La verità dall’Aquila: la testimonianza diretta di un abbonato
25 Aprile 2009
Cosa siamo diventati? Un luogo di pellegrinaggio? So che siamo
pittoreschi... lo vedo coi miei occhi... gente vestita di stracci o
abiti usati distribuiti dalla caritas, che sguazzano in campi di
fortuna allestiti in ex campetti di calcio di periferia o paese...
scarpe lorde di fango, occhi spauriti, anziani malati, donne incinte,
bambini... ammassati in tende da 12, come animali da stalla, o in
palloni ad uso sportivo. Donne anziane che debbono spogliarsi e lavarsi
davanti a decine di persone, mamme che debbono fare la fila anche per
portare in bagno i bambini, poi bagno... che parola grossa... un lurido
cesso di plastica piazzato alla meno peggio... con il serbatoio
chimico, puzzolente, malfermo, stretto... Intanto sui giornali tutto va
bene... è tutto ripartito... sembra abbiano riaperto le scuole... gli
uffici... ... la verità è che siamo come eravamo dopo tre giorni dal
sisma: “in mezzo alla m…!!!”.
Intanto i media dopo i primi giorni di pietismo e lacrimucce stanno
spegnendo le luci... la gente sui loro salotti cambia canale, perchè ci
sono le finali di qualche “reality”… (ahahahah che cosa è la
realtà???). La gente nei discoris da bar dice già: “Cambiamo discorso
ti prego... non ci voglio pensare...” ... ebbene lo si faccia...
lasciateci in pace se non volete o potete aiutarci... almeno lasciateci
in pace... viviamo in una città distrutta... l’intero centro storico è
devastato, presidiato dall’esercito e blindato. Non possiamo tornare
neppure a scavare sulle nostre case alla ricerca delle foto dei nostri
figli o del nostro gatto di casa... io ho la casa ridotta ad una
bottiglia rotta… inagibile... l’ufficio devastato... oltre un decennio
di mutui da pagare su immobili da rottamare... una attività in proprio
che non beneficerà dei mega appalti che già si stanno approntando a
Roma, e qualche poveraccio di dipendente... disperato… spacciato… come
me... come noi tutti.
Ma il governo che fa??? Ci rompe i c… invece di mandare container e
baracche... che sono brutte; i cialtroni che ci governano... ci fa
stare accampati, lontani da telecamere indiscrete e filtrando
interviste non allineate... la città già blindata diventa totalmente
bloccata ... ora pure il G8… perchè??? Per avere ancora più
disagi...??? Per far arrivare anche qualche altro elemento di
dissesto??? Non basta quello che ci ha riservato la vita? Il nostro
destino non è già abbastanza miserando??? Dobbiamo rassegnarci anche
alle più sordide e becere strumentalizzazioni bipartisan???
Sono arrivati a decine... a centinaia di volontari... con le loro
telecamerine e fotocamere amtoriali... ridevano quando arrivavano… poi
iniziano a parlare con noi... il loro sorriso sparisce… ne ho visti
molti piangere... pediatri nelle tende pediatriche... piangere come
vitelli, davanti a bambini che svengono ad ogni minima scossa dello
sciame sismico che continua inesorabile... ho visto due bambini un
bimbo di sei e una bimba di 8, che hanno perso la parola...
semplicemente... non parlano più... Ho visto il terrore negli occhi di
mio figlio, mentre i suoi giochi e i suoi mobili gli crollavano
addosso, mentre le pareti si fratumavano e la polvere invadeva la casa,
ho sentito le grida di terrore di mia moglie che nel buio del black out
che è arrivato quasi subito non iusciva ad aprire la porta finestra che
dà in girdino perchè gli infissi si sono deformati...
Mi sono spaccato i piedi camminando scalzo sui vetri della sala...
bottiglie di vino, pezzi di mobili, ho dovuto sfondare tutto usando il
mobile su cui allora mettevamo i CD... siamo usciti che la terra aveva
smesso di tremare... e intorno la gente urlava nelle scale o fuori in
strada... mentre l’odore di metano dalle condutture spaccate aveva
invaso il quartiere. Ho visto tutto questo… e ringrazio il Signore, lo
ringrazio perchè pur avendo perso tutto, non ho perso nulla... ho con
me mia moglie e mio figlio, non ho avuto lutti tra i parenti più
stretti... m’è andata di lusso... e la cosa assurda è che non ho perso
nè la lucidità, nè il disincanto… nè il coraggio... andremo avanti...
siamo vivi... ripartiremo dal niente.... Se mai ci daranno soldi per
ricostruire o meglio rabberciare quel che è scomparso per sempre... passeranno per banche, interessi agevolati,
bonifici, fatture autorizzate da periti e finanzieri... siamo
terremotati... non possiamo chiedere... possiamo solo accettare… o meglio subìre... ma subìre il nostro destino... non essere
strumentalizzati in modo indegno... C’è chi di noi ha subito morti
strazianti... poche dicono… sul totale delle popolazioni... (che bravi
esperti...) poche... perchè solo 300 morti... non sono niente...
