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Chemioterapia
Giuseppe Di Bella
06 Gennaio 2010
Alla richiesta del lettore «White» sulla Melatonina (MLT), rispondo che
questa molecola non ha tossicità acuta o cronica. L’efficacia massima
in funzione antidegenerativa, antitumorale, e omeostatica
immunoneuroendocrina di questo neurotrasmettitore, si realizza
pienamente solo se chimicamente complessato con adenosina e glicina
secondo la formulazione del professor Di Bella, che riproduce la MLT
biologica, presente nel sangue e nei tessuti.
La logica esasperata del profitto non ha inquinato solo la politica, la
finanza, l’informazione, ma in forma sempre più grave la medicina,
limitando la libertà del medico clinico e ricercatore e imponendo
attraverso commissioni di carica politica un’autentica dittatura
terapeutica finalizzata al profitto. La frattura tra medicina
commerciale e scientifica è sempre più grave e progressiva, come i
lettori hanno mostrato di aver perfettamente intuito.
Una ricerca sulla massima banca dati medico-scientifica, www.pubmed.gov,
evidenzia, con 26.000 pubblicazioni, la funzione basilare antitumorale
della Somatostatina, che viene ignorata da quasi tutti i protocolli
antitumorali. Abbiamo già raccolto oltre 50.000 firme per ottenere dal
ministero l’erogazione in fascia A di questa basilare molecola
anticancro.
La maggiore difficoltà consiste nel fatturato annuale in Italia della
chemio, che è di 1.341 milioni di euro su 4.142,6 di spesa complessiva
per i farmaci. La chemio rappresenta il 32,37% della spesa di farmaci,
ma su cento ammalati la chemioterapia consente solo al 2,1% di
raggiungere i 5 anni, dopo i quali Lopez, nello studio clinico
«Long–term results… Experience at the 20 th…» GacMed Mex, 1998
marzo-aprile, 134 (2): 145-5, ha accertato che metà dei pazienti,
sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore per tumore.
E’ documentata l’inaccettabile percentuale di mortalità da chemio
denunciata da un’agenzia della Reuters Healt (Wesport,CT 2001-05-17):
«Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy
regimen...» («Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato
associato ai protocolli chemioterapici...»). Il dato è confermato dalla
pubblicazione di Gerrard [Br.J. Cancer, 1998. giugno 77 (12) 281-5] con
l’11%di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da chemioterapia
in alcuni protocolli.
Secondo il più ampio e noto studio clinico (condotto su 220.000
pazienti, per 14 anni, e in tutte le forme più frequenti di tumore)
pubblicato da Morgan G. e AA «The contribution of cytotoxic
chemotherapy to 5- year survival in adult malignancies», sulla
prestigiosa rivista oncologica Clin. Oncol, 16 dicembre 2004 (8):
549-60:
la chemio su 100 ammalati di tumore, consente a 2,3 di sopravvivere 5
anni, e all’1% 10 anni. Al di sotto del 30% di risultati una cura si
ritiene inutile.
Per l’entusiasmante risultato di una sopravvivenza del 2% a 5 anni lo
Stato spende il 32,37% dell’intera spesa farmaceutica, ma in compenso
il governo Prodi nella finanziaria 2007 (al comma 796, lettera Z), ha
abrogato la disposizione di legge introdotta nel 1998 sotto pressione
dell’opinione pubblica, la cosiddetta «legge Di Bella» (articolo 3,
comma 2 D.L. numero 17 del 23 febbraio 1998, convertito con
modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, numero 94), che consentiva al
medico di prescrivere al di fuori dei vincoli burocratici ministeriali
secondo scienza e coscienza, in base alle evidenze scientifiche, al
momento in gran parte disattese dal prontuario del ministero della
Salute.
Questa legge per anni ha consentito ai medici ed ai pazienti di
utilizzare farmaci di cui esisteva un razionale d’impiego
scientificamente testato e ampiamente documentato, ma ignorato dalle
commissioni ministeriali. Con la finanziaria 2007 la disposizione 94/98
non è più applicabile.
L’attuale governo non è ancora intervenuto su queste disposizioni.
Chiedo ai lettori di EFFEDIEFFE di aiutarci in questa battaglia, nella
raccolta di firme per la libertà di cura e l’erogazione almeno della
somatostatina.
Il 16 gennaio a San Marino (in cui non sono in vigore gli articoli di
legge di Prodi), ma vige la libertà terapeutica, vi sarà un congresso
con la presentazione di un’ampia casistica sulle risposte positive
ottenute col MDB. Il programma sarà evidenziato sul sito ufficiale www.metododibella.org; l’ingresso è libero e un invito cordiale è rivolto ai lettori di EFFEDIEFFE.
CLICCARE PER INGRANDIRE
Dottor Giuseppe Di Bella
Fondazione Di Bella - Bologna
e-mail:
posta@giuseppedibella.it
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Telefono 051 239662; 051 230369 ; fax 051 2961238
Via Marconi 51, 40122 Bologna
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