Interesse nazionale, il grande sconosciuto
18 Novembre 2014
Sui torbidi di Tor Sapienza, è ben noto il banalissimo fatto seguente: per gli immigrati sotto protezione internazionale lo Stato spende 40 euro al giorno (il Ministero dice 30). E li hanno messi concentrati – in ben quattro cosiddetti centri d’accoglienza (come dice la neolingua untuosa burocratica) – in un quartiere degradato dove quei redditi come salario sono un sogno. Senza contare a che sette milioni di cittadini italiani pensionati minimi, lo Stato elargisce 500 euro al mese, la metà che a un profugo straniero.
Chi sono i veri profughi? Si è giunti al punto assurdo che a sette milioni di cittadini italiani diseredati – per ottenere il trattamento che è considerato minimo dalla comunità internazionale per una vita dignitosa i bisognosi di soccorso umanitario – converrebbe esser privi di cittadinanza, e presentarsi come «richiedenti asilo».
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