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Massoneria: Natura e Scopo (parte II)
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Politica e Metodi d’azione massonici

Il contrasto e l’antagonismo tra la Massoneria e la Cristianità servono ad illustrare la natura della politica massonica. Il preciso obiettivo della Chiesa e della sua azione sulla società è di «instaurare tutte le cose in Cristo». Questo ideale è alla base di tutti i movimenti che la cristianità ispira. La personalità del nostro Divino Signore e della sua Santa Madre, l’esempio della sua vita, i precetti ed i consigli evangelici dovrebbero, secondo l’ideale cristiano, dare tono ad ogni momento della vita, pubblica e privata. Solo così si realizzerà interamente la prosperità e la pace sociale che un regime cristiano ha da offrire. Gli ideali sociali del Liberalismo, di cui la Massoneria ne è l’anima e la forza motrice, sono l’esatto opposto di tutto ciò.

La Massoneria predispone un codice morale ed un principio di virtù umana e di beneficenza indipendenti da Dio ed anche quando dà, per ragioni di convenienza, un certo nominale riconoscimento alle prerogative di Dio e del Suo Divin Figlio, la sua politica globale tende costantemente ad eliminare il soprannaturale dalla vita dell’uomo. La Massoneria, come la Chiesa cattolica, diffonde i suoi princìpi e pervade la società con il suo spirito in una moltitudine di modi diversi. Fa sentire la sua influenza nella legislatura, nella stampa, nell’organizzazione economica della società, nei costumi sociali della gente, in modo graduale e quasi impercettibile (eccetto se si imbatte in una comunità cristiana organizzata e compatta, oppure in una tradizione cattolica profondamente radicata, per cui usa la violenza per distruggerla). Essa modella l’intera organizzazione sociale e politica secondo i suoi ideali. I suoi metodi di propaganda variano a seconda delle circostanze: penetrazione pacifica o violenza aperta.

Così la Massoneria sostiene quei governi che hanno una costituzione ed un’amministrazione in sintonia con i princìpi e le finalità massoniche; in tali Paesi si atteggiano a paladini dell’ordine e della legge. D’altra parte nelle nazioni cattoliche e nelle altre dove i governi adottano una politica cristiana, la Massoneria tende a divenire rivoluzionaria, disgregante e non esiterà a promuovere l’anarchia o ad organizzare ribellioni ed assassinii. La menzogna, l’ipocrisia e la finzione sono forse le più rilevanti e costanti caratteristiche dell’azione massonica in tutte le sue fasi ed aspetti. Fa appello e ricorre alle passioni umane quali l’avarizia, l’orgoglio e la voluttà al fine di scalzare l’organizzazione ed i costumi sociali sorti sotto l’influenza della Cristianità e così gradualmente distruggere ed effettivamente indebolire l’intero tessuto sociale.

Il programma socio-politico massonico

Il programma sociale e politico adottato dalla Massoneria per perseguire il suo obiettivo di scristianizzazione della società di solito comprende i seguenti punti generali:

1) La messa al bando della religione da tutti gli uffici governativi e da tutte le pubbliche istituzioni; e come segno del trionfo di questa politica la rimozione del crocifisso e di tutti i simboli religiosi dalle assemblee legislative, le corti di giustizia, gli ospedali pubblici, le scuole, le università, i collegi...

2) La secolarizzazione del matrimonio.

3) L’istituzione di un sistema statale della cosiddetta istruzione che, almeno nei suoi stadi primari, sia obbligatoria, gratuita e gestita da laici. Questo è infatti l’obiettivo palese della Lega Massonica dell’Istruzione (Masonic League of Instruction) che fu istituita in Francia nel 1866.

4) La completa libertà di culto (almeno per tutte le religioni ad eccezione di quella vera).

5) L’illimitata libertà di stampa, soprattutto nella diffusione di dottrine irreligiose e di princìpi che sovvertono la moralità; pari libertà per il teatro, il cinema e per tutti i pubblici esercizi quali le ricevitorie del gioco d’azzardo e delle scommesse, il commercio di bevande...

6) L’eliminazione d’ogni distinzione tra i sessi nella educazione ed in tutti gli ambiti della vita pubblica, e la promozione o l’incoraggiamento del femminismo radicale.

