>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
TUTTI |0-9 |A |B |C |D |E |F |G |H |I |J |K |L |M |N |O |P |Q |R |S |T |U |V |W |X |Y |Z

Archivio Articoli FREE

malattia_fede.jpg
Intossicazioni e malattie
Stampa
  Text size
Talune letture tratte da internet ci offrono spunti di riflessione.

Dobbiamo di certo prendere tutto cum grano salis, senza avere pretese illuminazioni definitivamente risolutive in merito a questioni che hanno ancora bisogno di tempo e di osservazione sperimentale; una cosa però è sicura: l’approccio medico-farmaceutico ufficiale non consente di «battere sentieri» poco percorsi da investimenti milionari e da verità incontestabili propugnate per «indubitabilmente vere» alle larghe masse. Il forte pericolo è che chi ci curi (o abbia il controllo sia dei protocolli sia delle risorse) abbia tanto potere da fare in modo che l’utente potenziale (chiunque di noi) sia sempre più bisognoso di nuove terapie (più o meno costose) calibrate sulle cosiddette malattie croniche, affare ottimo per chi investa sul medio-lungo periodo.

Qui di seguito, pertanto, alcuni stralci di considerazioni che si muovono sulla linea della nostra premessa e che ben si calibrano con l’utilità di un sistema di vita cristiano coerentemente vissuto. Chi scrive, infatti, non può che trovare conferme della saggezza immortale che sgorga dalle Scritture e che ben si applica alle diverse fattispecie in esame, riguardino anche mere condizioni di salute.

L’insegnamento è sempre il medesimo: stare in pace con Dio - vivere alla sua Presenza - genera uno stato di benessere tale (nonostante le difficoltà e le circostanze avverse della vita) che la persona vive in un continuo stato di rigenerazione totale. E’ chiaro questo beneficio psico-fisico, che origina dallo spirito in comunione con il Paraclito, è direttamente proporzionale alla misura della grazia versata nel grembo di colui che vuole accoglierla e comunque condizionato a pagare l’ineliminabile dazio della morte, disgregazione genetica, causata dal peccato d’origine; ultimo nemico che sarà vinto, per ognuno, solo alla fine dei tempi.

L’utilità di una vita di fede vissuta in grazia consente al cristiano di non cedere ad una prassi viziosa, ma a badare bene al suo corpo, come a quello degli altri per onorare Dio e i fratelli.

«Se si avesse una chiara conoscenza di qualsiasi malattia sin dal suo insorgere, delle cause che l’hanno provocata e della necessità di sopprimerle, non esisterebbero malattie croniche. Non vi è differenza alcuna tra l’origine, l’inizio, di un cancro e quello di una tubercolosi o un’apoplessia. La trasformazione patologica di un organismo può manifestarsi in diversi modi, ma l’inizio è sempre lo stesso. Ogni cattiva abitudine, mentale o fisica, riduce la riserva di energie nervose, comportando così il rallentamento delle funzioni di eliminazione e, conseguentemente, la ritenzione e l’accumulo di residui delle cellule dell’organismo, causa di tossiemia. Quando la tossiemia raggiunge un tasso elevato, si produce una crisi dell’organismo (malattia acuta,  febbre), mediante la quale esso mobilita le proprie energie per eliminare l’eccesso di residui. Poiché la causa della tossiemia non viene mai eliminata, le crisi si susseguono, fin quando sfociano in una malattia cronica. Tutti i punti attraverso i quali il corpo elimina i suoi detriti vengono allora sottoposti a un’irritazione caratteristica. Siccome le cattive abitudini non scompaiono e, conseguentemente, la tossiemia non diminuisce, i punti di eliminazione continuano a essere sottoposti ad irritazione anche dopo la sparizione dei sintomi. Ogni raffreddamento aggrava l’irritazione, finché la stessa si trasforma in infiammazione. L’infiammazione aumenta, o sfocia in una ulcerazione. L’infiammazione cronica finisce per rendere duri i tessuti, creando uno stato d’indurimento. All’indurimento può seguire uno dei tre seguenti fenomeni: cancro, tubercolosi, varie malattie degenerative e paralizzanti, dette ‘malattie della vecchiaia’, che hanno preso questo nome soltanto perché esse appaiono dopo una lunga evoluzione. L’ulcerazione del collo della matrice è la conseguenza di un catarro cronico di tale parte dell’organo; I’ulcerazione dell’intestino tenue è la conseguenza di un catarro intestinale cronico; l’ulcera gastrica è la conseguenza di una gastrite cronica. Le ulcere del naso sono la conseguenza di un catarro nasale cronico. Qual’è la causa del cancro? Sir William Arbuthnot Lane, medico chirurgo britannico molto noto, già medico del defunto re d’Inghilterra, dice che ‘la malattia non ha altra causa che i veleni. Possono trovarsi nell’aria che respiriamo, ma ne produciamo la maggior parte in noi stessi, dal cibo di cui ci nutriamo. Nei casi in cui ho avuto la possibilità di accertare tale fatto, ho constatato che il paziente soffriva di stasi intestinale cronica e che il cancro era una causa indiretta di questo stato’. Leggendo superficialmente le parole di Sir William, la maggior parte dei lettori può essere portata a pensare che egli voglia dire che la causa della malattia è la tossiemia. Ma, un più attento esame delle sue parole, ci dice che i veleni ai quali pensa sono quelli che passano nell’organismo attraverso il tubo digerente, quando le materie alimentari, anziché essere digerite, vi fermentano o imputridiscono. Poiché questo si verifica solamente in un individuo nervoso e tossiemico, l’avvelenamento (che proviene dall’intestino tenue, non da quello crasso), costituisce un fattore supplementare alla tossiemia che, a sua volta, non può che complicarla ed aggravarla maggiormente. Non credo che possa esistere il minimo dubbio sul fatto che un avvelenamento cronico di questo tipo ha una sua parte nello sviluppo del cancro. Un altro medico britannico, Ernest H. Tipper, membro del Reale Collegio dei Chirurghi, attribuisce il cancro al consumo di alimenti impropriamente combinati tra loro e, particolarmente, al consumo di azotati (o proteine) con amilacei, che sono presenti in America e in Inghilterra (così come dovunque purtroppo!)».

