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 Non una lacrima andrà perduta
27 Luglio 2014
Un lettore, in merito ai massacri di cristiani iracheni e di palestinesi a Gaza, ci scrive:
«Purtroppo mi rendo sempre più persuaso che è il vangelo stesso col suo stile paradossale ed antinomico ad educare le persone ad uno stile di arrendevolezza di kenosi di rifiuto del rinnegamento dei propri diritti, del subire mutamente ogni oltraggio costringendosi ad amare addirittura chi colpisce ed umilia a modello del Fondatore che si lasciò crocefiggere perdonando; non c’è nessun altro tipo di uomo che può formarsi su quel modello: l’unico orizzonte è quello del fallimento e della dissoluzione per “amore” di ogni identità e certezza; il cattolicesimo medioevale nel suo tentativo di creazione di un’identità forte e virile fu un enorme equivoco».
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