I genitori litigano e urlano in tribuna «Pulcini» spaventati, partita sospesa
Corriere.it
08 Dicembre 2009
Selvaggi col telefonino. E gli abiti firmati.
FIRENZE - «Se loro vi picchiano, allora tiriamogli pedate anche noi.
Se loro vi danno botte, allora entrate duro anche voi»: questo lo sfogo
di un anziano, urlato dagli spalti di un campo sportivo di Firenze, che
ha generato la gigantesca discussione tra genitori che ha fatto
interrompere una partita-esibizione della categoria «pulcini»,
Affrico-Firenze Sud. Qualcuno, tra gli altri parenti, ha risposto per
le rime e da qui una lunga serie di discussioni al limite dell’offesa.
Per tanta baruffa i bambini in campo, tutti tra i sette e gli otto
anni, si sono bloccati. Erano spaventati, non riuscivano più a giocare,
gelati dalle urla in tribuna. I due allenatori hanno chiesto
all’arbitro, un genitore, di sospendere la gara e hanno redarguito
direttamente, loro stessi, gli spettatori. Poi, non tornando la calma,
hanno deciso di ritirare le squadre dal campo. L’episodio è avvenuto
durante la gara Affrico-Firenze Sud ed è stato riportato dal quotidiano
locale
Il Firenze.
LITE IN TRIBUNA - I bambini
stavano disputando la loro partita - una gara di esibizione - al campo
sportivo di viale Fanti, sede della società Affrico, una delle
polisportive più antiche di Firenze. Ad un certo punto, però, nel
secondo tempo, genitori e parenti dei bambini hanno cominciato ad
offendersi. La lite è stata scatenata dall’eccessivo incitamento di un
anziano che pretendeva più agonismo e più cattiveria. Un suggerimento
lontano dal fair play che dovrebbe valere sempre nello sport e in
particolare a livello giovanile, e che ha scatenato una furibonda
discussione. Anche i due allenatori in campo si sono messi a discutere.
Le urla hanno talmente spaventato i bambini da inibirli nel seguire il
gioco. Si sono fermati per la paura di quello che stava succedendo tra
i loro familiari. Uno dei due allenatori ha deciso di ritirare la
squadra, seguito dal collega.
L'ALLENATORE - «È stato un
segnale necessario - spiega l’allenatore dei pulcini dell’Affrico,
Francesco Vallini - I bimbi erano attoniti mentre attraversavo il campo
per dire all’arbitro di fermare il gioco. Ma dovevo fare così visto che
non riuscivo a convincere i familiari dei miei a calmarsi». Solo quando
non si è giocato più, sugli spalti hanno capito e si sono calmati
tutti. «Sì - prosegue Vallini - Alla fine c’è stato un chiarimento,
hanno riconosciuto di aver litigato per un malinteso nato da una frase
isolata del tutto inadeguata al fair play che dovremmo insegnare».
IL DIRETTORE SPORTIVO - Alessio
Giovannelli, poliziotto che nel tempo libero allena i ragazzi del
Firenze Sud, racconta: «Pur essendo una gara di bimbi era molto
"tirata". In campo c’erano due squadre piuttosto forti. Però non ci
voleva quella frase che ha acceso gli animi coinvolgendo parecchi
spettatori. Un battibecco troppo violento tanto che ho invitato l’altro
allenatore ad intervenire con i suoi sostenitori». Ora le due società
sono all’opera per rasserenare il clima e far dimenticare l’episodio.
«Ci vergogniamo per quanto accaduto - ha detto il ds dell’Affrico
Matteo Petrachi - Ma quell’invito a picchiare ai nostri bambini non ci
appartiene e per rimediare abbiamo programmato una serie di iniziative.
Faremo entrare in campo i ragazzini tenendosi per mano, faremo il terzo
tempo a fine gara e poi una merenda che coinvolga tutti, bimbi e
genitori».