«‘Il pane e la carne presi insieme’ egli dice, ‘costituiscono certamente il fattore primario di awiamento del cancro e anche, probabilmente, la vera causa finale’. Che certe combinazioni alimentari inappropriate, quali gli azotati con gli amilacei, possano essere la fonte di fermentazione e di putrefazione avanzate sottolineata da Lane, è cosa al di fuori di qualsiasi dubbio. Le combinazioni alimentari inappropriate costituiscono, quindi, un fattore corrente di avvelenamento. Tipper sottolinea che la possibilità di avvelenamento da tali combinazioni alimentari inappropriate (e, conseguentemente, di cancro) è molto elevato in quanto il paziente si trova già in uno stato precario di salute. Può darsi che tutte le forme di avvelenamento cronico sbocchino, alla fine, nel cancro; sappiamo che ciò è vero per quanto riguarda l’arsenico. Può darsi che l’enorme quantità di sostanze inorganiche che ingeriamo di solito con i nostri alimenti, i veleni più o meno forti di cui viene cosparso tutto ciò che cresce nei campi, negli orti e nei frutteti, e quelli che ‘l’industria alimentare’ aggiunge agli alimenti che tratta - e che l’organismo non elimina se non lentamente e con grandi difficoltà - siano anch’essi fattori di cancro. Riteniamo, tuttavia, che la fonte più ricca di fattori cancerogeni sia costituita dall’avvelenamento cronico provocato dagli alimenti azotati e, forse, soprattutto dai veleni prodotti dalla putrefazione di tali alimenti. Consideriamo il cancro come il punto di arrivo di un’anafilassi cronica, che si aggiunge alla tossiemia originale. Il cancro non è, per noi, una ‘affezione locale’, bensì la manifestazione localizzata di un disordine di tutto l’organismo e di un avvelenamento diffuso, durato molto a lungo. Il fattore tempo è messo in evidenza dal fatto che per produrre sperimentalmente il cancro nei ratti, mediante sostanze cancerogene note, il tempo richiesto corrisponde a diversi anni della vita umana. Affinché l’avvelenamento produca il cancro, bisogna che la sua intensità e la sua durata siano sufficienti a far deviare dalla norma, in modo continuativo e marcato, i processi di nutrizione e di metabolismo; e ciò non solo in punti particolari, ma in tutto l’organismo nel suo insieme. Il fatto che il cancro compaia frequentemente in più punti del corpo allo stesso tempo, prova che si tratta di un disturbo metabolico di tutto il corpo. Questo significa che qualsiasi punto dell’organismo può essere soggetto a un’irritazione cronica e, conseguentemente, al cancro. In genere, la maggior parte dei cancri multipli sono considerati innesti (metastasi) provenienti da un solo punto canceroso originale, piuttosto che manifestazioni indipendenti. Questa però è una supposizione molto debole. La diatesi cancerosa, frutto di un avvelenamento generalizzato e del successivo disordine metabolico, può benissimo generare il cancro in più d’un punto contemporaneamente, senza l’aiuto di queste ipotetiche metastasi. Bisogna avere un’immaginazione molto fervida, per concepire che le cellule cancerose facciano i globe-trotters, andando a impiantarsi dove più gradiscono»
(1).

La pratica della disintossicazione periodica delle emozioni, delle negatività (per usare terminologia New Age), di quelle che non sono niente altro che peccati e conseguenze di peccato è alla fin fine coincidente con un necessario periodo di purificazione, che il cristiano ben conosce (purificazione fisica, alimentare, spirituale soprattutto): ineluttabilità di eliminare le scorie di una vita disordinata e malvagia, attraverso un percorso ascendente, che porterà con l’aiuto della Grazia alla libertà assoluta da ogni male.

Trovarsi nella verità coinciderà con l’adesione totale al Bene, pertanto con la cancellazione di ogni retaggio del male: si tratta di una condizione che si realizzerà in assoluto soltanto in Cielo; la precarietà della nostra condizione umana ci invita tuttavia a superare le difficoltà contingenti, offrendo tutto a Dio e perseguendo la piena realizzazione del nostro essere.

Stefano Maria Chiari



1) da http://www.procaduceo.org/it_schede/0_tumori/0_ricercatori/0_shelton/0_shelton.htm


Home  >  Scienze                                                                                           Back to top


La casa editrice EFFEDIEFFE, diffida dal riportare attraverso attività di spamming e mailing su altri siti, blog, forum i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright ed i diritti d’autore.

 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità