
Rompere il silenzio sui casi di pedofilia ebraica (parte II)
New York Times
15 Maggio 2012
Parte 2/2
«Sono più preoccupati del mondo esterno che non dei deviati all’interno della loro stesa comunità», ci ha confidato il dottor Heilman, aggiungendo: «I deviati minacciano singole persone a caso, mentre il mondo esterno costituisce una minaccia per ognuno di loro ed il loro stesso mondo».
Gli studiosi ritengono che il numero di abusi che si verificano nel mondo degli ultra-ortodossi sia paragonabile a quello nel resto del mondo; invece, per generazioni, la maggior parte delle vittime degli ultra-ortodossi è rimasta in silenzio, terrorizzata di essere stigmatizzata in una cultura nella quale i generi sessuali sono strettamente separati e parlare di sesso è proibito. Quando una vittima si faceva avanti, generalmente …
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