Risposte alle questioni sull’articolo l'«arabo-fobia»
Don Curzio Nitoglia
31 Luglio 2008
1°) [A «mta», Sesto San Giovanni]
Ho parlato di arabi, come popolo biblico, non pagano, nato da Abramo e Agar con Ismaele (1900 avanti Cristo), da distinguere dall’islàm nato in Arabia con Maometto nel 600 dopo Cristo.
Non voglio assolutamente aprire le porte all’islàm come i cristiani siriaci (1400 anni or sono) a Bisanzio.
La perdita dell’umanesimo e della modernità non è un male assoluto, da ogni male relativo (poiché il male è privazione di bene) Dio trae un bene maggiore.
Gli arabi (non ho parlato di islàm, anzi ho distinto mondo arabo da islàm) hanno la capacità di pensare, la modernità pensa malamente (Cartesio-Hegel, l’IO crea l’oggetto).
Tra i regimi nazionalisti pan-arabi vi sono Siria (ancora oggi), Iraq (sino a Saddam) e Palestina (sino ad Arafat).
Non penso siano stati sconfitti dai musulmani poiché non anti-cristiani, ma sono stati avversati da Israele e USA.
L’islàm in quanto tale non è salvifico, uno solo è il Salvatore del mondo Gesù Cristo.
Il giudaismo aveva ricevuto la benedizione principale, l’Alleanza Antica ed ha rifiutato l’una e l’altra crocifiggendo il Messia.
L’islàm, non crede alla divinità di Cristo e alla Santissima Trinità, ma pensa che Gesù sia un profeta e non un impostore come fa il giudaismo attuale, il quale - perciò - è più lontano da Cristo che non il musulmanesimo.
2°) [A «Chris», Milano]
Se gli ebrei oggi non riescono a ricostruire il Tempio è dovuto al fatto naturale che a Gerusalemme vi è la moschea di Omar.
Tuttavia non si deve dimenticare la profezia di Gesù (40 anni prima della distruzione del Tempio) in cui Egli affermava che esso non sarebbe mai stato ricostruito.
Ci provò Giuliano l’Apostata, ma soprannaturalmente non vi riuscì.
Quindi Dio si serve di strumenti umani e naturali per il compimento dei suoi disegni soprannaturali. La fede insegna che «Tutto Israele si convertirà».
Non vi è (che io sappia) una rivelazione diretta ed esplicita riguardo all’islàm, ma ciò non ci impedisce di desiderarla ardentemente.
3°) [A «Abd el Qader»]
Non ho mai scritto che gli arabi sono pagani, anzi tutto il contrario: sono un popolo biblico.
4°) [A «Pierpaolo», Trieste]
Mi correggo a Vienna vi erano i turchi, musulmani, ma asiatici e non arabi.
L’Iran era ariano, ma è stato invaso (VII-VIII secolo dopo Cristo) in massima parte dagli arabi.
Non solo gli arabo-sauditi discendono da Abramo, anche tutti gli altri arabi che non sono asserviti agli USA e a Israele.
Non ho mai parlato di arabi (o musulmani) come pagani, ho scritto che gli arabi sono un popolo biblico.
L’islàm è nato a Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) finita (II secolo dopo Cristo), nel 600 dopo Cristo.
Non tutti gli islamici discendono da Abramo e Ismaele, ma l’islàm è nato in Arabia, si è spinto in estremo oriente (India e Cina).
Gli arabi non sono né pagani (hanno ricevuto una benedizione secondaria da Abramo), né ebrei (non discendono da Sara e Isacco, né hanno avuto la benedizione principale da Abramo).
L’intento del mio articolo era di distinguere islamismo da mondo arabo.
Mi si è fatto dire tutto il contrario.
Rileggete con calma e senza passione l’articolo.
Don Curzio Nitoglia
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