
Tra la (falsa?) paura del Brexit e Nonna Europa
Klaus Foresti
16 Giugno 2016
Se, come esempio, si volesse fare riferimento al corpo umano, non sarebbe troppo fuori luogo affermare che sia i mercati che le istituzioni europee e mondiali sono in fibrillazione atriale per lo stress causato dall’attesa e dalle incertezze riguardo al referendum del 23 giugno nel Regno Unito. Soprattutto adesso che i sondaggi rilevano 52% di “Leave” contro 48% di “Remain”.
Evidentemente, non sono state sufficienti a rassicurare i cittadini del Regno Unito le concessioni ottenute da Cameron a Bruxelles alzando la posta con il referendum:
“La Gran Bretagna sarà permanentemente fuori da un’Unione Europea più vincolante e non sarà mai parte di un futuro superstato europeo. Ci saranno nuove regole restrittive per l’acceso al welfare dei migranti. La Gran Bretagna non farà mai parte dell’euro e ci siamo garantiti una serie …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)