Nabila, 9 anni, racconta al Congresso americano la guerra dei droni
Le Monde
31 Ottobre 2013
Martedì 29 ottobre, una ragazzina di 9 anni, Nabila Rehman, prende la parola davanti ai membri del Congresso americano: «Era molto buio, non si vedeva nulla. Ho sentito un grido, pensavo fosse la nonna, ma non la vidi più».
Giunta dal Pakistan col padre ed il fratello, Nabila sta per lasciare un segno sull’America diventando una delle prime vittime della guerra dei droni che ne testimonia le conseguenze sulla popolazione.
Ha portato con sé dei disegni, che mostra ai Parlamentari, e che raffigurano come farebbe qualsiasi bambino la sua vita quotidiana: la sua casa, le montagne che vede. Unica …
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