interessa in questo articolo, quest’ultimo punto ha un’importanza capitale. Effettivamente, si può dire che nei culti ufologici permane un forte legame con il ‘cultic milieu’ da cui emergono in continuazione i nuovi movimenti religiosi e magici. Si tratta, cioè, di quella serie di parentele che rendono attigui i culti dei dischi volanti all’atmosfera della religiosità parallela. Abbiamo già accennato agli stretti rapporti fra spiritismo e religioni ufologiche, ed è venuto il momento di accennare - anche solo brevemente - al caso del primo ‘contattato’, George Adamsky (1891-1965), e di altre realtà rappresentative del culto dei dischi volanti.
2. Alcuni casi
Anche se le dimensioni del suo movimento (la ‘George Adamsky Foundation’) sono rimaste modeste, il caso di Adamsky è sintomatico di quei contattisti che hanno sentito il desiderio di fondare nuove religioni. Venuto dalla Polonia negli Stati Uniti all’età di due anni, si interessava da molto tempo ai temi tipici del ‘cultic milieu’: negli anni Trenta pretendeva di esprimersi a nome di un ‘Ordine Reale’ del Tibet, e la filosofia che affermò più tardi di aver ricevuto dagli extraterrestri (a partire dal suo primo incontro con loro nel deserto della California nel 1952, anche se in seguito Adamsky affermerà di avere visto il suo primo disco volante nel 1946, quando lavorava in un caffè vicino al celebre osservatorio di Monte Palomar) assomigliava stranamente alle ‘leggi universali’ che si era sforzato di propagare vent’anni prima in uno stile esotero-cristiano.
Il caso di Adamsky non è, comunque, l’unico a rivelare la complessa ragnatela che collega il clima della nuova religiosità ai culti ufologici: i discorsi della ‘contattata’ Gloria Lee (1926-1962) riflettevano la forte influenza della ‘Società Teosofica’, come pure le dottrine sviluppate da George King, fondatore della ‘Aetherius Society’, il quale dopo essere diventato la ‘voce del parlamento interplanetario’, ha potuto dichiarare: ‘In questa straordinaria trasmissione mentale sono stato dichiarato un genio da Marte Settore 6, uno dei più rispettati maestri cosmici in questa galassia’.
Non sarà privo di interesse accennare all’importante filone ufologico sorto in Italia negli anni 1960 attorno alla figura di Eugenio Siragusa (il quale ha dichiarato di essere stato Ermete Trismegisto, Giovanni evangelista, Giordano Bruno, Cagliostro e Rasputin nel corso di precedenti incarnazioni). L’ambiente che si è interessato ai contatti di Siragusa con i ‘fratelli dello spazio’ dopo il suo primo incontro con due extraterrestri il 30 aprile 1962 sul monte Manfrè, alle pendici dell’Etna, è dei più disparati: dalle vicende del ‘Centro Studi Fratellanza Cosmica’ - con fedeli in numerosi Paesi del mondo -, con il quale fu in contatto l’occultista Roberto Negrini (oggi a capo di un filone neopagano, la ‘Fraternitas Hermetica Luciferiana’, con influenze derivanti anche dall’opera dal celebre ‘mago nero’ Aleister Crowley), sino all’esperienza di ‘Nonsiamosoli’ e dei fratelli Filippo e Giorgio Bongiovanni, in cui si mescolano la magia dei dischi volanti e cattolicesimo marginale, apparizioni mariane e nuovi vangeli, ‘stigmate’ e annunci dell’avvento del ‘tempo di Krsna’. Un boccone che sembrerebbe indigesto anche ai palati meno delicati, e che pure ha interessato - e continua a interessare - vari gruppi sorti in Spagna, Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Zaire e molti altri Paesi dell’America Latina.
Se ‘il divino’ è comunque presente, in un modo o nell’altro, nei vari gruppi cui abbiamo appena accennato, esso è invece totalmente assente nel ‘Movimento Raeliano’ - cui aderiscono circa diecimila seguaci, e che si sforza attivamente di raggiungere una dimensione internazionale -, nato dagli incontri, negli anni Settanta, fra il giornalista francese Claude Vorihon (‘Ra’l’) e i viaggiatori di un’astronave, che gli avrebbero rivelato una religione atea ed edonistica secondo la quale Dio non esiste e gli uomini sono semplicemente il risultato di un esperimento biologico condotto dagli abitanti di un pianeta più progredito del nostro » (Fonte > Contattati dai cieli?).
Ad integrazione e completezza di quanto detto sinora, riportiamo la diffusa convinzione appartenente al mondo dei fan dell’extraterrestre: l’esistenza di una divinità impersonale, di cui saremmo parte integrante inconsapevole. Per avere la prova di questo «credo» persistente in ambienti «ufofili», basta visitare i diversi siti web sparsi per internet.
Tutti, o moltissimi di essi, collegano una visione monista della vita all’avvento di una rivelazione finalmente liberante (rispetto al «terribile» giogo cristiano). Sotto questo punto di vista, il credo o culto ufologico somiglia moltissimo alle credenze indù, al panteismo spinoziano, alla matrice teosofica.
Tratto comune ed essenziale: screditare l’operato e le convinzioni della Chiesa cattolica… già molto sotto torchio in questo periodo, sempre più derisa e «massacrata» dal di dentro e dal di fuori, per i peccati degli uomini. Chiesa santa ed infallibile nella sua Divinità, ma assolutamente fragile nelle sue membra umane, che la tradiscono, deturpandone il volto bellissimo.
C’è un constante ritornello a chi lo voglia leggere tra le righe: la Chiesa ha torto, la visione del cristianesimo è errata e strumentalizzata.
Questo mantra subdolo è propagandato in ogni modo ed in ogni dove: dal cinema alla letteratura; dalla TV al web; dalla «cultura» contemporanea e dalla sottocultura popolare, formatisi al ritmo di cantanti drogati, ubriaconi e, spesso, satanisti; dalla moda indecente alla politica massonica; dal sito vegetariano a quello di controinformazione.
Gli ambienti alla X-Files non fanno eccezione.
Questa è la spia che dovrebbe far ragionare chi cerca la verità. Per quale motivo tanto accanimento? Siamo di fronte ad un bivio: o perché si tratta di verità assolutamente vera; o perché ci troviamo di fronte alla più grande menzogna.
Credo che questo sito abbia aiutato a comprendere l’impossibilità della seconda ipotesi.
Un’altra evidenza aiuta a procedere nello stessa direzione: il mondo, tanto diviso in tutto, sembra essere unito contro il nemico comune: Cristo Gesù e la sua Chiesa cattolica. Eppure, se avesse ragione, se avesse trovato l’illuminazione sperata, dovrebbe essere un mondo finalmente libero e felice (ormai il cristianesimo tiranno è schiacciato ovunque); eppure il mondo prosegue la sua illusoria lotta contro «il male», sempre più triste e schiavo.
Un alieno, sbarcando, salverà il genere umano?
Stefano Maria Chiari
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