Così, Berlino ha voluto stravincere. Sunteggia l’economista francese Berruyer: «La zona euro fa pagare ad Atene a carissimo prezzo il prolungamento dell’aiuto per quattro mesi». Appunto, con una precisazione mai abbastanza ripetuta: tutte le volte che si parla di «aiuto alla Grecia» si intenda: aiuto alle banche europee creditrici della Grecia, essenzialmente alle banche tedesche e francesi.
Per esempio, quando nel marzo 2012 l’Europa generosa concesse il «secondo salvataggio» alla Grecia, l’immane cifra 170 miliardi di euro, «l’80% di tali fondi è andato alle banche UE detentrici dei titoli di debito dello stato greco, non all’economia greca».

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