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Ahmadinejad all'Onu sull'11/9: lo strano Tg1 di ieri e il precedente di Cossiga
La Stampa
26 Settembre 2010
L'ex presidente da poco deceduto beniamino dei cospirazionisti del mondo web I fatti (Reuters 24/9/10). Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite che la maggior parte delle persone ritengono che ci fosse il governo americano dietro agli attacchi dell'11 settembre 2001, spingendo le delegazioni Usa ed europee a lasciare la sala in segno di protesta. Ahmadinejad ha detto che sono principalmente funzionari governativi e vertici politici Usa a ritenere che siano stati militanti di al Qaeda a mettere in atto gli attentati suicidi contro il World Trade Center. Un'altra teoria è che "alcuni segmenti del governo Usa abbiano orchestrato l'attacco per rovesciare la situazione di declino dell'economia americana, e del suo controllo sul Medio Oriente". "La maggioranza degli americani come la maggior parte dei Paesi e dei politici nel mondo concordano con questo punto di vista", ha aggiunto Ahmadinejad, chiedendo alle Nazioni Unite di istituire "un gruppo d'indagine indipendente" per far luce sugli eventi dell'11 Settembre. Lo strano Tg1 (24/9/10, h 20). Il Tg minzoliniano solitamente moderato e perfino reticente, per una volta sembra quasi un blog hard. La notizia non la dà quasi, accennando soltanto ad Obama che “ha definito offensive e odiose le parole del presidente iraniano Ahmadinejad sull’11 settembre” (Come? Dove? Quando?). “Ma le teorie del complotto dietro gli attentati che hanno sconvolto il mondo continuano ad imperversare”si limita a dire la bionda conduttrice, introducendo il servizio di Giuseppe Solina. Presumibilmente da NY. Solina, anziché riferire cosa è accaduto all’Onu, si dilunga sulle teorie complottiste: “I teorici della cospirazione credono che il Pentagono sia stato colpito da un missile Cruise, i danni sulla facciata appaiono incompatibili con l’impatto con un aereo di linea. Sostengono che il crollo delle Torri Gemelle sia stato troppo rapido per essere spontaneo, inevitabile allora pensare a una demolizione preparata con una serie di esplosioni controllate. Credono infine che il terzo volo dirottato sia stato abbattuto da un’azione militare e non da un’insurrezione dei passeggeri”. “E’ grazie ad Internet e all’ostinazione di un pool di associazioni e di esperti – continua il servizio che trascrivo - che un capo di Stato ancora oggi può parlare di complotto. ‘Una maggioranza di persone negli Stati Uniti e nel mondo ritiene che alcuni segmenti del governo americano abbiano orchestrato gli attacchi’. E’almeno la seconda volta che Ahmadinejad contesta la verità sancita ufficialmente da una lunga, anche se contestata, inchiesta parlamentare nel 2004. E se le teorie del complotto sono un’erba cattiva che trova terreno fertile sotto la quercia della libertà di parola, lui è l’uomo che più volte ha negato la verità storica dell’Olocausto”. Fine. Stupisce un amico forestiero che guardava con me il Tg1 : “Ma voi in Italia avete un ex presidente della Repubblica, quello che è morto da poco, che ha detto anche di più, e infatti è diventato il paladino dei blog complottisti di mezzo mondo”, mi dice sorridendo. Cossiga. Non può che essere lui. Che non credesse alla versione ufficiale dell’11/9 in effetti è noto. Ma cosa aveva detto di speciale l’ex picconatore, che ogni tanto amava farsi passare per“matto”, tanto da farsi amare dai cospirazionisti? Il web è una miniera e cercando vengono subito fuori numerose citazioni. Intanto, a caldo, già nel 2001, Cossiga aveva sostenuto che dietro l’attacco alle Torri gemelle doveva esserci “una mente sofisticata, provvista di grandi mezzi non solo per reclutare dei fanatici kamikaze, ma anche personale altamente specializzato. Aggiungo: una cosa così non poteva essere compiuta senza infiltrati tra il personale dei radar e della sicurezza” . Lo riferiscono per esempio Globalresearch e il Washingtonsblog , e sono solo i siti più noti. I post sono del dicembre 2007. Era di pochi giorni prima infatti, l’esternazione del senatore a vita che aveva provocato più scalpore. Fatta al Corriere della Sera - Italy’s largest newspaper - dall’ex Capo dello Stato italiano che aveva portato alla luce la rete della Cia Gladio /Stay Behind , sottolineavano i bloggers. Riportando estratti dalla frase cruciale: “...tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa… sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l'aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan”. Una dichiarazione pressoché ignorata dai media, che poi però ha fatto il giro del mondo sul web. L’occasione. Cossiga, spiegava il Corriere.it, del 30 novembre, la fonte originale, era intervenuto per smentire l'ultima esternazione di Osama bin Laden che, tra i politici minacciati metteva anche Berlusconi . Secondo Cossiga si trattava di un falso. Più precisamente, affermava, si tratterebbe di un “videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano e fatto giungere alla rete televisiva islamista Al Jazeera che lo ha ampiamente diffuso” . “Una trappola per sollevare una ondata di solidarietà verso Berlusconi, in un momento in cui si trova in difficoltà”, aggiungeva, preannunciando prove che sarebbero state pubblicate a giorni . A parte il fatto che quello di bin Laden era un audio, la dichiarazione dell’ex Presidente era più ampia: “Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell'intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene …”, eccetera eccetera. Una dichiarazione che Giulietto Chiesa (ex giornalista della Stampa, poi impegnato in battaglie “di alternativa” ma senza affiliazioni partitiche) pochi giorni dopo in un suo post definiva “criptica” e anche “imprecisa” perché quanto descrive Cossiga contraddice palesemente ciò che ufficialmente dichiarano di pensare “tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa” e più di tutti “il centro sinistra italiano” (che infatti non ha mai messo in discussione alcunché). Commentava Chiesa: “Viene da pensare che Cossiga, ancora una volta si sia assunto il ruolo del pazzo del villaggio che può permettersi di dire verità impronunciabili. Con l'unica differenza, rispetto al pazzo della tradizione shaekspiriana, che l’ex presidente della Repubblica dice mezze verità, quando le dice, mescolate a mezze falsità. Le une e le altre avvinghiate da cordoni velenosi che è impossibile districare, perché solo chi li usa ne conosce tutti i segreti. Il pazzo del villaggio parlava al popolo del villaggio. Questo lancia messaggi che possono capire soltanto i cortigiani e, da lontano, anche l'Imperatore”. Insomma, parole da prendere con lunghe molle. Eppure, verifichiamo oggi, dopo la sua recente morte sono dilagate anche su molti blog nostrani.
Fonte > La Stampa
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