Come funziona il «sistema di Kyoto»
17 Dicembre 2009
Il sistema dei diritti di emissione della CO2 funziona, in modo semplificato (specialmente per quanto riguarda le attività finanziarie), in questo modo:
1) Viene stabilito per ogni nazione un limite massimo di emissioni di CO2 annuo.
2) Supponiamo che per la nazione A il limite massimo di emissione sia di 100 unità.
3) Se A necessita di emettere 125 unità di CO2, cercherà sul «mercato delle emissioni di CO2» una o più nazioni che siano disposte a vendere le 25 unità di cui necessita.
4) Supponiamo che alla nazione B siano state assegnate 75 unità di emissione e che abbia bisogno di capitali.
5) La nazione B vende alla nazione A le 25 unità di cui ha bisogno.
6) Alla fine della transazione A avrà a disposizione le sue 125 unità, mentre la nazione B potrà emettere solo 50 unità di CO2.
7) Bilancio: l’emissione complessiva sarà sempre di 175 unità
la nazione A potrà inquinare per 125
la nazione B potrà inquinare per 50
Tutti felici, compresi i finanzieri che hanno commercializzato le unità di inquinamento.
Che meraviglia.
Viva Kyoto, Urrah per Copenaghen, lunga vita ai banchieri.
Problemi e considerazioni minime:
a) chi fissa i limiti massimi per ogni nazione? USA, EU, ... oppure Somalia, Gabon, ... (absit iniura verbis)?.
Che domande, lo faranno assieme (Se c’è qualcuno che ci crede, si prepari ad una notizia ferale che sto per dargli «Babbo Natale non esite !») e in base a quali criteri?
b) Perchè qualcuno dovrebbe essere interessato ad acquistare unità di emissione di CO2?
Perchè le emissioni di CO2 sono direttamente collegate alle attività industriali, e quindi chi può permettersi di inquinare di più può produrre di più.
Chi si può permettere di acquistare unità di emissione di CO2? Chi è ricco. E potendo produrre di più diventerà ancora più ricco.
Chi è povero invece dovrà vendere le sue quote, quindi produrrà di meno e diventerà ancora più povero.
Hanno messo a punto un altro sistema per arricchire chi è già ricco, ed impoverire di più chi è già povero.
Spero di essere stato chiaro.
Mastro
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