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Venerdì 09 Gennaio 2009
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Libri o pubblicazioni esplicativi |
Salve sono un Vs. socio con le mie idee politiche ed alquanto curioso di conoscere differenti punti di vista e ragionamenti,e, per l'appunto ,leggendo nel sito svariate opinioni su ebrei palestinesi arabi ect., ho scoperto una buona dose di ignoranza in me poiche' non riesco a collegare il tutto,non conoscendo la storia di questi popoli ed i perche' di questi fatti come, guerre,complotti,e vari schieramenti che lucrano sulla difesa della propria parte..(vedi america con israele,iraq con la palestina ect.)
Dopo questa piccola premessa vengo al dunque e Le chiedo se potesse elencarmi dei titoli di libri che piu' imparzialmente possibile,mi discernino i meccanismi a volte antichi ma soprattutto di oggigiorno che sovrastano queste divisioni tra,appunto, ebrei,cristiani,arabi,storiche e non,affinche' in modo semplice io riesca a centrare il fatto in se' e continuare a vederci piu' chiaro secondo la mia intelligenza ed intuizione...percio' La prego,libri esplicativi quasi elementari per iniziare.....
Grazie
F.C.
Ha letto i miei libri EFFEDIEFFE?
“Chi comanda in America”, “Cronache dell’Anticristo?”, eccetera?
Maurizio Blondet
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Venerdì 09 Gennaio 2009
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Bilderberg club |
In un articolo si parla di un club esclusivo "Bilderberg" fondato in olanda nel 1954.
Ssso sarebbe stato fondato da Bernhard of the Netherlands, the father of Queen Beatrix, allo scopo di favorire la comprensione e il dialogo ("to increase understanding) tra Europa and North America.
Riporta l'articolo che Bernhard era "a member of Adolf Hitler's SS"; inoltre uno dei mebri fondatori fu Otto Wolff von Amerongen il quale sarebbe stato uno degli artefici della spoliazione dei beni degli ebrei prima e durante la guerra.
Questo sembrerebbe un po' contraddire la tesi di una cupola ebraica. quanto meno in europa.
Peraltro ultimanemente gli stati europei sembra siano alquanto accondiscendenti alla politica israeliana.
Però potrebbe anche essere uno di quei posti dove chi può si fa vedere per dimostrare a se stesso di essere importante; e comunque è sempre meglio giocare su più tavoli alla ricerca della giocata (e dei compagni di gioco)giusta.
Che ne pensa?
Fabrizio
Guardi, sul Bilderberg ho scritto tre libri (Complotti I, II e III) anni fa; mi sconcerta un poco che lei faccia la scoperta solo adesso. C’è molto materiale sul Web.
Maurizio Blondet
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Venerdì 09 Gennaio 2009
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"Io sono cattolico, non blondettiano" |
Quei cattolici di cui lei parla saranno d’accordo con quanto ha pubblicato l’Avvenire 08 GENNAIO 2009
Pagina 16 - Cronaca
"La Chiesa non escluda i preti gay" l´apertura del giornale dei vescovi
Il direttore di "Avvenire": dibattito costruttivo
Commenta MARCO POLITI
Andreoli sta svolgendo sul giornale dei vescovi un´inchiesta sui preti che ha già raggiunto le quarantotto puntate. E l´articolo su «Il sacerdote nei casi estremi: l´omosessualità» è introdotto con tutti i crismi dal direttore Dino Boffo, che rende omaggio alla sua professionalità, spiegando che il suo argomentare «è affidato alla nostra riflessione libera e ad un dibattito costruttivo».
In effetti l´intervento cade come un sasso nello stagno, mentre da anni la gerarchia ecclesiastica batte sul tasto dell´omosessualità come peccato orribile da non assolvere se si vive stabilmente con un partner gay, come «grave disordine morale» e causa di non ammissione all´ordinazione secondo quanto ribadito recentemente da un´Istruzione vaticana.
Leggere sull´ "Avvenire" che sul piano scientifico «le manifestazioni e i comportamenti che scaturiscono dall´omosessualità non sono patologie, ma variabili all´interno di quella che si chiama normalità, pur se questa è difficile da definire», è un piccolo terremoto.
Questo Andreoli, furbo venditori di fumi psicanalitici, autodichiarato non-credente, sembra divenuto il Rasputin di una nutrita conventicola omosex-clericale, che pende dalla sue labbra: e si può capire perchè: li assicura che sono “normali”, e che devono vivere serenamente la loro gaiezza.
Non a caso, Andreoli prolifera sulle pagine di Avvenire per centinaia di puntate di sproloqui, e straparla per ore a Sat 2000. Ebbene: quel tipo di “cattolico”, no, non lo sono. E spero nemmeno lei.
Maurizio Blondet
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Venerdì 09 Gennaio 2009
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Asta flop per i Bond tedeschi |
Buongiorno Direttore,
le inoltro una cosetta trovata sull'edizione On-line del Sole24Ore
Saluti
José Papagni
Milano
Asta flop per i Bond tedeschi, allarme titoli di Stato
7 gennaio 2008
Parte male il mercato mondiale dei titoli di Stato. Nel 2009 è attesa un'ondata di emissioni da 3mila miliardi di dollari, il triplo del 2008, in buona parte necessari a finanziare i piani di salvataggi delle banche e di sostegno alle economie. Tuttavia oggi un'asta sui pregiati bund tedeschi a 10 anni ha registrato domande inferiori all'offerta, che ammontava complessivamente a 6 miliardi di euro.
Lo ha riportato il Financial Times nell'edizione online, rilevando che si tratta di un avvertimento per tutti i governi che si apprestano a effettuare emissioni da record tramite titoli di Stato. Gli investitori hanno snobbato «uno di titoli più sicuri e facilmente scambiabili» sul mercato anche se già nella parte finale del 2008 alcune aste di bund avevano registrato degli insuccessi, anche se non di questa portata.
«Diversi altri paesi - prosegue il quotidiano finanziario - tra cui Gran Bretagna, Italia, Spagna, Austria, Belgio e Olanda, hanno faticato a piazzare bond pubblici o sono stati costretti a cancellare emissioni causa mancanza di offerta». Quella di oggi in Germania era la prima asta di bond nell'area euro e «un segnale di possibili problemi in tutto il mondo».
Secondo Meyrick Chapman, analista di Ubs, «c'è sicuramente stato uno squilibrio tra offerta e domanda a causa delle forti emissioni effettuate nell'ultima perte del 2008 e di quelle attese per i mesi a venire. Prima della crisi finanziaria le aste in Germania semplicemente non fallivano». Lo scorso 10 dicembre in Germania un'altra asta di bund si era chiusa in affanno.
Certo, oltre alla consistente offerta in campo, un altro fattore che può disincentivare la domanda di titoli di Stato è il calo dei tassi di interesse ufficiali stabiliti dalle Banche centrali. Negli Stati Uniti la Federal Reserve li ha già ridotti a una forchetta quasi simbolica tra zero e 0,25 punti, nell'area euro sono ancora al 2,5 per cento ma proprio ieri sono giunti dati sull'inflazione che per dicembre hanno riferito una attenuazione più marcata del previsto, all'1,6% in dicembre. Così la Bance centrale europea potrebbe propendere per nuvi tagli del costo del denaro. La prossima riunione sui tassi del consiglio direttivo è attesa per giovedì 15 gennaio.
Andiamo malissimo. Dove si compra l’oro?
Maurizio Blondet
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