>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
TUTTI |0-9 |A |B |C |D |E |F |G |H |I |J |K |L |M |N |O |P |Q |R |S |T |U |V |W |X |Y |Z

Archivio Articoli FREE

Il solito assassino solitario-tipo
Stampa
  Text size
Spiace non essere in USA in questi giorni. Solo sul posto si potrebbe (forse) cogliere il senso di questa notizia: che ad assumere la difesa di Jared Loughner, il giovane squilibrato autore della sparatoria di Tucson, sarà Judy Clarke. Avvocatessa famosa per aver difeso Unabomber (il matematico asociale Ted Kaczynski, che per vent’anni spedì pacchi esplosivi ammazzando tre persone e ferendone una ventina); lo Olympic Park Bomber, ossia un giovane di nome Eric Robert Rudolph si produsse durante le Olimpiadi estive di Atlanta nel 1996, uccidendo due persone e ferendone 150 con confuse motivazioni (voleva guastare la festa alle multinazionali); e soprattutto, la Clarke ha difeso Zacarias Moussaoui, il marocchino-francese detto ‘il ventesimo dirottatore dell11 settembre, che in realtà non dirottò nessun aereo e non salì su nessun aereo quel giorno, ma tant’è dentro a vita come membro di Al Qaeda.

Judy Clarke
   Judy Clarke
Tante domande forse avranno risposta sul posto. Tipo: non capita spesso in USA che i criminali a rischio di pena di morte, per lo più poveracci, ottengano come difensore d’ufficio un avvocato di grido. E la Judy Clarke è un avvocato di grido, per di più opera in California e dovrà trasferirsi in Arizona per la difesa. Gli avvocati americani non sono famosi per la loro assenza di venalità; d’accordo, la Clarke sembra essere un’eccezione, in un caso (Susan Smith, che aveva ucciso i suoi tre bambini) ha restituito i 62 mila dollari presi per la difesa d’ufficio. Ma si può costruire una carriera in difese d’ufficio di stragisti squilibrati, che per lo più si concludono con esecuzioni capitali, e da cui non si guadagna regolarmente niente?

Certo, la Clarke ha reputazione di aver sventato l’estrema condanna a molti clienti, e può darsi che anche questo, alla fine, renda: ma famiglie di negri che bussano alla tua porta per implorarti di salvare il loro caro, e ti mostrano quello che hanno raccolto in biglietti da 20, resta un’immagine improbabile, appena usciti da Hollywood; come quella dell’avvocato disinteressato. Più in generale, si tratta di cause penali da cui non ci si guadagna mai – non dico poco, o non sempre, ma mai – il pacco di miliardi che le action classes possono dare, perchè qui è difficili immaginare un’action class.

Per di più, è l’ente per la Difesa d’Ufficio di Phoenix (Arizona) ad aver nominato come avvocatessa d’ufficio per l’ultimo giovanotto la Clarke, chiamandola dalla Caliornia. Si fa? E’ normale che ciò avvenga? Avviene anche per altri casi meno mediatici di Unabomber o Moussaoui, o significa che anche questo di Loughner deve diventare un caso mediatico? Solo ad essere un America in questi giorni si potrebbe capire.

Oppure gli assassini solitari, i folli squilibrati che ogni tanto sorgono dal nulla di vite informi e piene d’odio per sparare a politici hanno diritto ad una difesa più robusta da parte dello Stato? Sono quasi un’istituzione, dopotutto. Ah, essere in America!

Naturalmente si ha pudore ad evocare per l’ennesima volta termini come Manchurian Candidate e MK-Ultra, usurati da troppi cospirazionismi cinematografici: anche questa è una strana funzione di Hollywood, se ci si pensa, che proprio perchè la rappresenta, la realtà diventa fantasia. Perchè il MK-Ultra fu un colossale piano segreto della CIA (con finanziamenti privati dei Rockefeller) per il controllo mentale, che fu investigato da una commissione senatoriale negli anni ‘70. Parte del programma consisteva in esperimenti ed uso di droghe e psicofarmaci atti a rispondere a queste domande:

• Possiamo, con il controllo post-ipnotico, provocare un’azione contraria ai principi morali di colui che la compie?
• Possiamo alterare una personalità? Possiamo garantire una totale amnesia sotto qualunque condizione?
• Possiamo impadronirci di un soggetto e in breve, attraverso il controllo post-ipnotico, far sì che faccia precipitare un aereo?
• Possiamo identificare un metodo per trasformare soggetti involontari in agenti volontari, e poi trasferire questo controllo ad agenti sul campo non particolarmente addestrati, con l’uso di codici o segni di identificazione?


L’ultima domanda mirava a formare dei Manchurian Candidate, persone normali o appena marginali, inosservate per anni, che a comando si scatenano in qualche azione orrenda.

Jared Loughner
   Jared Loughner
Il 22 enne sparatore di Tucson (sei morti per eliminarne una) presenta qualche carattere del genere? Chissà. Nel suo ultimo video postato su YouTube, Jared si definisce più volte un «conscience dreaming», un sognatore cosciente, o cosciente-sognante. Anzi di più: «My favorite activity is conscience dreaming: the greatest inspiration for my political business information. Some of you dont dream - sadly. In conclusion, my ambition - is for informing literate dreamers about a new currency; in a few days, you know Im conscience dreaming! Thank you!».

Loughner si sta presentando qui come un demenziale ideologo utopista (parla persino di una nuova moneta), oppure descrive lo stato di coscienza-sognante di un Manchurian Candidate?

