
Tra Isis e Donbass, riemerge il panturanismo
15 Marzo 2015
La componente cecena dell’ISIS è ben nutrita e provata innumerevoli volte. Ricordo che in uno dei primi video di sgozzamento, in cui a perdere la vita fu quello che all’apparenza era un sacerdote cattolico, il boia dalla pelle bianca e l’accento slavo era con probabilità un guerrigliero ceceno. Qualcuno si spinge a dichiarare che l’attuale capo militare del Califfato sia un ceceno: Abu Omar Al-Shishani, cittadino georgiano, ex sergente dell’esercito di Tbilisi, veterano della guerra russo-georgiana del 2008, uno a cui l’odio per Mosca deve scorrere sia nelle vene che nelle arterie.
Pur avendo gli stessi fiancheggiatori, l’ISIL “caucasica” ha però un’agenda più ampia di quella del Califfo. È ad oggi del tutto evidente la connessione tra i ceceni passati all’ISIS ed il battaglione Dzhokar Dudajev, un … (L’articolo è disponibile previo sostegno)