Ucraina, guerra e decomposizione spirituale
11 Febbraio 2015
Grandine terrorista
Nelle scorse settimane abbiamo visto l’orrore montare nel Donbass in modo sempre più osceno. Vi è stata innanzitutto la pioggia dei missili grad («grandine») sulla città che in tempi sovietici era conosciuta come Zdanov, in onore al teorico letterario del realismo socialista: Mariupol è in predicato di divenire una città martire. Chiudere il corridoio che dal Donbass va verso la Crimea è il destino manifesto delle forze russe, che precluderebbero a Kiev – cioè alla NATO – l’accesso al mare di Azov e l’isolamento della penisola neorussa, nonché la base per l’avanzata verso Odessa, e quindi finanche – finalmente – la Transnistria. Una manovra ideale che escluderebbe l’Ucraina dal Mar Nero, accelerando così la balcanizzazione della …
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