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> Mercoledì 24 Dicembre 2008
Chiagn'e fotte
Salve,

mi permetto di scrivere ancora a proposito dei dipendenti pubblici, categoria che conosco benissimo avendo tra l'altro molti familiari che ne fanno parte.
L'ipotesi del "passa parola" era chiaramente "provocatoria", tant'è che specificavo poco più avanti che probabilmente quell'atteggiamento era legato al "loro istinto di membri impuniti di una casta parassitaria" (in vero anche questa ipotesi provocatoria).
Quella mail inoltre evidenzia e conferma quella innegabile presunzione di ingiusto arricchimento da parte dei commercianti, quell'invidia secessionista ed intaliota per l'erba del vicino che in questo caso è il venditore di profumi.
L'autonomo sempre come nemico perchè più libero e capace.
La differenza è qui, siamo tutti liberi di aprire un negozio, poi starà alla nostra capacità farlo sopravvivere. Invece non siamo tutti liberi di fare i dipendenti dell'agenzia dell'entrate. Infatti senza parentele, senza tessere di partito, senza raccomandazioni o bustarelle non si diventa dipendenti pubblici.
Il dipendente pubblico oltre ad essere spesso inefficiente ha un vulnus di
partenza: occupa un posto "usurpato" a qualcuno più meritevole.
Lavori spesso inutili e creati ad hoc, svolti mali ed usurpati. Questo è il succo.
Sempre quella mail evidenzia un altro tratto comune del dipendente pubblico, il suo slogan: "chiagne e fotte".
Un cultura tipicamente napoletana che calza a pennello ai membri di quella casta.
Ed eccoli subito a lamentarsi (ed a confermare quanto da me asserito) che non spendono perchè i prezzi sono alti, staremo a vedere ai saldi.
Fatto sta che i dipendenti pubblici sono i più tutelati in questa crisi e se si sentissero membri di una comunità, parte di una nazione, sentirebbero spontaneamente la necessità di contribuire alla sopravvivenza di tutti mettendo "mani al portafoglio".
Per concludere vorrei sottolineare anche come sia stato evidenziato che l'autista ubriaco era un "figlio di papà" colpevole non solo (giustamente) di essere ubriaco ma anche di avere un suv ed un padre benestante. Se ad investire l'amico fosse stato un ragazzo su una punto come sarebbe stato descritto il fatto? Infine il dipendente in ospedale se ha ricevuto la visita fiscale a casa è perchè il servizio pubblico non funziona, è un peccato che gli abbiano decurtato qualche euro dalla busta paga non avendo lavorato ma se fosse stato un commerciante dagli studi di settore non gli avrebbero tolto nemmeno un giorno ed il negozio sarebbe rimasto chiuso.

Saluti ed un caldo e sincero augurio di Buon Natale.

FT


 
> Martedì 23 Dicembre 2008
Due storie
Storia Numero 1:

Un piccolo imprenditore del nordest, non ha MAI fatto del nero in vita sua, viene visitato dalla Guardia di Finanza che, inbase agli studi di settore, gli comunica che ha dichiarato troppo poco e quindi deve pagare una multa. Lui si oppone, dice: "ma io non ho mai evaso un euro!", ma quelli gli rispondono: "Intannto paghi, se no le chiudiamo l'attività; se poi ritiene, si prenda un avvocato e vediamo come va a finire; sappia però che se perde dovrà pagare il doppio".

L'imprenditore sente dentro di sè che è una cosa profondamente ingiusta, che è un sopruso, ma per pura e semplice analisi economica dei pro e dei contro decide di pagare.
(storia ASSOLUTAMENTE vera)


Storia Numero 2.

Un imprenditore del Sud Italia viene visitato dalla mafia locale che gli chiede di pagare il "pizzo", altrimenti non potrà continuare l'attività (incendi, rappresaglie, ecc.)

L'imprenditore sente dentro di sè che è una cosa profondamente ingiusta, che è un sopruso, ma per pura e semplice analisi economica dei pro e dei contro decide di pagare.

==================================

Lo Stato chiede di denunciare chi chiede il pizzo... non sarà che detesta la concorrenza?

Alberto M.


 
> Martedì 23 Dicembre 2008
Considerazioni sulla lettera "I dipendenti pubblici: nostri nemici"
Buongiorno Direttore
 
mi permetto di fare alcuni commenti sulla lettera pubblicata il 21/12/2008 dal titolo "I dipendenti pubblici: nostri nemici",
premetto che la mia considerazione su molti dipendenti pubblici non e' differente dalla Sua, ma il lettore mi sembra un po "complottista" nella sua analisi, che ci siano delle valutazioni drastiche anche tra i dipendenti pubblici non lo metto in dubbio, ma che ci sia un passa parola, via, e poi di questa crisi non possono essere tutti veramente contenti.
In piu' da esperienza posso dire che e' anche vero per certi (non tutti) commercianti si sono arrichiti indebitamente con il
passaggio all'euro, il profumiere sotto casa mia, al 2/gennaio dell'anno del passagio all'euro (quando ancora avrebbe dovuto
esporre il doppio prezzo), cio' che il 31/12 costava 12000 lire lo porto subito a 12 euro.
Quanto poi all'appello di Berlusconi, anche per i dipendenti pubblici i soldi sono ormai pochi visti i prezzi imperanti, quanto poi a Brunetta, beh il mio vicino di casa, che pur essendo un impiagato dell'agenzia delle entrate era  un fervido sostenitore di Brunetta, e' stato investito (sulle strisce da un SUV guidato da un filgio di papa' ubriaco), ed e' dovuto stare a casa parecchi giorni per costole rotto, si e' visto decurtare lo stipendio, anche perche' ESSENDO all'ospedale la visita fiscale NON lo ha trovato in casa !
 
