
Putin: l’Ucraina e la Siria. Rispetto e strategia
02 Ottobre 2015
«Vi rendete conto di cosa avete fatto?». Le parole di Putin all’ONU risuonano nelle mie orecchie al mio ritorno da Kiev. A differenza del Papa e di Obama, nei suoi venti minuti di discorso Putin ha detto cose concrete, inequivocabili; al punto che l’indomani, a dimostrazione di essere un uomo che mantiene la parola (razza oramai estinta) i Sukhoi russi hanno sputato decine di missili sulle postazioni di ISIS e, con grande scorno di Hollande, Washington e dei nostri media, su al Nusra, cioè al Qaeda.
La delegazione ucraina, quando ha parlato Putin, se ne è signorilmente andata. Poroshenko ha tenuto il suo speech al Palazzo di Vetro poche ore dopo: ha tentato qualche analisi globale?, qualche lettura storica?, ha fatto promesse mantenute istantaneamente come Vladimir Vladimirovič? … (L’articolo è disponibile previo sostegno)