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Mercoledì 15 Ottobre 2008
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Ancora "The Lone Gunmen"! |
Nell'episodio pilota della serie, quello in cui si rappresentava un attacco aereo contro le torri gemelle, la storia inizia proprio con un tentato omicidio con simulazione di incidente stradale. Interessante i punti in comune con la morte del leader della destra austriaca Haider, soprattutto perché ne identifica una matrice comune con gli attentati alle torri gemelle.
Teo
p.s. naturalemente nel telefilm entrambi i tentativi vengono sventati dai "Lone gunmen"!
D'altra parte gli americani hanno sempre creduto nel "sogno americano"...
Molto, molto interessante.
Ci può dire di più?
Maurizio Blondet
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Mercoledì 15 Ottobre 2008
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Filmato Haider |
Forse questo potrebbe interessare:
http://kennysideshow.blogspot.com/2008/10/views-on-deathassassination-of-jorg.html
Sul sito si mostra, tra le altre cose, un filmato con protagonista Jorge Haider registrato 16 giorni fa nel quale espone la convinzione che i banchieri giudei siano dietro le quinte della crisi economica globale.
Grazie per l'attenzione.
Diego Grandi
Preziosa informazione aggiuntiva.
Effettivamente, Haider aveva promesso ulteriori rivelazioni sui banchieri e la crisi.
Maurizio Blondet
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Mercoledì 15 Ottobre 2008
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L'operaio, se vuole andare alla partita, almeno se la paga tutta lui |
Caro Direttore,
mi permetta di farle notare la corbelleria che ha scritto nel post "Lettera ad una professoressa che sgobba"
".. mentre l'operaio, se vuole andare alla partita, almeno se la paga tutta lui." COSA ??? Stiamo scherzando ??
L'operaio (o chiunque vada alla partita di calcio) con il costo del suo biglietto non paga neanche il 5% dei costi del calcio. Chiunque vive il mondo delle società di calcio lo sa benissimo. Se le società di calcio vivessero (come sarebbe giusto) soltanto degli incassi derivanti dagli spettatori paganti allo stadio fallirebbero domani mattina. Ci sono costi enormi, pensi ad esempio alle forze dell'ordine coinvolte ogni domenica per quattro, dico quattro imbecilli, ogni domenica, tutti a carico dei contribuenti. Elicotteri, camionette, mezzi speciali. Per non parlare dei danni che una parte della tifoseria fa dentro e fuori dello stadio.
Con gli incassi dello stadio si riescono a pagare a malapena le manovalanze.
Essi non bastano a pagare neanche un solo stipendio di un giocatore famoso.
Gli stadi di serie A (non parliamo delle serie minori che sono anche peggio) sono praticamente vuoti, e anche fossero pieni
ci sarebbe ben poca differenza. Il calcio vive di EVASIONE FISCALE , gli sponsor ricevono in cambio ricevute doppie (a volte triple o anche più) per le loro "sponsorizzazioni". E' un ambiente pieno di parassiti della società. Sono meccanismi noti ed incontestabili.
La sua frase è irritante e soprattutto falsa.
Va bene dare addosso agli sprechi, ovunque essi siano, ma aggiusti la mira.
La scuola va certamente riorganizzata, è urgente il bisogno di un cambiamento di rotta.
Ma ci vogliono idee, rigore e soldi non chiacchiere.
Ci sono settori dove gli sprechi sono immensi. (uno di questi è lo sport, calcio in primis) e non se ne parla mai.
Saluti.
Walter Di Donato
Grazie per l’informazione. La frase che l’operaio si paga la partita era di Brunetta, e io (che non vado allo stadio) ci ho creduto. Insomma, peggio che andar di notte.
Maurizio Blondet
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Martedì 14 Ottobre 2008
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"L'abominio della desolazione posta sul luogo sacro" |
Gentile direttore,
la seguo sempre con attenzione ma francamente mi trovo in disaccordo con il titolo "verso il secrilegio" riferito alla presunta profanazione della moscha di Al Aqsa... se lei è cattolico non può definire sacrilego un atto (seppur riprovevole) verso una moschea...
Gabriele
No, il sacrilegio sarebbe commesso innazitutto contro Cristo e il cristianesimo: perchè Gesù è l'ultimo Agnello sacrificato, e il rinnovamento del sacrificio ebraico vorrebbe nullificare il sacrifico di Cristo. Perchè quel sacrificio era il "sacramento" centrale dell'ebraismo, e implicava la presenza reale di Dio (padre) nel Tempio.
In qualche modo, la ripetizione del rito sarebbe un tentativo di "forzare" magicamente Dio, una bestemmia "agita" e - nelle intenzioni - sacramentalmente "efficace".
E' quell'evento a cui Cristo allude dicendo: "Quando vedrete l'abominio della desolazione posta sul luogo sacro...": Il luogo sacro per gli ebrei era la Roccia di Abramo, il luogo materiale (tutti i sacramenti hanno una materia: il nostro il pane e il vino, il loro la Roccia) dove il sacrificio è efficace (sgozzare un agnello a New York non sarebbe efficace), e l'abominio sarebbe proprio quello.
Per di più, nella "desolazione" della distruzione della moschea d'Oro. Perchè i musulmani "proteggono" la Roccia di Abramo, non ne hanno il possesso abusivo: sono infatti discendenti di Ismaele, figlio di Abramo e della schiava Agar. Forse proprio questo è il loro compito finale.
Di più, la ripetizione del rito sarebbe un sacrilegio anche per lo stesso ebraismo: per l'ebraismo ortodossso (il movimento neturei Karta ad esempio) spetta a Dio decidere quando e come restituire agli ebrei il rito e il Tempio 8essso deve "scendere dal Cielo").
Come vede, un simile rito sarebbe un sacrilegio per tutt'e tre le religioni abramiche.
Ha compreso adesso?
Su questo ho scritto un libro sempre attuale: "I fanatici dell'Apocalisse" .
Maurizio Blondet
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Martedì 14 Ottobre 2008
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Lettura della Bibbia "non stop" |
Gentile direttore,
in risposta ad una precedente mail lei denunciava la lettura "non stop" della bibbia come una iniziativa dal sapore massonico e concludeva chiedendosi se mai tale iniziativa avrebbe mai salvato anche una sola anima. Devo dire che in un primo momento le ho dato ragione ma oggi, leggendo la notizia che le allego di seguito, credo che forse siamo stati un po' troppo pessimisti. La Parola di Dio salva indipendemente dalla cornice più o meno massonica (che era comunque presente nell'iniziativa) all'interno della quale ci si illude di rinchiuderla.
Con ammirazione e gratitudine per il lavoro da lei svolto.
Giovanni
Commozione per la lettura integrale della Bibbia a Santa Croce
Il Cardinale Bertone ha chiuso la maratona televisiva promossa dalla RAI
ROMA, domenica, 12 ottobre 2008 (ZENIT.org).- "Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli" (Ap 22,5). Sono i versetti dell'Apocalisse risuonati questo sabato nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e letti dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano.
Il porporato ha infatti concluso la maratona televisiva denominata "La Bibbia giorno e notte", cioè la lettura integrale e continuata dei 73 libri che compongono il testo sacro, inaugurata il 5 ottobre scorso da Benedetto XVI con il primo capitolo della Genesi.
"La gente ha preso il Libro dei Libri e non ha lasciato Dio solo neanche di notte", ha commentato Giuseppe De Carli, ideatore del progetto nella diretta di Raiuno andata in onda sabato mattina.
Nel discorso finale, seguito dalle note dello Iubilate Deo del Direttore del Coro della Docesi di Roma, don Marco Frisina, il Cardinale Bertone ha esortato tutti "ad aprirsi alla Bibbia che ci porterà oltre noi stessi".
L'iniziativa, nata da un'idea della Rai-Vaticano, è stata seguita dalla diretta televisiva più lunga nella storia della tv pubblica: 139 ore di fila per un totale di 1.141 brani e 800 mila parole.
1.500 i lettori di 64 paesi; quasi 4 milioni i telespettatori che domenica 5 ottobre hanno seguito su Rai1 la prima ora di lettura; 180 mila contatti al sito nei giorni precedenti; e 122mila persone che giornalmente hanno assistito alla lettura in Basilica intervallata da momenti di riflessione musicale grazie agli oltre mille esecutori.
Una iniziativa di portata ecumenica e interreligiosa grazie ai 30 esponenti delle Chiese riformate, 6 musulmani, 17 ebrei, esponenti ortodossi, e, tra i cattolici, i 40 Padri Sinodali che si sono alternati alla lettura.
Due sole le letture registrate: quella nel Palazzo Apostolico in Vaticano da Benedetto XVI e quella del Cardinale Carlo Maria Martini, a Gallarate.
Tra i lettori ci sono stati i Presidenti emeriti Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi accompagnato dalla moglie; i ministri Gelmini e Sacconi. Presenti anche alcuni personaggi dello spettacolo come Roberto Benigni, Beppe Fiorello, Renzo Arbore, Massimo Ranieri, e due campioni olimpionici della caratura di Alex Schwazer e Valentina Vezzali.
Parlando ai microfoni della "Radio Vaticana" l'abate della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, padre Simone Fioraso, ha parlato di un'esperienza di "riscoperta" della Parola di Dio, che ha immerso la chiesa di Santa Croce in una atmosfera di profonda spiritualità.
"E' stato anche molto bello incontrare molti lettori che prima o dopo la lettura della Parola di Dio hanno chiesto di potersi confessare e riconciliare con Dio", ha raccontato il cistercense.
"E' la prima volta che questo libro è portato vicino al Popolo di Dio, anche attraverso i media, che hanno i loro limiti – ha osservato padre Fioraso –. Dobbiamo dire che la televisione è stata, in questo caso, molto elegante, ha posto veramente al centro la Parola di Dio".
Proprio a partire dalla straordinarietà di questa iniziativa, ha rivelato, "stiamo già pensando di costruire un santuario della Parola - se così possiamo dire - dove alcuni elementi della Parola rimangono stabili, fissi e dove certamente questa 'lectio divina' continui nel tempo".
Molti anche gli aneddoti: "E' arrivata qui una giovane musulmana che voleva leggere e non c'era la prenotazione, non c'era niente. E' arrivata qui per leggere. E una delle nostre catechiste ha detto: 'Possiamo leggere insieme'".
"Ed è stato bello vedere come hanno letto insieme la Parola, mettendo al centro della loro vita la Parola – ha raccontato –. Su questa Parola è nata, credo, un'amicizia tra loro che ha avuto qui i suoi primi albori. Penso che questi siano segni indiscutibili e fondamentali per noi"
"Forse la Parola che ha diviso in tempi antichi, oggi ridiventa e resta la Parola che, come sempre, unisce ancora tutti i cuori e tutti gli uomini", ha poi concluso.
Fonte: ZENIT
Tanto meglio
Maurizio Blondet
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