Il ballo della purezza
Enrico ed Eloisa Accenti
21 Dicembre 2008
Dieci anni fa a Colorado Springs è stato organizzato il primo di una serie di eventi che stanno riscuotendo sempre più successo negli ambienti evangelici e conservatori degli Stati Uniti e con questo inaspettato successo rischiano di modificare la percezione di moralità trasmessa all’interno delle famiglie rendendo amore e purezza più materialiste.
Questi eventi si chiamano «Purity Balls», cioè Balli della purezza e sono noti anche con il nome di «Father-daughter purity ball», Ballo della purezza tra padre e figlia e anche con il nome più provocatorio di «Purity wedding», Matrimonio della purezza.
L’organizzazione dell’evento può costare oltre diecimila dollari
(1) e richiede l’acquisto di un costoso vestito da ballo e di uno smoking per le due persone al centro dell’iniziativa, cioè il padre e la sua figlia minorenne. Altro elemento importante, rigorosamente da comprare è un anello più o meno prezioso.
Randy e Lisa Wilson decisero di porre fine a loro modo al dilagare dei rapporti sessuali prematrimoniali convincendo le ragazzine a rimanere illibate. I due si posero il problema quando la figlia più grande entrò nell’età puberale e convinti probabilmente che l’educazione sessuale all’interno della famiglia è impraticabile decisero, sostanzialmente, di diffondere la purezza attraverso una sorta di emulazione del matrimonio, facendolo però tra padre e figlia, anzichè tra fidanzati ma mantenendolo egualmente costoso.
Il creatore, Randy Wilson, è direttore del «Family Research Council» (FRC), una organizzazione lobbistica dei teocon e della destra cristiana americana, che presenta i suoi ideali come una versione del tutto protestante e sostitutiva della dottrina sociale della Chiesa.
Stando al sito web del FRC essi infatti «promuovono la visione Giudeo-Cristiana del mondo come base per una società giusta, stabile e libera», e sono in favore di azioni militari imponenti ed importanti nei territori islamici. Inoltre, il presidente del FRC è l’attivista politico Tony Perkins, il quale avrebbe pagato $82.000 ad un importante esponente del Ku Klux Klan oltre ad aver partecipato ad eventi del «Council of Conservative Citizens», un movimento che sembra legato alle ideologie per la supremazia dei bianchi.
(2)
I «Purity Balls» stanno avendo un successo sempre più crescente: nel 2006 ne sono stati organizzati circa 1.400, nel 2007 il numero è salito a oltre 4.000
(3). In essi, uno svariato numero di partecipanti tra coppie ed ospiti si raduna in alberghi di lusso addobbati per l’occasione, rendendo il ballo una vera e propria cerimonia di «ispirazione cristiana» accompagnata da danze e banchetti che vengono interrotti in determinati momenti per eseguire una sorta di rituale dalle dubbie origini.
Al finire della cena il padre si alza e imponente recita la sua promessa: «
I (name), choose before God to cover my daughter as her authority and protection in the area of purity», «
Io (nome), davanti a Dio scelgo di essere l’autorità e la protezione di mia figlia per quanto concerne la purezza».
Dopo la promessa, il padre e la ragazzina devono firmare un vero e proprio contratto
(4) che li legherà (o forse sarebbe meglio legherà la verginità di lei) fino al matrimonio della ragazza, seguìto da un dono che egli fa a sua figlia consistente nel cosiddetto «Purity Ring» (Anello della purezza) che lei dovrà portare al dito fino a che verrà rimpiazzato dall’anello matrimoniale.
Il culmine si ha però in una serie di eventi che seguono, ovvero quando quattro ragazzine, adeguatamente vestite da ballerine, trasportano simbolicamente una grossa croce in legno massiccio per poi poggiarla su un apposito altare. A questo punto il padre e sua figlia, adolescente o come spesso accade anche tra i quattro e i dieci anni, eseguono tre balli cerimoniali per poi dirigersi insieme verso l’altare, presentati da Wilson e il Pastore che annunciano ai presenti che sono pronti a «bear swords and war for the hearts of our daughters», cioè «armarsi di spade guerreggiando per i cuori delle nostre figlie». Giunti all’altare i due si inginocchiano sotto un’arco formato da due spade incrociate rette da Wilson e dal Pastore protestante. Come ulteriore atto simbolico una rosa bianca, simbolo di purezza, viene poggiata ai piedi della croce
(5).
