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La Storia Invertita
Danilo Fabbroni
22 Dicembre 2017
Alle 4 del mattino del 27 gennaio del 1980, a Lightow, in Australia, una Mercedes Benz, berlina, colle luci accese, ferma, sul ciglio dell’autostrada annunciava la “fine dell’arcobaleno”: il corpo esanime di Francis John Hugan giaceva nella macchina[1]. Il suo suicidio, o quello che appariva come tale, decretava il capitolo ultimo della Nugan Hand Ltd.: una «[…] oscura banca australiana che occupò una posizione centrale in un largo insieme di operazioni di traffico di stupefacenti, di frodi, di scambi di armi segreti nonché di operazioni di intelligence coperte»[2]. Il vaso di Pandora delle più efferate nefandezze non era solo scoperchiato, ma era andato in mille pezzi.
Così ci racconta un libro a firma di Jonathan Kwitny, ebreo di nascita, un reporter del Wall Street Journal, apparso alla fine degli … (L’articolo è disponibile previo sostegno)