
E Washington mandò i «suoi» jihadisti a ri-occupare l’Iraq
17 Giugno 2014
Finalmente ci arrivano anche gli altri: l’avanzata improvvisa su Baghadd dei jihadisti vittoriosi ed inarrestabili dello «Stato Islamico dell’Iraq e Siria» (ISIS) non è una disfatta strategica americana. Anzi al contrario è la nuova versione di successo della guerra americana per mezzo delle sue pedine, per strappare il potere sull’Iraq e i suoi giacimenti al Governo sciita, vicino all’Iran. Il vostro modesto cronista ve l’aveva detto per primo; oggi si rallegra a vedere che alle stesse conclusioni è giunto un noto analista geopolitico americano, Tony Cartalucci: che titola la sua analisi «Amnerica’s covert re-invasion of Iraq».
Non è credibile, dice Cartalucci, che la CIA e gli altri servizi d’intelligence americani siano … (L’articolo è disponibile previo sostegno)