Secondo molte persone i «Purity Balls» sono eventi dolci. «E’ più un modo per stare insieme» risponde ad una giornalista il padre di una bambina di sette anni alla fine della cerimonia mentre Lisa Wilson, il cui padre abbandonò la famiglia quand’era piccola, sostiene che «se le ragazze si sentono belle e apprezzate dai loro padri non andranno poi a cercare amore da qualche ragazzo sconosciuto».
Ci sono però molte perplessità riguardo al fatto che alle ragazze che firmano questi contratti non venga insegnata alcuna educazione sessuale, a scuola come in famiglia, correndo quindi un rischio maggiore rispetto alle loro coetanee di rimanere incinte o di contrarre una malattia venerea nel caso dovessero mancare alla promessa a causa della loro ignoranza in materia non solo di astinenza ma anche di prevenzione; a dimostrazione due studi su alcuni gruppi di ragazzi hanno concluso che nelle comunità in cui ci sono più promesse d’astinenza fatte dai ragazzi, il numero di trasmissione di malattie sessuali sono superiori rispetto alle zone in cui non viene fatta alcuna promessa
(6) (7).
Le critiche non mancano, soprattutto da parte di organizzazioni femministe che sostengono che questi contratti tolgono la libertà, o addirittura che
«Quando firmi uno di questi contratti la sessualità ti viene tolta... Ti fa sentire la persona meno importante in tutta l’equazione. Ti fa sentire invisibile», come commenta Eve Ensler, meglio conosciuta per uno spettacolo teatrale
(8) che scrisse nel 1996 e diede scandalo per i contenuti sessuali molto espliciti. Il successo in tutto il mondo, ovviamente, non le venne a mancare.
Persino Judith Martin meglio conosciuta come «Miss Manners» (Signorina Buone Maniere), considerata un’autorità nel campo del galateo, ha da ridire sul concetto del mettersi al dito un’anello che simboleggia la verginità della proprietaria.
«
Polite society does not recognize such a thing as a chastity ring. It is so polite that it presumes that a lady is chaste unless procevn otherwise», «
La buona società non può riconoscere l’esistenza di un anello della purezza. La buona educazione presume che una donna sia comunque pura, a meno di prove contrarie».
Al di la delle parole ma soprattutto dei movimenti femministi, che sono ovviamente di parte, la questione più sconcertante si trova in alcune nuove ricerche i cui risultati sono tutt’altro che confortanti: il 16% delle ragazze e il 10% dei ragazzi americani firmano questo tipo di contratto o comunque fa promesse simili. Coloro che giurano in pubblico l’astinenza prematrimoniale aspettano circa un anno e mezzo in più rispetto agli altri ragazzi prima di avere il loro primo rapporto sessuale. Ulteriori ricerche hanno verificato che più del 50% di questi ragazzi hanno rapporti sessuali entro tre anni dalla promessa ed addirittura l’88% cede prima del matrimonio.
Altre critiche riguardano il materialismo che circonda questi eventi e rischia di soffocare ogni tipo di insegnamento morale che potrebbe ispirare chiunque a parteciparvi; basti pensare a quanto costa ogni serata, al giro di soldi intorno ai gioielli che vengono creati ogni anno per simboleggiare una cosa che, almeno per i cattolici, «viene già promessa da parte dei genitori nel sacramento del Matrimonio, al Battesimo del figlio, e da parte del figlio stesso nella Cresima in cui promette di vivere sempre secondo gli insegnamenti della Chiesa, perciò anche nei voti fatti al Battesimo» come spiega padre Jim della Pennsylvania.
«
Il fatto che spendano tutti questi soldi per la cerimonia», prosegue, «
va ben oltre la questione della morale. E la gente che non ha i soldi per partecipare? Vuol dire che quei padri non proteggeranno la figlia? Certo che no, però crea una mentalità classista e materialista. Per noi cattolici la Cresima è la cerimonia in cui uno si prepara sia spiritualmente che nell’educazione per ricevere i sette doni e i frutti dello Spirito Santo. Credo che tutto questo sia molto più profondo di un ‘Purity Ball’, perciò per coloro che non hanno tradizioni Sacramentali, forse, i ‘Purity Balls’ agiscono come una promessa da parte del padre di proteggere la figlia nella transizione nell’età della pubertà. Per il cattolico questa è una continua celebrazione delle ricche tradizioni del nostro sistema sacramentale».
Ma il giro economco intorno a questo evento è ancora più grande dato che sembra che sotto l’amministrazione Bush le organizzazioni evangeliche che spingono ragazzini a firmare questi contratti e a comprare i Purity Rings abbiano ricevuto ingenti prestiti dal governo federale.
