
In fumo i sogni svedesi di costruire una «società perfetta»
Telegraph
01 Giugno 2013
La settimana di gravi disordini nella capitale scandinava ha fortemente messo in discussione la reputazione di «nazione tollerante» di cui la Svezia godeva
Quando arrivò a Stoccolma come profugo iraniano nel 1994, il grande complesso di case popolari di Husby, dove Mohammed Abbas si stabilì, era un miscuglio di gente indigena e straniera, un melting pot che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rappresentare un armonioso paradiso multirazziale. Ora, come milioni di altri svedesi di cui ormai si sente parte, Mohammed teme che la società dei suoi sogni sia solo un ricordo, forse neanche mai compiuto.
Perché va registrato che nel giro di due decenni è avvenuta la prevedibile «fuga dei bianchi» da Husby, lasciando solo 1 appartamento su 5 occupato da Svedesi locali, …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)