
Silvio e Vladimir, la pasta di cui sono fatti gli uomini
15 Settembre 2015
Bisogna avere il cuore di pietra per non essersi commossi davanti alle foto di Berlusconi e Putin in Crimea. Nell’era dove la falsa bontà, i sentimenti artefatti vengono irradiati dal Vaticano, abbiamo davanti una storia di amicizia vera. Sincera.
Berlusconi, lo si è scritto da tutte le parti, è il primo leader occidentale a mettere piede nella Crimea finalmente di nuovo russa. Un gesto che implica un coraggio non da poco: quasi nessuno, nella comunità internazionale, riconosce l’annessione putiniana. In ispecie fra i Paesi NATO, cioè tra Washington e i suoi camerieri. La condanna di Kiev è arrivata immantinente.
In Crimea i due hanno reso omaggio ai caduti di Cernaia, località della battaglia contro lo Zar che dà il nome a tante nostre vie e piazze (in realtà si legge čornaja, «la nera») — l’ennesima guerra sbagliata a cui …
(L’articolo è disponibile previo sostegno)