I media hanno descritto Loughner come un cattolico fanatico (rara figura, e in via di estinzione), che avrebbe colpito la Gifford perchè pro-choice, ossia filo abortista. Fox News, la TV dei neocon (e di Rupert Murdoch), ha insistito per ore ed ore che l’attentato era motivato da ansitemitismo, perchè la Gifford è ebrea e lo stragista, appunto, cattolico papista. (Latest on shooting of Congresswoman Giffords...motivation: anti Semitic and she was the target)

Stephanie Aaron
   Stephanie Aaron
Poi si è definitivamente appurata la verità: che Jared Loughner è ebreo (già il nome poteva far sospettare), che sua madre frequenta la stessa sinagoga della deputata Gifford, e che Jared usava proclamare Mein Kampf tra le sue letture preferite per far arrabbiare la mamma. Una sinagoga riformata e molto progressista, tanto che ha per rabbino una rabbina, Stephanie Aaron (che ha tentato di tener nascosta l’ebraicità dell’assassino, ma si può capire). (Mother Jones Reports Loughner's Friend Says Jared's Mom Is Jewish)

Qui è già un indizio che – potendo essere in USA – verrebbe la voglia di indagare più a fondo: talora gli assassini solitari che paiono venuti dagli antipodi sociali e politici rispetto all’assassinato, si scoprono invece molto contigui, ben capaci di avvicinare fisicamente il bersaglio: come quell’Hinckley che cercò di uccidere Ronald Reagan, e fu descritto come un giovane squilibrato (l’aveva fatto sperando di suscitare l’attenzione di Jodie Foster, da cui era ossessionato), e che invece risultò un amico dei figli di George Bush, il vicepresidente USA ed ex capo della CIA, che con la morte di Reagan gli sarebbe succeduto alla Casa Bianca senza bisogno di elezioni...

Gabrielle Gifford
   Gabrielle Gifford
Ah, essere in America, per annusare l’aria! La Fox, magari, voleva stornare dal movimento che appoggia – il Tea Party nella versione Sarah Palin (ancor più guerre per Israele, islamofobia alle stelle, Obamofobia delirante, meno tasse ai ricchi, eccetera), l’ovvia accusa di questi giorni, dopo il sangue di Tucson: che la violenza è stata eccitata psichicamente dalla campagna d’odio che i repubblicani fomentano contro Obama e i suoi ultimi sostenitori pubblici. La Gifford era una di queste: Sarah Palin l’aveva inclusa nella hit list dei candidati da abbattere nelle elezioni 2010, e i voltantini distribuiti ai seguaci del Tea Party erano indicavano proprio la foto della Gifford (tra gli altri dentro un bersagli o mirino da cecchino). La Gifford era stata rieletta nonostante tutto; occorreva riabbatterla.

Molto meno clamorosi e perciò meno pubblicizzati a livello federale, sono avvenuti decine di atti gravissimi di violenza, compresi omicidi certi o sospetti, tutti con lo stesso movente: odio puro per esponenti del partito democratico o loro dirigenti.

L'omicidio di Ashley Turton
   L'omicidio di Ashley Turton
Ashley Turton, già capo dello staff della deputata democratica Rosa DeLauro (CT), trovata morta nella sua BMW carbonizzata in un garage di Washington. La morte di un altro ex funzionario governativo, Christopher Smith di anni 51, scoperto ucciso da una pistolettata dentro un’auto a Phoenix, viene riesaminata dopo la strage di Tucson. Un pacco bomba incendiario, diretto a Janet Napolitano (ora segretaria della Homeland Security), ha messo a fuoco un ufficio postale a Washington; quasi contemporaneamente, pacchi incendiari diretti al governatore del Maryland Martin O’Malley e al suo segretario ai trasporti (entrambi democrats) hanno provocato ferite non gravi a impiegati. Un deputato democratico di Chicago vicino ad Obama, Denny Davis, ha ricevuto una lettera che lo informa che lui è il prossimo bersaglio dopo la Gifford.

Può essere il risultato spontaneo del parossismo antisistema a cui i gestori di destra del Tea Party hano portato i militanti più disturbati: mesi e mesi di campagne d’odio su Obama criptoislamico, Obama comunista e la sua riforma sanitaria che trasformerà l’America in uno Stato socialista; o semplicemente la violenza permanente americana (in Arizona è addirittura esplosa, dopo la strage, la vendita delle pistole Glok 9 mm., il modello che ha fatto meraviglie). Ma può essere invece una strategia della tensione – una campagna per terrorizzare – personalità del partito democratico che intendono non subire (passivamente come Obama) i diktat dei neocon e le loro campagne, e magari prendono contatto fra loro utilizzando funzionari o ex funzionari di livello, ma estranei ai riflettori della scena, perchè al Campidoglio e alla Casa Bianca le mura hanno orecchie.

Non so, è solo un’ipotesi. La riferiscono perché vidi coi miei occhi il terrore che le lettere all’antrace, mandate da un musulmano fanatico a senatori democratici (ossia dell’opposizione), stampato nei volti dei senatori democratici. Essi sapevano, capirono il messaggio, abbandonarono Washington in massa; il Patriot Act fu varato come decreto d’urgenza senza esame e men che meno opposizione. Oggi bisognerebbe essere lì, per leggere nelle facce e negli occhi il terrore che le parole non possono denunciare. Ah, essere in America?



L'associazione culturale editoriale EFFEDIEFFE, diffida dal copiare su altri siti, blog, forum e mailing list i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright.   


 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità