Il corista nigeriano canta a panorama i suoi rapporti con il boss dei "lavori pubici"
Dagospia
08 Marzo 2010
Casta finocchia
“Cedetti solo una volta, più di 10 anni fa, e lo feci per 100 mila lire. a me piacciono le donne - mi chiese se potevo aiutarlo a procurargli altri uomini. mi disse che era sposato e che doveva farlo in gran segreto - per balducci un ragazzo di 26, 27 anni era già troppo giovane. preferiva incontrare persone mature, dai 40 in su. anche due volte al giorno. anche in partouze. con "tony l'egiziano”"
Giacomo Amadori per "Panorama"
Balducci Angelo con Diego Anemone Da una foto del Ros Dal Messaggero
«Hanno sbattuto il mio nome sui giornali senza che nessun magistrato
mi abbia mai ascoltato. Mi hanno rovinato la vita». Non si dà pace
Mike, nigeriano quarantenne, cardiopatico in attesa di trapianto. La
sua esistenza rischia di essere macchiata dall'ossessione voyeuristica
della stampa dopo che i magistrati fiorentini hanno depositato le sue
intercettazioni personali con Angelo Balducci, ex presidente del
Consiglio superiore dei lavori pubblici, finito in carcere con l'accusa
di associazione per delinquere e corruzione nella cosiddetta inchiesta
sulla Protezione civile e gli appalti del G8.
Angelo Balducci
In quelle telefonate i due uomini parlano di escort, quelli che Mike
avrebbe procurato a Balducci. E ora, mentre mercoledì 3 marzo incontra
Panorama, il nigeriano piange lacrime sincere: «Che c'entro io con la
corruzione? Sono finito, questa storia mi ha rovinato». Per i giornali
lui è un corista del Vaticano: «È vero, canto nel coro di San Pietro,
ma non c'entro niente con la Chiesa, lo scriva, lo scriva».
Intanto, dalla Santa sede hanno fatto sapere di averlo allontanato
dal coro della Cappella Giulia. E senza avere sentito la sua versione.
Su alcuni suoi documenti c'è scritto «religioso»: «Solo perché negli
anni Novanta mi sono iscritto a filosofia all'Università Pontificia. Ma
in Vaticano non sono nessuno».
Fabio de Santis e Angelo Balducci parlano ad un costruttore di Roma
Mike chiede al cronista di parlare con i carabinieri, con i giudici.
Quelle toghe che gli hanno sconvolto l'esistenza gettando nel
frullatore dei giornali dialoghi intimi, spesso pruriginosi, ma che con
l'inchiesta sugli appalti non c'entrano niente. L'uomo sfoglia con
Panorama il faldone con le intercettazioni che lo riguardano e alza gli
occhi: «Ma se mi hanno ascoltato per tutti questi mesi, perché non ci
sono le chiamate dove dico a Balducci che non volevo più procurargli
uomini per i suoi incontri?».
Angelo Balducci
Adulti consenzienti, perché su questo Mike non transige: «Per
Balducci un ragazzo di 26, 27 anni era già troppo giovane. Preferiva
incontrare persone mature, dai 40 in su». Questo sarebbe stato il
compito del nigeriano: doveva navigare su internet e trovare sul sito
Pianeta escort persone che venissero da fuori Roma: «Molto spesso erano
stranieri o di altre città italiane».
Le intercettazioni confermano la versione di Mike: nelle telefonate
si parla di Norvegia, Germania, Brasile, ma anche Napoli, Toscana...
Non tutti però offrivano sesso a pagamento: «Una volta gli ho
presentato un amico italotedesco che avevo conosciuto su internet e che
era venuto ad ascoltare il coro» ammette Mike.
In almeno tre occasioni il nigeriano gli avrebbe organizzato
incontri durante le trasferte di lavoro: «Mi ricordo a Parigi, Napoli e
Bari». Come ha conosciuto Balducci? «Me lo ha presentato un amico
italiano che faceva l'escort, più di 10 anni fa. Mi propose di andare
con lui, ma io inizialmente non accettai, a me piacciono le donne, mi
disgustava la sola idea».
Angelo Balducci
Mike all'epoca faceva il cameriere a Trastevere, aveva perso i
genitori (il padre in Nigeria era un insegnante) e doveva aiutare una
famiglia numerosa, due sorelle e quattro fratelli. «Balducci conosceva
i miei problemi, io non sapevo che lavoro facesse, ma mi diceva che mi
poteva aiutare. Gli credetti». E così un giorno Mike cedette e accettò
100 mila lire per un incontro intimo: «La cosa è andata avanti per
cinque o sei mesi, poi lui è sparito. Si è rimangiato tutte le promesse
che mi aveva fatto».