Il medesimo programma di solito comprende e favorisce una (cosiddetta) forma democratica e repubblicana di governo (che è, comunque in realtà, dominata dalla stampa massonica e dai maestri massonici dell’alta finanza), il suffragio universale indiscriminato e la centralizzazione del potere amministrativo e politico nelle mani della burocrazia. D’altro canto si oppone alle distinzioni nazionali che sono associate alle virtù cristiane del patriottismo, all’ideale di comunità rurali saldamente organizzate e stabilmente e permanentemente ancorate alla terra; ed infine all’organizzazione di società in classi tenute insieme da legami di interesse comune e di mutuo servizio. Perciò la sua politica tende al mercantilismo, ad un falso internazionalismo e ad un estremo individualismo; o, in altre parole, all’eliminazione delle forze sociali che formano un baluardo contro lo strapotere dei grandi maestri internazionali dell’alta finanza, i quali, di regola, sono strettamente legati ai leader massonici.

È evidente che in un sistema sociale organizzato secondo questi princìpi massonici, le masse popolari, anche se nominalmente libere, ed in teoria la fonte dell’autorità politica, diventerebbero inevitabilmente schiavizzate e degradate. Demotivate dall’indulgenza, private della guida e dell’aiuto che i princìpi cristiani danno, isolate, disorganizzate, quasi spogliate della proprietà privata permanente, con un’infarinatura di cultura ma senza una reale istruzione, le genti hanno poche o nessuna possibilità di resistere alla tirannia della burocrazia e delle associazioni finanziarie che controllano la stampa e la vita economica del Paese. La vera libertà, prosperità e civiltà, che accompagnano e derivano da un regime cristiano lascerebbero il posto a condizioni sociali simili a quelle della Roma precristiana.

Le principali armi della Massoneria


Tra le armi più potenti usate dalla Massoneria per conseguire i suoi fini ci sono il controllo finanziario, la stampa, il cinema, la radio, i mass media ed i movimenti rivoluzionari. Per ragioni di spazio non potremo che trattare brevemente ognuno di questi mezzi. Pubblicisti, sociologi ed economisti parlano spesso dell’ingiusto potere esercitato al giorno d’oggi dai grandi magnati della finanza su quasi tutta la vita della gente. Si sa che, in genere, i baroni finanziari sono in gran parte ebrei massoni o gentili scristianizzati, che hanno assorbito interamente la mentalità liberale, e che molto della generale demoralizzazione della vita sociale è imputabile alla malefica influenza del mondo della finanza.

È provato da molti documenti massonici che i leader del movimento anti-cristiano confidano moltissimo nella stampa pubblica, negli spettacoli quali loro strumenti più efficaci. La grande stampa capitalistica degli Stati Uniti, dell’Inghilterra e della Francia, è ora quasi completamente controllata dal mondo della finanza, nel quale i finanzieri internazionali, nella grande maggioranza giudei, occupano un posto di primissimo piano. L’influenza ebrea frequentemente predomina anche nella gestione di quei giornali non direttamente posseduti da giudei. È un dato di fatto che praticamente tutta la stampa laica dell’Inghilterra e dell’America sia, in effetti, asservita, attraverso le pagine pubblicitarie, al grande mondo finanziario e mercantile, in gran parte controllato dagli ebrei. Non solo ciò che è chiamata stampa capitalista, ma anche la stampa socialista del mondo è proprietà o è controllata da finanzieri giudei.

Inoltre le grandi agenzie di stampa mondiali, quali la Reuter e la Wolff, che sono le principali agenzie di stampa in Gran Bretagna e in Germania, così come la Havas, cioè la più importante agenzia di stampa francese, sono possedute e controllate da ebrei. Oltre a queste agenzie ci sono altre che guidano stampa e informazioni, film e spettacoli, fornendo notizie gratuite a tutti i media. Anche giornalisti o editori cattolici, o quelli che non hanno in simpatia gli ideali massonici o ebraici, tendono ad accettare acriticamente le notizie fatte circolare da queste agenzie; sebbene tali notizie siano sovente fallaci e, troppo spesso, insidiosamente ostili alla cristianità.

Senza ritenere che tutti i proprietari di giornali o giornalisti giudei siano massoni, si è però portati alla conclusione, specialmente in considerazione della consistente ed insidiosa propaganda contro gli ideali cristiani e la realtà cattolica che caratterizza la stampa controllata dagli ebrei, che tale controllo venga, in generale, esercitato negli interessi del Naturalismo e sia, nell’insieme, chiaramente anti-cattolico e, perciò, massonico.