…ma Cristina.. faceva l’infermiera nell’ospedale che è crollato... era
al pronto soccorso... e ora è sotto terapia psichiatrica... non lavora
più... è sconvolta... ha visto gente lasciata morire in rianimazione...
perchè era troppo malmessa... o anziana... mettevano a questi
disgraziati un foglio di carta addosso attaccato col cerotto... e una X
rosssa a pennarello... il segno della condanna... c’erano troppi
bambini... emorragie... teste spaccate, toraci schiacciati... e ora lei
non dorme più... piange... piange sempre... non mangia... non sa più
sorridere... Un mio vicino di casa, si è covinto di essere il prefetto
questore... chiama i ministeri... parla da solo... è alloggiato in un
campo nello stadio! del rugby... e veste lo stesso vestito doppio petto
che indossa un dirigente in ufficio... con scarpe da ginnastica rosse
però... da settimane... dice di non poter andare da altre parti o con
parenti... perchè come prefetto è sempre reperibile…
Il dottore del terzo piano lavorava al sert... ora lavora in una tenda blu… dorme in macchina da settimane... lavora a turni, gira i campi a somministrare droghe ai
tossici mischiati alla gente comune, per tenerli buoni… e somministra
psicofarmaci a palate... neppure per lui ci sono posti in container... e ora però arriva il G8.
Non è giusto tutto questo... questo è troppo... scrivo da una roulotte
davanti casa... ho collegato un tubo di acqua e un cavo di fortuna,
passano attraverso una delle crepe che si sono squarciate sul mio muro
di casa... ho collegato internet ricollegando la mia linea dalla
chiostrina in strada... ho un bambino che mi ha detto: “papà... quando
aggiusti la casa rotta???” Io gli ho risposto... che è troppo rotta…
verranno dei signori tra un po’... e ne faranno scempio... hanno già
iniziato le demolizioni... ruspe enormi... che spianano tutto... vicoli
antichi… ricordi... suoni... mio figlio ha fatto quattro anni... e dice
per telefono ai nonni... “nonno... nonno... io abito nella casa di
plastica... perchè la casa di mattoni è troppo rotta... domani forse
papà torna in casa coi pompieri e mi riprende il cartone dei mostri
pelosi...”.
Capite il nostro nuovo mondo surreale??? No... so che non potete e
forse non volete... so anche che in fondo è inesorabile... persino
giusto... chissà... ma almeno chiedo il rispetto del nostro dolore... e
per la p… ... lasciateci in pace... lasciateci dignitosamente
abbandonati a decisioni più grandi di noi... soli coi nostri drammi, le
nostre paure... i nostri rimpianti... ma almeno ci si lasci la dignità.
Gli aquilani non hanno l’indole dei piagnoni... non siamo un popolo di
sciatti questuanti... siamo un popola chiuso, malfidato, ma onesto,
coraggioso... saremo ex pecorai transumanti e contadini di pedemonte...
ma non siamo gente vile... rivendichiamo il diritto alla verità... alla
dignità... porca p…!!!
Io direttore le chiedo un favore... venga a L’Aquila anche Lei... venga
a vedere... usi la sua redazione perchè non si spenga la luce su questa
nostro unico bisogno... non chiedo una raccolta fondi del c… ... non
chiedo aiuti per me o per la mia famiglia in roulotte... (ho dovuto
pagarla in contanti... usata... settemilatrecento euro e per fortuna
che li ho racimolati tra parenti e amici...) chiedo un suo articolo...
dopo che avrà visto i nostri sguardi... sentito le nostre voci... se
vorrà venire... cercherò di farla stare meglio che si potrà... magari
non in tenda... perchè ci sono già gastroenteriti e polmoniti virali...
ma la prego... prego la redazione... non dimenticateci... date voce
alla nostra prima necessità... la dignità di esseri umani.
Grazie per quello che vorrà fare.
Luca D’Antonis
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