Angelo BAlducci - Diego Anemone e Maudo della Giovampaola (Dal Giornale)
L'uomo lo cercò per chiedergli aiuto, per esporgli i suoi problemi,
ma inutilmente. Dopo un lungo periodo, però, si fece di nuovo vivo: «Mi
chiese se potevo aiutarlo a procurargli altri uomini. Mi disse che era
sposato e che doveva farlo in gran segreto. Gli spiegai che c'era
internet, mi chiese di occuparmene, forse non poteva farlo da casa sua».
Ecco come si spiegherebbero le decine di telefonate intercettate dai
carabinieri del Ros in cui si sentono descrizioni fisiche e dettagli:
«Erano le sue richieste. Lui domandava e io eseguivo. In cambio ogni
tanto mi sganciava 50 o 100 euro, mai più di 1.000, 1.500 all'anno».
Angelo Balducci col sindaco di Pescara Mascia
L'accordo va avanti per quasi un lustro. Balducci avrebbe incontrato
i suoi amanti occasionali nella casa in affitto (650 euro al mese) di
Mike, due stanze in zona Nomentana, una dimora modesta che il nigeriano
condivide con un ragazzo italiano. Ogni tanto Balducci si sarebbe
presentato con un amico, Tony, «un egiziano».
Angelo Balducci
Le telefonate continuano, frequentissime, Mike propone appuntamenti
con insistenza: «Lo facevo per ottenere in cambio dei favori e lui a
volte chiedeva anche due incontri al giorno». L'ex presidente del
Consiglio superiore dei lavori pubblici chiede al suo improvvisato
«lenone» di tornare a fare l'escort, di unirsi a lui e al compagno del
momento: «Ma io dopo l'esperienza iniziale non ho più accettato».
Il 17 agosto 2008 la vita del nigeriano cambia per sempre, un
fuoristrada falcia la moto su cui viaggia in via Nazionale a Roma. La
sua corsa finisce sui sampietrini, la cassa toracica schiaccia il cuore
già sofferente. Finisce in ospedale. Ci rimane per due mesi. I medici
gli diagnosticano una malformazione congenita al cuore, un difetto a
una valvola cardiaca. «In quei giorni mi sono sentito solo come un
cane. Gli unici che passavano a trovarmi erano i colleghi del negozio
dove lavoro». Non aveva denaro per mantenersi: «Per fortuna un altro
malato mi ha regalato un pigiama di ricambio ».
Balducci Angelo presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici
E Balducci? «In quei giorni di cupa disperazione l'ho cercato mille
volte. Non rispondeva mai. Poi un giorno l'ha fatto e gli ho spiegato
la situazione. Mi ha detto che mi avrebbe aiutato. Non l'ho mai visto
in quella corsia».
Mike mentre parla piange, rischia di perdere i sensi, tira fuori un
astuccio nero pieno di medicine per il cuore, la sua assicurazione
sulla vita. L'Inps gli ha appena riconosciuto il 90 per cento di
invalidità. «Tornai a casa sotto Natale e Angelo si rifece vivo». Si
presentò a casa di Mike e gli lasciò 150 euro come strenna. «Accettai
perché avevo bisogno. Per questo ripresi a svolgere il mio vecchio
compito».
jk campioni gay14
La faccenda andò avanti per un altro anno, mentre i carabinieri
ascoltavano le loro telefonate. A settembre per la prima volta Balducci
lo invita nel suo ufficio per un fugace saluto. A gennaio i due si
vedono per l'ultima volta: «Gli procurai un escort ungherese, un
quarantenne moro. Vennero come sempre a casa mia».
Poi, cinque giorni prima del suo arresto, Balducci si è rifatto
sentire: «Voleva passare a bere un caffè con suo un amico, ho
rifiutato, non mi andava di vederlo». Subito dopo è scoppiato
l'inferno. Balducci è finito in manette e Mike ha improvvisamente
trovato il suo nome sui giornali.
È diventato il «corista» ruffiano: «È un problema più grande di me,
come faccio adesso?». Piange Mike, e pensa al coro, il «suo» coro:
«Cantare è l'unica cosa che mi è rimasta».
Fonte > Dagospia