Ciò che è stato detto della stampa si può applicare, in uguale o maggior misura al cinema, (2) quasi del tutto nelle mani degli ebrei, sia nel continente europeo che in quello americano. Per non parlare dei teatri, che sono in gran parte passati sotto la gestione ebrea; la maggioranza delle grandi ditte che forniscono il mercato cinematografico, almeno nelle nazioni di lingua inglese, è controllata da ebrei. Noi abbiamo dimestichezza con i metodi usati dalla stampa e dal cinema per diffondere i principi e gli ideali non-cristiani o anticristiani nella struttura politica. La dose amministrata in ogni occasione è di solito proporzionata alle reali disposizioni dei lettori o dell’uditorio, in modo da preparare impercettibilmente la loro mente e la loro natura ad una dose più forte. A poco a poco la mente del pubblico si abitua a scene ed a concezioni di vita che alcuni anni prima avrebbero scioccato e provocato una reazione. In questo modo l’opinione pubblica perde gradualmente la sua moralità, si allontana dalle antiche tradizioni e concezioni cristiane, e dopo un certo periodo la vita pubblica diventa praticamente scristianizzata.

La Massoneria e l’Anticristo


Le nazioni sono state ridotte, da questo movimento anti-cristiano, in una condizione così deplorevole che già il Santo Padre Pio X aveva scritto: «Cè ragione di temere che noi stiamo sperimentando le avvisaglie e gli inizi dei mali che verranno alla fine dei tempi e che il Figlio della Perdizione, di cui parla lApostolo, è già arrivato sulla terra». È fuori dalla nostra portata discutere i mezzi ed i metodi per contrastare il movimento massonico. Tuttavia possiamo dire prima di concludere che la Massoneria è molto potente ed altamente organizzata. Ha reclutato dalla sua parte le passioni umane ed ha posto al suo servizio un’immensa proporzione delle risorse umane ed intellettuali della razza umana. La sola forza che può tenerle testa con successo è la vera cristianità.

Il solo nemico temuto dalla Massoneria è la Chiesa cattolica. La Massoneria è impotente contro un cattolicesimo pratico, ben fondato nella conoscenza della fede e nelle opere. Inoltre il movimento massonico è essenzialmente materialistico, naturalistico ed egoistico. Il combattimento contro questa organizzazione per aver successo deve essere ispirato da motivazioni religiose e soprannaturali. Se le sue ragioni e la sua forza fossero materiali ed egoistiche, come quelle della Massoneria, sarebbe destinato al fallimento, poiché la Massoneria lo vincerebbe facilmente. Infine, dati i presupposti di una fede e di una vita cattolica forte oltre a buone basi dottrinali nella gente, le armi più urgentemente necessarie per combattere il pericolo massonico sono una più diffusa conoscenza dei principi sociali cattolici, un’organizzazione ed una salda e compatta stampa cattolica.

E. Cahill, S J.


Nota all’edizione


Uno studio approfondito sull’argomento, ha condotto la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede a confermarsi nella convinzione dell’inconciliabilità di fondo tra i principi della Massoneria e quelli della fede cristiana. Uno di questi studi è il minuzioso esame della possibilità di appartenere contemporaneamente alla Chiesa cattolica e alla Libera Muratoria, avvenuto nel dialogo tra la Conferenza Episcopale Tedesca e le Grandi Logge Unite di Germania, durato sei anni; in esso è dimostrato, senza equivoci, l’inconciliabilità dell’appartenenza contemporanea alla Chiesa cattolica e alla Libera Muratoria, arrivando alla conclusione che la massoneria «nella sua mentalità, nelle sue convinzioni fondamentali e nel suo lavoro nel tempio’, è rimasta pienamente uguale a se stessa. Gli esami approfonditi dei ritualie del mondo spirituale massonico mettono in chiaro che lappartenenza contemporanea alla Chiesa cattolica e alla Libera Muratoria è esclusa».

Molteplici pronunciamenti del magistero della Chiesa contenuti in diversi documenti hanno evidenziato i motivi dell’inconciliabilità prima di tutto sul piano dottrinale, filosofico, morale.

Nella Dichiarazione Quaesitum est della Congregazione per la Dottrina della Fede, in data 26 novembre 1983, viene ribadito il giudizio negativo nei confronti della Massoneria: «Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò liscrizione a esse rimane proibita». Vi si afferma anche: «Gli appartenenti alle associazioni massoniche sono in peccato grave e ai fedeli appartenenti alle associazioni massoniche è proibito lesercizio del diritto soggettivo fondamentale dei fedeli di accedere alla Santa Comunione».