Dalle mie parti si dice ce ne' per l'asino e per chi lo mena, per uqesto sono pessimista, la rimando alla mia mail
precedente intitolata "Abbiamo ancora imprese sane ?"
 
grazie ancora per la sua informazione e Buone Feste
 
Alberto Bergamaschi



Eh sì, purtroppo ha ragione anche lei....

Maurizio Blondet


 
> Martedì 23 Dicembre 2008
Ancora sull'oro
Gentile direttore,

condivido in pieno le osservazioni di quanti consigliano caldamente l'acquisto di oro fisico e NON DI CARTA e di custodirlo in luogo sicuro, magari murandolo in casa! e aggiungo:

1) i cosidetti ETF possono essere del tutto inaffidabili: secondo il GATA (GOLD ANTI TRUST COMITEE)molti depositi in oro negli USA sono utilizzati da più fondi diversi (quindi lo stesso lingotto è "venduto" a più persone, o serve da "garanzia" a diversi fondi etf)!!.

2) http://uif.bancaditalia.it/UICFEWebroot/index.jsp?whichArea=Anti&lingua=it
 il sito dell'ufficio italiano cambi indica nella sezione antiriciclaggio chi sono gli operatori autorizzati in Italia
Per esperienza posso dire che i banchi metalli da cui ho acquistato in  nord italia sono affidabili, ma possono essere più o meno cari.

3) un banco metalli un pò caro http://www.confinvest.it/monete/krugerrands.htm mette in linea le caratteristiche delle monete d'oro, penso che il catalogo possa essere utile a molti. Credo che il krugerand sia abbastanza ottimale come soluzione, poichè non dovrebbe costare molto di più dell' oro che contiene. esempio un kruger contiene un oncia d'oro (31,1 grammi) e vale 602 eur circa, quindi la moneta deve essere venduta a 610-620 eur al massimo.

4) i 20 dollari americani invece viaggiano con un sovrapprezzo del 10-30% e si entra in una fascia che è quasi da numismatico e credo non sia un investiemnto ottimale.

5) eviterei le monete troppo piccole (esempio al di sotto del marengo) perchè secondo la mia esperienza e l'opinione dei banchi metalli sono le più facili da falsificare
 
Saluti

Luciano Arrighi



 
> Lunedì 22 Dicembre 2008
Alcune opinioni di Arthur Schopenhauer
Gentile direttore,

alcune opinioni di Schopenhauer, riassunte da persone che gli facevano visita a Francoforte sul Meno, mi sembra che abbiano una straordinaria consonanza con le sue.
Mi permetto di trascrivere una mezza paginetta da: A. S., Colloqui, BUR (pp. 197-8).
"Sì, il buddhismo e il cristianesimo sono le due sole religioni veramente religiose dell'umanità, perché tutte e due hanno glorificato il culto del dolore, tutte e due hanno le sante amarezze, tutte e due propongono dogmi che fanno rabbrividire ogni carne viva!
Oggi, indubbiamente, neocristiani insulsi, presi dallo spirito borghese ed effeminato del secolo, grattano come una ruggine questo vecchio colore sacro di un culto di sacrificio per farne una miserabile devozione d'amore. Rinunciano a tutto ciò che è terribile e profondo, alla predestinazione, alla grazia, al carattere diabolico delle cose; prendono le distanze da quel grande Lutero atterrito, che, anche in sogno, lottava contro l'angelo del male. A loro occorrono leziosaggini bigotte e un cielo dolciastro dove si arrivi per vie facili. Ah, i corruttori! Quante coscienze hanno snervato con i loro beati idilli! Hanno perso tutto intorno a sé, perché si sono persi essi stessi, non soltanto a causa della falsa mansuetudine dei nostri tempi rammolliti, ma anche a causa di un libro essenzialmente fatale, un libro di errori supremi, il libro degli ebrei. Gli ebrei! Maledetti, sono peggiori degli hegeliani!"...
Mi sembra molto interessante anche il giudizio di Schopenhauer sugli italiani (da un volumetto di cui non so ritrovare il titolo preciso).
"Il tratto principale, nel carattere nazionale degli italiani, è un'impudenza assoluta. Questa dipende dal fatto che essi da un lato non si sentono inferiori a nessuno, sono quindi presuntuosi e sfacciati, dall'altro non si ritengono buoni a nulla e sono quindi vili. Chi, viceversa, ha pudore, è per certe cose troppo timido, per altre troppo fiero. L'italiano non è né l'una cosa né l'altra, ma, a seconda delle circostanze, è tutt'al più pusillanime o borioso".
 
Cordiali saluti e grazie per il suo lavoro

Fabrizio




 
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