Una di queste organizazzioni, la «The Silver Ring Thing», avrebbe ricevuto almeno un milione di dollari per promuovere la vendita degli anelli non solo in America ma in tutto il mondo.
(9) L’ACLU (American Civil Liberties Union) del Massachusettes ha iniziato una vera e propria guerra legale contro questa decisione perchè la «Silver Ring Thing» non è autorizzata a ricevere prestiti federali a causa del Primo Emendamento. Un accordo è stato successivamente firmato tra la ACLU e il U.S. Department of Health and Human Services in cui si dice che qualunque aiuto federale al «The Silver Ring Thing» deve essere indicato all’ACLU per essere valutato attentamente nei riguardi della questione della separazione tra Chiesa e Stato.
Viene da porsi anche un’altra domanda: le ragazzine che firmano questo contratto quanto ne capiscono? Sono lì esclusivamente per vanità, per far contento il padre, per vestirsi bene o ricevere l’anello?
E’ stato chiesto ad Hannah Smith, una delle ragazzine di 15 anni presenti ad un Purity Ball, di spiegare cos’è la purezza ed ella ha risposto «
A dire la verità non lo so» per poi essere interrotta dalla sorella maggiore: «
E ... non so come spiegare. E’ importante promettere a nostro padre e Dio di rimenere pure fino a.... beh è difficile da spiegare».
James, del Kansas, invece ci dice lapidario «
Una mia compagna di classe aveva l’anello della purezza sempre con sè. Al suo matrimonio quando suo padre, il pastore, chiese indietro l’anello proclamando la purezza della figlia, io e i miei amici ci mettemmo letteralmente a ridere: tra tutte, sessualmente, era la più attiva».
Molti si chiedono se per stare insieme e rafforzare il rapporto padre-figlia non siano meglio altre attività, quali un giro al parco o un gioco da tavolo anzichè un ballo di gala con tanto di anelli, spade e contratti così come si domandano quanto del senso vero e spirituale che l’evento promette di promuovere può davvero comprendere una bambina o spesso anche una ragazzina. Altri dubitano che il ricordo che rimane sia il momento della promessa, piuttosto che il papà era vicino. Una bambina si veste da principessa, con anello e cavalieri inclusi: ci si può aspettare che davvero stia pensando a rimanere pura per papà?
In America il desiderio di libertà può creare una mentalità piena di esagerazioni che esse stesse vengono chiamate «libertà». Spesso a causa di certi gruppi evangelici o battisti queste «libertà» creano più confusione nelle menti e nella spiritualità, soprattutto dei giovani.
Non c’è da stupirsi quindi se «The Virgin Suicides», in cui ironicamente si narra di una famiglia cattolica, si possa trasformare in realtà.
Enrico ed Eloisa Accenti,
coniugi italo-americani, vivono e lavorano in Texas; lettori di
EFFEDIEFFE, scriveranno articoli riguardanti gli USA, il
modo di vivere americano, le incongruenze e anche le realtà
obiettivamente belle di questo Paese, nel tentativo di contrastare una
quasi totale distorsione mediatica e ignoranza delle questioni che
riguardano gli Stati Uniti.
1) «Dancing the Night Away, With a Higher Purpose», New York Times, 19 maggio 2008.
2) «Justice Sunday Preachers», The Nation, 26 aprile 2005.
3) Abstinence Clearinghouse.
4) Alcuni esempi di questo «Contratto della purezza» possono essere trovati facilmente on-line. Tra di essi segnaliamo il seguente contratto da parte del padre: «I make a promise this day, to God, to you, to myself, to my future husband, to my children, to remain abstinent until the day I give myself as a wedding gift to my husband. I know that God requires this of me, that He loves me, and that He will reward me for my faithfulness in this life and the next» a cui poi aggiungere il contratto da parte della figlia: «By signing this pledge I say: Believing that True Love Waits, I make a pledge to God, myself, my family and my future spouse, to be sexually pure until marriage, by the grace of God».
http://www.truelovewaits.org.za/page_70.html
http://emess.us/node/22
5) «Would You Pledge Your Virginity to Your Father?», 1 gennaio 2007 y Jennifer Baumgardner, Glamou.
6) National Longitudinal Study of Adolescent Health.
7) Condotte alle Università di Columbia e Yale e finanziate dal «National Institute of Child Health and Human Development».
8) «The Vagina Monologues».
9) David Bario, Columbia News Service, Pubblicato il 29 marzo 2005.
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