La Dichiarazione «ha inteso collocarsi al livello profondo e daltra parte essenziale del problema: sul piano cioè dellinconciliabilità dei principi, il che significa sul piano della fede e delle sue esigenze morali».

In conseguenza «Per un cristiano, tuttavia, non è possibile vivere la sua relazione con Dio in una duplice modalità, scindendola cioè in una forma umanitaria-sovraconfessionale e in una forma interna-cristiana. Egli non può coltivare relazioni di due specie con Dio, né esprimere il suo rapporto con il Creatore attraverso forme simboliche di due specie. ... Daltronde un cristiano cattolico non può nello stesso tempo partecipare alla piena comunione della fraternità cristiana e, daltra parte, guardare al suo fratello cristiano, a partire dalla prospettiva massonica, come a un profano’». In risposta alla domanda dell’Ordinario di Trento circa «un certo ramo della Massoneria che non solo permetterebbe ai suoi adepti di praticare liberamente la religione cattolica, ma inculcherebbe la fedeltà ad essa», il cardinale F. Selvaggiani, prefetto del Sant’Uffizio, il 20 aprile 1949, emanò la Dichiarazione nella quale confermò le disposizioni del Codice di Diritto Canonico circa le sette massoniche: «Nulla è avvenuto da poter far cambiare, in questa materia, le decisioni della Santa Sede e perciò permangono sempre, nel loro valore, per qualsiasi forma di Massoneria».

P. G. Caprile, S. I., massonologo di fama internazionale, in punti molto chiari presenta il problema che alcune persone, in periodo conciliare, insistevano sulla conciliabilità tra la Chiesa cattolica e la Massoneria, su «Un eventuale accostamento tra Chiesa e massoneria» o nell’«auspicare addirittura la fondazione duna massoneria cattolica». L’autore precisa che «si tratta di qualche piccolo gruppo. La quasi totalità degli altri gruppi massonici, rifacendosi essi pure allo spirito genuino delle origini ed alle tradizioni dellassociazione, sostenne precisamente il contrario». Il Bollettino del Grande Oriente dItalia (gennaio 1962, pagine 10-12), passando in rassegna i tentativi di Mellor, del Peyrefitte e dell’Anceschi, concludeva con un categorico non possumus: «Opponiamo largine dei nostri landmarks e rifiutiamoci di svuotare la Massoneria della sua stessa essenza». Gli Acta Italica Muratoria (novembre 1962, pagine 5-8) sostenevano che l’unico mutamento doveva essere compiuto da parte della Chiesa, la quale «deve decidersi a dimenticare i suoi rancori, a rinunciare alla sua presunzione di infallibilità... la Massoneria ècristiana evangelicaed essa sola può salvare lumanità dandole, tra laltro, ‘una fede sicura, senza dogmi e senza misteri’». «Con autorità ancora maggiore, lo stesso Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, Jacques Mitterand, interrogato se lenciclica Pacem in terris potesse favorire un avvicinamento tra la Massoneria e la Chiesa, rispondeva: ‘Su questa faccenda sono state scritte cose volutamente insensate. La verità è questa: il Grande Oriente di Francia non ha mai sollecitato nulla’».

Nel dopo Concilio, essendosi create versioni «errate e tendenziose» nell’interpretazione del canone 2.335 del Codice di Diritto Canonico del 1917, nella lettera del 19 luglio 1974 il Prefetto chiariva che «non è stata modificata in alcun modo lattuale disciplina canonica che rimane in tutto il suo vigore», ed affermava che «la Santa Sede non intende abrogare la legge generale, che perciò rimane in vigore... una cosa è abolire una scomunica, altra è dichiarare i casi in cui non si incorre nella scomunica non abolita». Anche se il Codice di Diritto Canonico del 1983, nel canone 1.374, non menziona espressamente la Massoneria, o altre associazioni dello stesso genere… e non viene comminata loro la scomunica, le fonti citate in questo libro non lasciano spazio all’equivoco.


Massoneria: Natura e Scopo (parte I)




2) Si può aggiungere, oggi, la straordinaria importanza della televisione (vedi Murdoch) e di tutto il settore dell’informatica (ndr).



 
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