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 | Guerra con la Russia mai così vicina? La Redazione La narrativa la conosciamo: la credenza comunemente diffusa suppone che noi crediamo che l’attuale crisi sia iniziata con l’aumento delle truppe russe in prossimità dei Paesi che la Nato considera sotto il suo cappello. Il perché però è altrettanto scontato: la cooperazione sempre più profonda NATO-Ucraina per ovvie ragioni non lascia tranquilla la Russia. Ed nonostante gli intrighi del potere, rimane estremamente pericoloso far sentire i russi minacciati.
|  | I Nudelman’s tornano in Ucraina Roberto Dal Bosco Tutti i neocon, spesso immigrati ebrei, paiono provare una sorta di inestinguibile odio genetico per l’ex impero dello Zar. Oggi questi rancori, e queste famiglie, sono tornati definitivamente al potere in USA. Rancori che possono portare il mondo allo sterminio nucleare.
| Ebrei russi della CIA contro ebrei russi del KGB?
La faccenda Deripaska (l’industriale preferito di Putin) esplosa sul New York Times è grande e complessa: è una faglia di una zona di confine dove agiscono valvole di comunicazione tra superpotenze atomiche, un blocco ebraico composto da miliardari, spie, mafiosi che anima i sistemi profondi, con le sue saldissime propaggini internazionali. Come se tutta la geopolitica delle superpotenze, alla fine, si riducesse alla battaglia tra due anime di Israele.
| La Russia è innocente, lo dimostra se non altro la sua condotta La Redazione Il Governo britannico ha già commesso gravi errori nella sua ricostruzione (fasulla) sul caso Skripal. Le accuse politiche non riescono ad essere sorrette da prove oggettive e scientifiche, ed il caso inizia a distruggersi tra accuse e palle arroventate. La Russia, per questo, viene preventivamente tenuta lontano (illegalmente) da ogni possibile testimonianza. Ma il suo è il classico atteggiamento di chi non ha nulla da nascondere, a differenza dei suoi accusatori.
| “Gli Stati Uniti comprendono solo la forza” La Redazione Il presidente Trump, secondo quanto riferito, ieri 25 marzo avrebbe ordinato l’espulsione di 60 russi dagli Stati Uniti, tra cui 12 persone identificate come ufficiali dei servizi segreti russi che erano di stanza presso le Nazioni Unite a New York. Questo in risposta al presunto avvelenamento da parte della Russia dell’ex spia russa in Gran Bretagna.
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|  | La Geopolitica che mira alla Russia EFFEDIEFFE.com La presentazione da parte di Putin di tecnologie militari all’avanguardia non può che essere una delle cause principali dell’incredibile intensificazione nella propaganda demonizzatrice. Con tali tecnologie militari, la Russia ha effettivamente messo fine al regno degli Stati Uniti come unica superpotenza militare del mondo. L’obiettivo è chiaro: costringere Mosca a sottomettersi al potere egemonico dell’élite di Washington. Ma il nemico principale resta Israele.
|  | I fabbricanti di menzogne
Nella logica della (ancora per poco) Guerra Fredda, i fatti sono del tutto irrilevanti. Bastano le parole. La condizionalità politica di certe affermazioni e azioni è più importante e funziona meglio. Balcani, Ucraina, Siria, le armi chimiche di Mosca ovunque, e l’evidente sostegno dell’assassino di regime Assad... tutto giustifica il grande disegno inseguito in questi ultimi 10 anni.
| May minaccia Putin. La Russia minaccia il Regno Unito La Redazione Nel Regno Unito i Russi si sono rifiutati di rispondere all'ultimatum della Gran Bretagna per il presunto attacco chimico ai danni dell'ex spia doppiogiochista Sergei Skripal a Salisbury. L'ambasciata russa minaccia di ritorsioni se Theresa May dovesse rispondere con "misure punitive". Un'escalation destinata a lasciare pesanti conseguente e che dimostra una volta di più l'interesse preciso a trascinare la Russia su posizioni senza ritorno.
| La Russia vuole la guerra tra Israele e Hezbollah?
La distanza tra Teheran e Mosca si fa corposa: è divergenza strategica ma anche antropologica.Lo scenario è in fondo semplice, quanto pericoloso, e inquietante. La strizzata d’occhio ai salafiti e la stretta di mano ai sauditi fanno capire che nella politica estera moscovita vi è stata la vittoria della fazione «progressista» dello Stato Profondo russo che non ritiene necessaria l’assoluta fedeltà ai partner di sempre (Iran). Innovazioni anche brutali e a farne le spese nell’immediato è Hezbollah.
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