>> Login Sostenitori :              | 
header-1

RSS 2.0
menu-1
«Fratello» Magdi
Stampa
  Text size
Buona Pasqua!
E’ il mio augurio a tutti i lettori di EFFEDIEFFE.com, mentre mi riesce difficile, chissà perché, estenderlo al nostro nuovo devoto correligionario: l’illustre islamologo, terroristologo, israelologo, ecc., che, come i grandi santi della Cristianità, ha scelto il nascondimento, l’intimità, la pudica riservatezza («quando pregate, non fatelo in mezzo alle piazze, come i farisei, ma chiusi nella vostra stanza...») per compiere una sentita, disinteressata, sofferta scelta di fede e di conversione.

Fra l’altro, non si capisce da che, dal momento che sui giornali di oggi il macaco mossadiano si vanta di non essere mai stato musulmano praticante, di non aver mai fatto il Ramadan, di aver sempre seguito l’esempio di suo padre, che beveva alcoolici e non pregava, e di aver subito «un profondo trauma» quando sua madre, islamica devota, ha desiderato farsi seppellire a Medina, presso la Moschea del Profeta.

«Io amo l’Italia. Ma gli Italiani la amano?» è il provocatorio titolo di un libro di tale raccapricciante figuro, che, passato in pochi anni dalla clandestinità alla vicedirezione del Corriere (per gli altri immigrati clandestini, invece, lui chiede l’espulsione, sollecitata anche per i musulmani regolari non «integrati» - le cui figlie, cioè, non si comportano da troie), scrive cose che neanche Villaggio nelle più surreali pagine di «Fantozzi» (l’ultima: la «vignetta antisemita» del Manifesto contro la inviolabile Nirenstein è parimenti grave e pericolosa degli ultimi messaggi dell’Osama del Katz. E, in fondo, ha ragione…).
allam_pasqua.jpg
E’ ovvio che lui ami l’Italia, dove gode di uno stipendio assurdo, in rapporto al suo vero valore professionale di scopiazzatore di veline; dove gira con una scorta pagata da noi contribuenti, per proteggerlo dai «terroristi islamici»; dove viene spacciato per «esperto» del Katz dal TG5. Lui, a cui dell’Italia, della sua civiltà, del suo popolo, della sua storia non può fregar di meno, ma che «la ama» perché ci vive da parassita, e che poi si permette di insultare gente che qui è nata e (soprav)vive, nonostante tutto, che qui ha le tombe dei propri avi, e che discende da altri uomini che per questo giardino un tempo benedetto da Dio hanno versato lacrime, sudore e sangue.

Italiani, però, che, a differenza del Magdi cristiano rinato, «non amano l’Italia», dal momento, magari, che «osano» lamentarsi di essere sfruttati e calpestati da un’oligarchia di incapaci e farabutti (non solo politici, ma anche pseudocapitalisti usurai, intellettuali e, appunto, giornalisti) che li (s)governano (1).

«Viva Israele»: non è solo il titolo di un altro infame libello del neofita egiziano, elevato dai vari Betulla a nuovo padre della Chiesa, novello Sant’Agostino che dall’Africa giunge ad ammaestrarci con un aggiornato «De civitate Dei» (Sodoma, in questo caso). Ma è anche il programma di un neo-cattolicesimo sempre più appendice dell’unica, vera, ufficiale, obbligatoria religione mondiale.

Per cui, ciò che è una leggenda modernista - il «giudeocristianesimo» delle origini - o, al più, una setta eretica primitiva, sta divenendo il credo ufficiale della Santa Chiesa, coi suoi nuovi «apologeti»: Ferrara e Pera, Santanchè e Roccella (2), Allam, infine, che, preparato al «battesimo» da Ruini in persona, avrà ora una marcia in più per propalare mistificazioni.

Oltre a guadagnarci lui, chi ci guadagna, in chiarezza, sarà senz’altro il mondo islamico: finalmente non ci sarà più un «islamico moderato» che predica l’annientamento degli arabi e dei persiani, la sottomissione a Sion, l’odio contro gli immigrati.

Chi ci perde, invece, è il cattolicesimo, che vede un sempre più disarmante (o disarmato, e depistato) Papa «battezzare» questo provocatore coram populo, in mondovisione (3), avallando di fatto le campagne di odio e propaganda kazara da lui promosse.

Oltre tutto, le migliaia di fedeli che oggi, dopo la lettura dei quotidiani, si saranno recati alla Messa pasquale secondo il novus ordo, avranno pregato - secondo la «preghiera dei fedeli» formulata dalla CEI - «per coloro che il sabato santo hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana, perché siano testimonianza viva di Cristo», con la mente automaticamente rivolta al celebre «convertito». Che tristezza! E quanta nostalgia per Giovanni Paolo II, così immune alle infatuazioni teocon e alle frociate us-raeliane…

Buona Pasqua, amici miei: a voi posso e voglio dirlo, per certi miei nuovi «confratelli» proprio non mi viene...

Siro Mazza




1) Oltre a quanto scritto in proposito da Blondet, una ricostruzione particolareggiata e «fuori dal coro» del profilo di Magda Lupescu S-Allam la offre l’amico Miguel Martinez.
2) Della prima va ricordato l’introduzione del dogma della «divinità» della Madonna, per cui noi cristiani diventiamo adoratori della Quaternità. La seconda, secondo le acute osservazioni di Mario Palmaro è un curioso caso schizofrenico di avversione all’aborto e difesa della 194 (che va «veramente» applicata…).
3) Non si può non connettere la sceneggiata con quanto scritto recentemente dal direttore del sito, circa un possibile attentato false flag al Pontefice.


Home  >  Opinioni                                                                                            Back to top


 
Nessun commento per questo articolo

Aggiungi commento


La Dittatura Terapeutica
L’unica ed estrema forma di difesa da questo imminente, sottovalutato, tragico pericolo particolarmente grave per l’Italia, è la presa di coscienza
Contra factum non datur argomentum
George Orwell con geniale e profetico intuito, previde l’oscuramento delle coscienze, il tramonto della civiltà, l’impostura e apostasia dalla verità che viviamo, quando scrisse “nel tempo...
Libreria Ritorno al Reale

EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.

Servizi online EFFEDIEFFE.com

Archivio EFFEDIEFFE : Cerca nell'archivio
EFFEDIEFFE tutti i nostri articoli dal
2004 in poi.

Lettere alla redazione : Scrivi a
EFFEDIEFFE.com

Iscriviti alla Newsletter : Resta
aggiornato con gli eventi e le novita'
editorali EFFEDIEFFE

Chi Siamo : Per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro.



Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com

Contatta EFFEDIEFFE : Come
raggiungerci e come contattarci
per telefono e email.

RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds

effedieffe Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità